Venerdì 12 gennaio 2023 alle ore 19 all’Hotel San Domenico, in via Roma a Matera il Circolo Radici incontrerà Laura Ephrikian in occasione della presentazione del suo ultimo libro intitolato “Una famiglia armena”.
Laura proviene da una colta famiglia di origini armene, il padre Angelo Ephrikian, violinista, direttore d’orchestra e compositore, dietro sue richieste in giovane età, la inviò alla scuola del Piccolo Teatro di Milano presso il grande maestro Giorgio Strehler che le insegnò recitazione e la avviò verso l’arte dello spettacolo che la vide impegnata negli anni Sessanta e Settanta, come presentatrice e annunciatrice nella televisione nazionale, al Festival di Sanremo e come attrice in numerosi film quali quelli musicali dell’epoca insieme al marito Gianni Morandi, che aveva conosciuto appunto sul set cinematografico: la loro storia d’amore ha fatto sognare generazioni di giovani.
È stata protagonista di importanti opere teatrali come “I due gentiluomini di Verona”, “Il mercante di Venezia”, “La tempesta” e ha spopolato negli sceneggiati televisivi degli anni Sessanta come “La Cittadella” e “David Copperfield”; negli anni successivi ha preferito dedicarsi ai figli Marianna e Marco Morandi, alla sua carriera di scrittrice e alle crescenti attività filantropiche, pur restando sempre viva la passione per la recitazione che riaffiora periodicamente come la sua interpretazione nei film “Il morso del serpente”, del 1999, di Luigi Parisi, “La masseria delle allodole”, del 2007, del fratelli Taviani, “Cose di questo mondo”, del 2011, di Francesco Patierno, “C’è tempo”, del 2019, di Walter Veltroni. Nel 2008 le viene conferito il premio alla carriera “Le Donne ed il Teatro”.
Il seme della scrittura è stato fecondato da Alberto Bevilacqua che le disse: «Se tu riuscissi a scrivere come parli potresti diventare una scrittrice. Provaci!». La sua opera letteraria l’ha vista impegnata in opere quali “La vita non ha età”, “Incontri”, “Lettere a Laura dal mondo dei nessuno”, romanzi quali “Come l’olmo e l’edera”, del 2011, e l’ultimo, in parte autobiografico, che andiamo a presentare “Una famiglia armena”, del 2021.
Leggendo le pagine di questo libro par quasi di udire la voce dolce e melodiosa, come una poesia, di Laura Ephrikian, che cattura chiunque la incontri, che esprimono fatti, episodi e flash del suo passato e della sua famiglia di origini armene, riscoperti nella maturità, analizzati, riesaminati ed esplosi. Il manoscritto prende origini dalla resistenza del popolo armeno, dalle vicende avventurose del nonno Akop che era sopravvissuto al genocidio armeno grazie all’aiuto di un servitore che lo aveva fatto arrivare a Istambul da cui si era imbarcato sulla prima nave diretta a Venezia, dove fu accolto dai padri mechitaristi armeni dell’isola di San Lazzaro, dove divenne monaco col nome di padre Soukias. Un giorno nonno Akop conobbe una nobildonna veneziana, Laura Zasso, di cui si innamorò perdutamente, lasciò la congregazione mechitarista e i due coronarono il loro sogno d’amore. È anche un libro della memoria affinché non cada l’oblio sul primo grande genocidio del Novecento e perché sia di monito a una umanità sorda e cieca che continua a perseguirne tutt’oggi.
Laura Ephrikian è una donna di straordinaria dolcezza, ma anche forte, coraggiosa, che sorride alla vita, come Olimpia Fuina, che dialogherà con lei negli incontri promossi dal Circolo Radici; tra loro si è istaurato subito un rapporto di reciproca intesa. Da più di 30 anni è messaggera d’amore e generosità in Kenia, dove è divenuta la nonna di tanti bambini colpevoli solo di essere nati nel posto sbagliato; per loro questa “cittadina del mondo” ha costruito pozzi d’acqua e scuole e, con la capacità di ascolto, di comprensione e la sua innata generosità, con la vendita dei suoi libri e dei piatti che dipinge, si è impegnata e si impegna nella raccolta dei fondi necessari per la sua Africa.
Il Circolo Radici ripeterà questo evento con Laura Ephrikian
– il 13 gennaio a Bernalda, presso la pinacoteca del Castello, alle ore 19,
– il 15 gennaio ad Altamura, presso Agorateca, via Stefano Lorusso 1, alle ore 19,
– il 29 gennaio a Potenza, organizzato insieme all’Associazione “Le ali di Frida”, di Potenza, presso il Polo Bibliotecario, via don Minozzi, alle ore 16:30.
Si sottolinea che i fondi raccolti con la vendita del libro e dei piatti dipinti saranno devoluti per la costruzione di pozzi d’acqua in Kenia: si invita pertanto non solo a partecipare all’incontro con questa personalità dolce, poliedrica e geniale, dal quale si tornerà a casa più fiduciosi nella vita, ma anche ad essere generosi, come Laura.