Per la prima volta in quasi trent’anni, le Istituzioni di Bernalda, comune di nascita di Olimpia Fuina, sono accanto a lei in uno dei momenti più importanti del suo percorso alla ricerca della giustizia e della legalità. Alla cerimonia per il conferimento della cittadinanza onoraria del Comune di Alpignano (Torino) lo scorso sabato 6 febbraio ha partecipato, infatti, Domenico Calabrese, Assessore alla cultura e alle politiche sociali del nostro comune.
“Per Alpignano è un momento meraviglioso di riscatto. La povertà del cuore è la miseria dei nostri tempi. E’ stato bello sentire durante tutti gli interventi che non si lotta più per qualcosa di proprio, ma per un sistema affinché diventi giusto. La forza di tutti è la mia forza per far sentire allo Stato che noi ci siamo e che Luca non è solo il figlio di Olimpia, ma il figlio di tutti. Le ingiustizie subite sono inaccettabili per una mente che pensa, per un cuore che pulsa e per un’anima che crede. La competenza arriva dall’uso del cuore, il cuore è il motore della vita di tutti i cittadini, attraverso il cuore possiamo avere diritti per tutti.”
Queste alcune delle parole pronunciate da Olimpia Fuina Orioli, che si è guadagnata questo importante riconoscimento in quanto (come si legge tra le motivazioni della delibera del consiglio comunale) ritenuta “mamma coraggio, simbolo di resistenza e legalità ed esempio per tutti noi, per l’impegno profuso, sia a livello nazionale che internazionale, nelle iniziative sociali e sulla legalità e per la lotta che da anni sostiene per far emergere la verità e la giustizia”.
La mamma di Luca Orioli, il ragazzo morto a Policoro il 23 marzo del 1988 insieme ad una sua coetanea (il caso è ricordato come “I fidanzatini di Policoro”), è impegnata da quel giorno per fare emergere la verità e a lottare per l’uguaglianza dei diritti e per la giustizia. In questa coraggiosa battaglia è costantemente affiancata dall’Associazione Libera di don Marcello Cozzi e dal Comitato dei Cittadiniattivi di Bernalda e Metaponto, di cui è Presidente Onoraria.
Come si legge nel comunicato ufficiale dell’Amministrazione del comune piemontese “Alpignano ha avuto l’onore di conoscerla in occasione degli appuntamenti sulla giustizia e legalità – “Mamme coraggio” – organizzati dall’associazione Calabresi Alpignano e Caselette e patrocinati dal Comune di Alpignano, che avevano l’obiettivo di dare voce alla sofferenza di chi non riesce a far emergere la verità. Su proposta dell’Associazione, la Giunta e in seguito il Consiglio Comunale, nella seduta del 26 novembre 2015, hanno accolto all’unanimità la richiesta di conferimento della cittadinanza onoraria alla signora Orioli.”
La cerimonia ha avuto inizio alle 16,30 in piazza Caduti dove, alla presenza delle autorità, del Capitano dei Carabinieri di Alpignano e della banda municipale, è stato piantato l’albero della Legalità. Sono intervenuti i bambini della scuola primaria che hanno decorato l’albero con i cartoncini contenenti le loro riflessioni sul tema. Da qui è partita una fiaccolata fino al Salone Museale Opificio Cruto, dove si è tenuta la cerimonia. Presenti, oltre al Sindaco del Comune di Alpignano dott. Gianni Da Ronco, la Giunta e vari componenti del Consiglio comunale, la direttrice della segreteria del sindaco, Maria Lautieri, Maria Jose Fava referente dell’Associazione Libera Piemonte, impegnata da diversi anni nella diffusione della cultura della legalità, il Presidente dell’Associazione culturale lucana “Rocco Scotellaro” (dei comuni di Grugliasco, Rivoli e Collegno), numerosi sindaci e rappresentanti istituzionali di comuni limitrofi piemontesi, Mauro Carena in rappresentanza della Città Metropolitana di Torino, Pasquale Lotufo, Presidente dell’Associazione Calabresi Alpignano-Caselette, lo scrittore e blogger Roberto Furesi, la giornalista Chiara Priante, vari esponenti delle associazioni alpignanesi.
Tra i numerosissimi messaggi pervenuti nel corso della cerimonia, particolarmente commoventi quelli del sindaco di Torino Piero Fassino, del Presidente della Regione Piemonte Sergio Chiamparino, del vicepresidente del Consiglio regionale del Piemonte Nino Boeti, del sottosegretario Filippo Bubbico, del Presidente della Regione Basilicata Marcello Pittella, del sindaco di Matera Raffaello de Ruggieri, dei sindaci di vari comuni lucani (San Mauro Forte, Pietragalla, Garaguso), del giudice Clementina Forleo, della scrittrice Barbara Benedettelli, della genetista Marina Baldi, dell’attore lucano Domenico Fortunato, dello scenografo Mario Garrambone, del Comitato dei Cittadiniattivi di Bernalda e Metaponto, dell’Unesco, dell’Associazione Livatino di Catania, dell’Associazione Libera di Matera.
Giuseppe Masciari, imprenditore siciliano che ha ottenuto il conferimento della cittadinanza onoraria del Comune di Alpignano per aver denunciato la mafia, ha espresso la sua vicinanza ad Olimpia nella sua lotta contro l’omertà e i soprusi.
Guido Facciolo, un compagno di stanza di Luca ai tempi dell’ università, appositamente giunto da Verona, ha ricordato la figura del giovane che aveva sentito telefonicamente poche ore prima della tragica scomparsa e ha lodato tutte le iniziative volte a rinnovarne la memoria.
Queste, infine, le parole dell’Assessore Domenico Calabrese: “Pur non avendo conosciuto personalmente Luca, ho avuto modo di apprezzarne la sensibilità e la gioia di vivere attraverso le poesie, raccolte e pubblicate poi dalla mamma, che sarà presentato a Bernalda per la seconda volta il mese prossimo. Voglio esprimere la solidarietà mia, del sindaco e dell’amministrazione comunale di Bernalda nei confronti di questa mamma coraggio che da 28 anni combatte perché sia chiarito ogni dubbio su questa vicenda. Come città d’origine di Olimpia era importante per noi essere presenti a questa cerimonia e voglio ringraziare tutto il consiglio comunale di Alpignano per aver votato all’unanimità per questo riconoscimento”.
Feb 09