Shuji Kogi, segretario generale del Comitato Eu Japan Fest ha incontrato i giornalisti nel Lounge Caffè in via del Corso a Matera per iniziare a individuare progetti comuni per l’anno della capitale. Ad accoglierlo il direttore della Fondazione Matera-Basilicata 2019, Paolo Verri e Alberto Giordano, che continua il suo lavoro per Matera 2019 senza alcun costo per la Fondazione.
Il Comitato Eu Japan Fest è un ente senza fini di lucro che ha, fra i suoi principali obiettivi, quello di sostenere le attività culturali e artistiche in Europa e di diffondere la cultura giapponese. Si tratta di un organismo di cui fanno parte tutti gli ambasciatori del Giappone in Europa oltre che rappresentanti di importanti aziende private giapponesi. Il presidente onorario è il primo ministro del Giappone, Toshiki Kaifu, mentre il presidente della 23esima edizione dell’Eu Japan Fest è il presidente di Mitsubishi Heavy Industries, Ltd., Hideaki Omiya, in carica fino al prossimo mese di marzo. Il successore, che sarà direttamente coinvolto per gli scambi culturali con Matera sarà il proprietario della Toyota. Fra i componenti del comitato presidenti e manager di altra grandi importanti aziende come, solo per citarne alcune, Nec, Daikin, Sumitomo Mitsui Financial Group, INC., Hitachi, Ltd., Takeda Pharmaceutical Co. Ltd., Toyota Motor Corporation, Ana Holdings Inc. Aishin Seiki Co.,Ltd..
Il Comitato supporta alcune iniziative inserite nei programmi delle Capitali europee della cultura coerenti con i rispettivi dossier e che hanno a che fare con la multiculturalità e lo sviluppo sostenibile del benessere economico delle comunità.
Ad esempio, lo scorso anno a Mons e a Pilsen, capitali europee della cultura del 2015, il comitato ha supportato una mostra di Van Gogh con opere provenienti da collezionisti giapponesi, uno scambio culturale fra le università del Giappone e quelle delle due città Ecoc, mostre di fotografi europei sul Giappone, performance teatrali di artisti giapponesi ed europei, e così via.
“Nel dossier di candidatura – afferma Verri – c’è il cluster “Riflessioni e connessioni” che comprende anche il progetto “Breathing Earth” dell’artista giapponese Susumu Shingu. Si tratta di un artista di fama mondiale chiamato anche “scultore del vento, dell’acqua e della luce” (susumushingu.com/en) capace di realizzare opere dalle soluzioni tecnologicamente molto sofisticate, accompagnate da uno studio di ingegneria rilevante e dall’uso sapiente di materiali contemporanei come l’acciaio, l’alluminio, il Toflan. Con il segretario generale del Comitato Eu Fest Japan abbiamo pensato di coinvolgere l’artista giapponese Shingu per un’installazione permanente da realizzare in località Parco dei Monaci o comunque in un’area del Parco della Murgia Materana e d’intesa con il sindaco di Matera Raffaello De Ruggieri valuteremoaltre proposte creative che potrebbero connettersi con il nostro dossier. Si tratta di una visita importante per la città e per la Basilicata anche per coinvolgere un mondo imprenditoriale di grande interesse sul piano internazionale”.
Shuji Kogi continua a dialogare da 25 anni con le capitali europee della cultura e in Italia è già stato nel 2004 quando Genova è stata designata capitale europea della cultura assieme alla francese Lille. “In quella occasione abbiamo fatto poco – racconta Shuji Kogi – ma comunque siamo riusciti a costruire progetti culturali molto interessanti. In particolare una festival di culture poetiche e letterarie con la presenza di mille ospiti e di un centinaio di personalità provenienti dal Giappone. Poi abbiamo avviato progetti fotografici per dare la possibilità ad un fotografo italiano e uno franceso di raggiungere il Giappone per fotografare i nostri territori. E’ stato un progetto molto interessante perchè ha permesso a migliaia di giapponesi di apprezzare angoli del nostro Paese che non avevano mai scoperto. Con Matera vogliamo fare molto di più e naturalmente il percorso sarà definito d’intesa con i progetti della Fondazione.
