Il 27 gennaio ricorre la Giornata mondiale contro i genocidi e per la prevenzione dei crimini contro l’umanità.È quindi il giorno in cui si commemorano le vittime dell’Olocausto. L’Organizzazione delle nazioniunite stabilì di celebrare il Giorno della Memoria ogni 27 gennaio perché in quella data, nel 1945 le truppe dell’Armata Rossa, impegnate nella offensiva Vistola-Oder in direzione della Germania, liberarono il campo di concentramento di Auschwitz. In quella occasione il mondo intero si trovò di fronte agli orrori e ai crimini commessi dal nazifascismo.
In occasione del Giorno della Memoria, allo scopo di promuovere una profonda riflessione sulla Shoah e sul rispetto dei diritti umani, la Prefettura di Matera ha organizzato, d’intesa con il Comune di Matera e l’Ufficio Scolastico Provinciale, una cerimonia commemorativa presso il Cineteatro G. Guerrieri di Matera con diretta streaming sui canali social del Comune. Alla manifestazione partecipano il Sindaco di Matera Domenico BENNARDI, il Presidente della Provincia Piero MARRESE, la Dirigente Ufficio Scolastico Provinciale di Matera Tiziana Di NOIA, il Prefetto di Matera Sante COPPONI, il Vescovo di Matera Antonio Giuseppe CAIAZZO, insieme a tanti rappresentanti della vita culturale e associazionistica del territorio. Obiettivo dell’incontro è mantenere saldo il filo della memoria. In questi anni particolari in cui, a causa della pandemia, è impossibile svolgere attività di aggregazione e manifestazioni pubbliche affollate, la scuola rappresenta il luogo culturale per eccellenza nel quale le nuove generazioni sviluppano e alimentano la memoria storica.
“Coltivare lamemoria è ancora oggi un vaccino prezioso contro l’indifferenza e ci aiuta, in un mondo così pieno di ingiustizie e di sofferenze, a ricordare che ciascuno di noi ha una coscienza e la può usare.” Questa citazione della senatrice a vitaLiliana Segre, sopravvissuta alla shoah e oggi presidente della Commissione straordinaria per il contrasto dei fenomeni di intolleranza, razzismo, antisemitismo e istigazione all’odio e alla violenza, racchiude il senso profondo del fare memoria a scuola. Abbattendo il muro dell’ignoranza, i giovani possono divenire consapevoli di ciò che è stato, facendosi portatori di valori civici che sono fondamentali per vivere responsabilmente nella società.
L’I. C. Minozzi Festa di Matera, diretto dalla dirigenteMaria Rosaria Santeramo, ha dato il suo contributo con varie proposte e attività svolte dai bambini e dai ragazzi della scuola dell’infanzia, della primaria e della secondaria di primo grado Nicola Festa durante tutta la settimana. Così ad esempio i bambini della 3^ A della primaria Minozzi hanno fissato in un segnalibro le parole di Anna Frank per non dimenticare gli orrori della Shoah. Per farlo hanno utilizzato sia gli strumenti della geometria, soprattutto lo sviluppo degli angoli e dei triangoli per la costruzione della stella a sei punte e del rettangolo del segnalibro, sia le competenze umanistiche e la riflessione personale. Gli allievi della 5 C dello stesso plesso Minozzi sono stati alle prese con le attività di area logico – matematica per la “Giornata della memoria”. I ragazzi della secondaria Nicola Festa, centrale e plesso Cappelluti, hanno riflettuto su frasi e citazioni di sopravvissuti ai campi di sterminio nazisti, frasi che hanno poi inciso su delle lampade molto suggestive costruite in aula. Proprio questa attività chiamata “Le lanterne della memoria” è presente nel programma ufficiale della manifestazione organizzata dalla Prefettura. Il materiale video che documenta questae altre attività,è fruibile sul sito e sui canali social della nostra scuola.
Sono proprio gli occhi e i cuori dei nostri bambini e ragazzi a mantenere accesa e a custodire ogni giorno la fiammella della speranza per un presente e un futuro migliori in termini di accoglienza e inclusione. Sul valore della Memorial’IC Minozzi Festa lavora da tempo con una progettualità ad ampio spettro, al passo con i tempi, tessendo di anno in anno una trama di attività significative e molteplici, nell’ottica di un’educazione alla memoria volta a sviluppare e rafforzare le competenze di cittadinanza attiva e partecipazione delle nuove generazioni.A tal fine grande spazio è dato non tanto allo studio delle pagine di un manuale di storia, quanto piuttosto alla lettura del presente alla luce del passato, allo studio comparativo dei fenomeni storici e delle loro cause e conseguenze, alla lotta contro ogni forma di persecuzione delle minoranze, all’ascolto dei racconti dei testimoni, a percorsi innovativi di approfondimento dei concetti di diritto e dovere, al confronto con la diversità e alla realizzazione di progetti di cittadinanza attiva sul territorio.
Gen 27