E’ l’universo femminile il centro della ,ostra di grafiche d’autore e del convegno-dibattito promossi dal CIF (Centro Italiano Femminile) Sezione comunale di Potenza. Le due iniziative, la prima il 2 marzo e l’altra il 4 marzo, sono Patrocinate dall’Arcidiocesi di Potenza-Muro Lucano-Marsiconuovo e dal Comune di Potenza, entrambe volute dal CIF per celebrare la “Giornata Internazionale della Donna”.
Programma
“Un Omaggio alle Donne” è il titolo della Mostra di Grafiche d’autore a cura di Mons.Vitantonio Telesca, provenienti dalla collezione d’arte del prelato, che sarà inaugurata giovedì 2 marzo alle 17,30 nella Cappella dei Celestini di Potenza. Dopo i saluti iniziali della Presidente del CIF comunale Brigida Desimio, del Vescovo di Potenza Mons.Salvatore Ligorio e dell’Assessore comunale alla Cultura Stefania d’Ottavio, seguiranno gli interventi del Curatore Vitantonio Telesca e della Giornalista e Critica d’arte Grazia Pastore. La mostra raccoglie circa 50 opere di arte grafica a firma dei grandi nomi del panorama internazionale tra cui Remo Brindisi, Domenico Cantatore, Bruno Cassinari, Giorgio De Chirico, Felicita Frai, Renato Guttuso, Giacomo Manzù, Salvatore Fiume, Trento Longaretti, Aligi Sassu, Ernesto Treccani.
La Mostra rimarrà aperta al pubblico nella Cappella dei Celestini fino al 20 marzo, dal lunedì al sabato (ore 18:00 – 21:00) con ingresso libero.
“E’ l’amore che genera la vita” sarà invece il tema dell’incontro-dibattito che si terrà sabato 4 marzo alle ore 17 nella Sala del Sacro Cuore (adiacente alla Cattedrale di Potenza), dedicato al delicato ruolo della donna nel contesto attuale. Dopo gli interventi della Presidente Desimio, del Consulente ecclesiastico CIF Mons.Vitantonio Telesca e del Sindaco di Potenza Mario Guarente, seguiranno le riflessioni di Raffaello Mecca sul tema “Donna, sorriso e tenerezza di Dio”, di Valeria Verrastro che relazionerà su “Donne generatrici di relazioni nuove: storie e ritratti” e di Maria Luisa Verrastro con l’ intervento “Una donna speciale: nonna Luisa”, esempio concreto di donna vissuta in un contesto sociale complicato e marginale (le aree rurali della Basilicata di inizi novecento) che ha saputo distinguersi per la forza e l’operatività di una esistenza interamente trascorsa all’ombra della fede.