Shuji Kogi ha precisato le motivazioni che spingono questa organizzazione non governativa composta da aziende private ad investire in cultura dialogando e proponendo scambi culturali con le due capitali europee che ogni anno vengono designate. “Noi non portiamo contenuti ma esportiamo cultura per trasferire in Europa artisti giapponesi e portare artisti locali in Giappone. Uno scambio che va oltre l’anno in cui la città ricopre il ruolo di capitale europea della cultura. Anche per Matera avremo la possibilità di investire 300 mila euro, stessa cifra che abbiamo impegnato per esempio per Pilsen e Mons nel 2015. Voglio precisare che sui nostri progetti non ci sono i loghi aziendali perchè gli sponsor, circa un centinaio di aziende, non si aspettano nessun ritorno economico. Perchè lo fanno? Perchè credono nella cultura e nel fatto che una vita senza artisti o senza qualità culturale non avrebbe senso”.
Italia e Giappone, due Paesi così lontani e differenti tra di loro cosa possono avere in comune? Shuji Kogi non ha dubbi: “Ci sono tante differenze, penso per esempio al modo con cui costruivano le case in passato qui e nel nostro Paese ma c’è una cosa in particolare che ci unice, l’ospitalità”:
Nel corso della conferenza stampa il direttore della Fondazione Matera-Basilicata 2019 ha ricordato che nelle prossime settimane è previsto un incontro per definire l’attività da portare avanti fino all’anno in cui Matera rappresenterà l’Italia in qualità di capitale europea della cultura. “Il 2016 sarà l’anno dell’interazione con le associazioni per selezionare i progetti e avviare il found raising con i privati che vogliono sostenere i progetti a livello finanziario. Ad aprile ci sarà il bando per scegliere il nuovo logo di Matera 2019 capitale europea della cultura, logo che potrà essere utilizzato dalle aziende nazionali interessate ad investire sul nostro territorio”.
Michele Capolupo
Luigi Boldrin, segretrario generale (CCIAA): “Forte impegno e presenza Camera di commercio Matera in Giappone”
Apprendiamo solo dalla stampa dell’importante visita programmata per oggi, a Matera, del Segretario Generale Shuji Kogi del Comitato Eu Japan Fest, la cui presenza è finalizzata a individuare progetti comuni per l’anno della capitale europea della cultura a Matera nonché altre proposte creative che potrebbero connettersi con il dossier e le iniziative inserite nei programmi dei prossimi anni. Riteniamo opportuno evidenziare che la Camera di Commercio di Matera ha avviato sin da 2013, un percorso di promozione e valorizzazione del territorio della sua provincia anche in vista della designazione di Matera Capitale Europea della Cultura per il 2019, attraverso progetti di respiro internazionale verso il mercato giapponese con progettualità realizzate nel 2014 attraverso “Mirabilia: European Network of Unesco Sites”, “Siaft (Southern Italy Agri Food and Tourism)” e nel 2015 con “Medita – Cultura e Valore della Dieta Mediterranea Patrimonio Immateriale dell’Umanità Unesco”.
Il nostro Ente, in occasione degli eventi celebrativi del 150° anniversario delle relazioni tra Italia e Giappone, ha programmato la propria presenza a Tokyo nei giorni 28 e 29 maggio 2016, coordinata dalla Camera di Commercio Italiana in Giappone insieme all’Ambasciata, con l’obiettivo di illustrare i siti Unesco della Basilicata, Matera e Parco Nazionale del Pollino, nonché il territorio nel suo insieme con Matera Capitale della Cultura per il 2019 con il supporto della Regione Basilicata la quale si è sempre resa attenta ai nostri progetti di internazionalizzazione.
