Questa mattina nella Sala Riunioni del Dipartimento di Scienze del Campus di Macchia Romana dell’Università degli studi della Basilicata, a Potenza, si è svolta la cerimonia finale dell’edizione 2021-2022 del Master di II livello in “Geosciences for Energy Transition”: cinque studenti che hanno seguito un percorso didattico intensivo di durata annuale, hanno presentato lavori riguardanti diversi argomenti comprendenti studi di carattere ambientale, analisi del potenziale geotermico, studi di carattere geologico-idrogeologico e geofisico. Le tesi di master sono il risultato di un periodo di tirocinio formativo svolto presso aziende dei settori energetico o ambientale ed enti di ricerca. Il master ha trattato tematiche di grande attualità connesse con la transizione energetica, che richiede la preparazione di tecnici in possesso di competenze multidisciplinari, capaci di prevedere l’integrazione di diverse fonti di energia, con l’obiettivo di diminuire le emissioni di Co2 e, contestualmente, di diversificare le fonti di approvvigionamento. Per soddisfare questa esigenza, l’Università della Basilicata ha organizzato un master di II livello in “Geosciences for Energy Transition”, in collaborazione con tre aziende energetiche che operano in Basilicata (Eni S.p.A., Total Energies EP Italia S.p.A., Shell Italia E&P S.p.A.). Il master, nella sua prima edizione, è stato rivolto a neolaureati in possesso di un titolo di Laurea Magistrale in Scienze Geologiche, Geofisiche e in Ingegneria Ambientale, per farne dei tecnici esperti nelle applicazioni delle geoscienze nel campo della transizione energetica, con competenze che comprendono, oltre all’analisi dei giacimenti, lo stoccaggio dei gas, la geotermia, la conoscenza delle principali fonti energetiche rinnovabili, le problematiche ambientali connesse con lo sfruttamento delle risorse energetiche. Il master ha previsto corsi tematici di base tenuti da docenti universitari dell’Unibas e di altri atenei italiani, e seminari tecnici altamente professionalizzanti condotti da esperti provenienti dalle aziende partner. I corsi tematici di base sono stati articolati in cinque moduli didattici, comprendenti sia lezioni frontali che esercitazioni pratiche. Alla fine del corso sono state organizzate esercitazioni pratiche (team project), organizzate dalle aziende partner del master ed escursioni geologiche in aree particolarmente significative dell’Appennino lucano e della Puglia. Le tesi di Master hanno riguardato i seguenti argomenti: “Studi preliminari sul potenziale Geotermico nell’area di Ferrara”; “Assetto geologico-strutturale e prime considerazioni idrogeologiche dell’area compresa tra Paterno e la Piana Carsica di Mandrano/Mandranello”; “Monitoraggio qualitativo dell’acqua sotterranea mediante carboni attivi per il recupero e la bonifica delle acque sotterranee contaminate: i casi studio di Pisa e Ponte a Egola di San Miniato (PI)”; “Assetto geologico-strutturale e prime considerazioni idrogeologiche dell’area compresa tra Tramutola e Magorno, in Val D’Agri (Appennino meridionale)”; “Monitoraggio magnetotellurico come possibile strumento per lo screening crostale e per la stima dei rischi geoelettrici”.
Dic 21