“Centro studi internazionali Lucani nel mondo” ricorda Rocco Berterame emigrato lucano nella miniera di Beringen. Di seguito la nota integrale.
“Rocco Berterame, deceduto ieri in Belgio, era il simbolo dell’emigrazione lucana ai tempi dello scambio braccia-uomo per un sacco di carbone.
Carbone mai arrivato che serviva alle stesse famiglie dei minatori lucani e meridionali, per scaLdarsi nelle baracche in cui erano costretti a vivere.
Le baracche di Maassmechelen, Genk, Beringen erano servite a tenere prigionieri russi prima e tedeschi poi e dunque trasformate in case per italiani da tenere sotto controllo e da non avere libertà di movimento se non per andare a lavorare in miniera.
Rocco Berterame – ricorda Scaglione – era nato il 2 Marzo del 1924 ad Abriola in provincia di Potenza, emigrato in Belgio il 1947.
Nel 1950 aveva sposato Agnes Bollen e diventato poi uomo di fiducia dell’ingegnere direttore della miniera di Beringen, tanto da esserne nominato custode, prima durante il lavoro e poi quando la stessa è diventata Museo a memoria del sacrificio di tanti italiani.
Lo avevamo incontrato a novembre del 2016 quando fu da noi premiato come testimone dell’emigrazione lucana, nel corso della manifestazione promossa da Antonio Friggione nella vicina Maassmechelen e riconosciuto come l’uomo che dava voce alla sofferenza degli italiani diventandone anche difensore dei loro diritti insieme al grande Leonardo Cristiano da noi celebrato nel Museo dell’Emigrazione Lucana di Lagopesole.
La sua scomnparsa ci rattrista, ma la sua testimionianza scritta e in video, voluta dalla Tv belga e italiana, resterà come meoria perenne, sperando che resti tale anche nelle scelte e nelle iniziative lucane proprio nei giorni in cui si sta celebrando la IV Conferenza Plenaria Stato-Regioni-PA-CGIE voluta dal Consiglio Generale degli Italiani all’Estero presieduto dal Segretario Generale, Michele Schiavone.
Un messaggio di cordoglio è venuto amnche dal Sindaco di Abriola, Romano Triunfo”.