In una chiesa del Cristo flagellato gremita da un pubblico composto da tantissimi materani interessati a conoscere i personaggi che hanno lasciato un segno nella città dei Sassi, il Circolo “La Scaletta” di Matera ha ricordato uno dei suoi figli illustri, Eustachio Paolo Lamanna, per il primo appuntamento del ciclo d’incontri “Dove hai detto che abiti? Le nostre Strade..la nostra Storia”.
A cinquant’anni dalla scomparsa, Matera ha reso omaggio al filosofo di umili origini, che con il suo valore ha raggiunto i più prestigiosi riconoscimenti tributati dalle Accademie più antiche e dalla Repubblica Italiana, oltre che autore di un manuale di filosofia che è stato sui banchi di tante generazioni di studenti.
La vita e il pensiero del professore Lamanna sono stati ricordati attraverso documenti inediti, la preziosa testimonianza di sua nipote Fiamma Provenzal, figlia della primogenita Gioietta Lamanna, e il commovente ricordo del suo assistente all’ Università degli studi di Firenze, quasi centenario, Vittorio Emanuele Sarra, intervenuto attraverso una video-intervista.
Dopo di saluti di Ivan Focaccia, presidente del Circolo “La Scaletta”, Rosanna Festa, Stefania De Toma e Giancarlo Minardi hanno ripercorso la biografia di Lamanna e il contesto storico dove visse e studiò. In particolare Rosanna Festa ha raccontato una testimonianza del suo assistente Vittorio Sarda, Stefania De Toma ha svelato alcuni aneddoti autobiografici e Giancarlo Minardi ha inquadrato la figura di Lamanna nel contesto storico cittadino dell’epoca.
Il pensiero filosofico del luminare è stato illustrato da Nunzio Di Lena, presidente della Società Filosofica Italiana, sezione lucana con sede a Matera, e commentato dagli alunni della scuola primaria di Via Lucrezio, coordinati dalla docente Liliana Iampietro.
La vita di Eustachio Paolo Lamanna è stata raccontata attraverso documenti, fotografie e filmati d’epoca inseriti in un documentario realizzato e presentato al pubblico da Nino Vinciguerra. E’ la storia di un figlio di un ciabattino che con grandi sacrifici studiava sul tetto della sua casa nei Sassi e che attraverso una borsa di studio di 60 lire riuscì a trasferirsi a Firenze per diventare uno dei massimi filosofi del ‘900.
La serata si è conclusa secondo un’antica tradizione materana, con la degustazione di tarallucci e il vino offerti dall’ Azienda Agricola Dragone, sponsor dell’iniziativa. L’incontro è realizzato con il patrocinio del Comune di Matera, della Fondazione Matera-Basilicata 2019 e della Società Filosofica Italiana Lucana Matera.
I prossimi appuntamenti di questo ciclo culturale de “La Scaletta” in collaborazione con Vincenzo Vinciguerra, a cadenza mensile, coinvolgeranno personalità come Nicola Festa, i Persio, Giambattista Pentasuglia, Onofrio Tataranni, Cesare Firrao, F. Paolo Volpe, Gioacchino Cappelluti, i fratelli Duni, Eleonora Bracco e Domenico Ridola.
Michele Capolupo
La fotogallery dell’incontro dedicato a Lamanna