Attraverso il sistema camerale italiano in Giappone, sono state formalmente inoltrate richieste di gemellaggio tra le città di Matera e Nara, uno dei principali siti Unesco del Giappone, che si auspica possa essere concretizzato prima del 2019.
Dispiace davvero tanto non aver potuto dare un contributo a questa importante visita, anche in considerazione delle tantissime nostre imprese che hanno dimostrato grande attenzione, avendo partecipato direttamente alle nostre iniziative.
Matera 2019, si apre un cantiere di idee e progetti con il Giappone
Scambi culturali fra artisti lucani e giapponesi, ma anche singoli progetti collegati al dossier come mostre di arte contemporanea e di fotografia. Tutto dipenderà dallo scambio di idee fra la Fondazione Matera – Basilicata2019 e il Comitato Eu Japan Fest che dal 1993 accompagna e sostiene specifici progetti delle capitali europee della cultura.
Per avviare il confronto sulle iniziative da realizzare per il 2019 oggi è arrivato a Matera Shuji Kogi, segretario generale del Comitato Eu Japan Fest, un ente non governativo di cui fanno parte gli ambasciatori giapponesi di tutti i Paesi europei e i rappresentanti di un centinaio fra le più grandi e significative industrie del Sol Levante, fra cui, solo per citarne alcune, Nec, Daikin, Sumitomo Mitsui Financial Group, INC., Hitachi, Ltd., Takeda Pharmaceutical Co. Ltd., Toyota Motor Corporation, Ana Holdings Inc. Aishin Seiki Co.,Ltd., etc.
“Il nostro ente – ha detto Kogi ai giornalisti – non ha fini di lucro e alle imprese che aderiscono non interessano ritorni economici. Il comitato è nato con l’unico scopo di promuovere la cultura e le arti attraverso il dialogo interculturale. E infatti il nostro obiettivo non è quello di esportare eventi giapponesi nelle capitali europee, ma di costruire insieme a loro progetti utili per il benessere delle comunità. Oggi grazie alla globalizzazione c’è un grande scambio di informazioni e i nostri ragazzi conoscono Matera e il resto del mondo, ma non hanno frequenti occasioni di approfondimento. In Giappone non c’è una grande tradizione di sostegno pubblico alla cultura, ma è molto determinante quello dei privati. Ecco perché ci siamo messi insieme. Molti si chiedono perché le industrie giapponesi seguono con interesse le capitali europee della cultura. E’ quello che in Europa si chiama responsabilità sociale delle imprese. Come sarebbe la qualità della vita se non ci fosse la cultura, se non ci fosse l’arte? In questi 23 anni abbiamo realizzato nelle capitali europee della cultura più di 800 attività. A Matera per il 2019 vogliamo fare a molto di più rispetto a quello che abbiamo fatto a Genova nel 2004, l’ultima capitale europea della cultura in Italia. In quella circostanza abbiamo sostenuto il progetto di un fotografo italiano, Mimmo Jodice, che è venuto a fare foto il Giappone per aiutarci a capire, con il suo sguardo, come viviamo. Ne è nata una splendida mostra che abbiamo proposto sia a Genova che a Lille, l’altra Ecoc del 2004. Inoltre abbiamo mandato 25 fotografi giapponesi in tutti i paesi europei per fotografarli e anche in questo caso abbiamo fatto una mostra nelle due ecoc. Con Matera2019 abbiamo solo aperto qualche ragionamento”.
All’incontro con la stampa ha partecipato il direttore della Fondazione, Paolo Verri. “Nel dossier di candidatura – ha detto Verri – c’è il cluster “Riflessioni e connessioni” che comprende anche il progetto “Breathing Earth” dell’artista giapponese Susumu Shingu. Si tratta di un artista di fama mondiale chiamato anche “scultore del vento, dell’acqua e della luce”. Con lui vorremmo realizzare una istallazione permanente nel Parco dei Monaci o in un’altra zona della Murgia. Il confronto è stato appena aperto e vede ovviamente anche il coinvolgimento dell’Ente Parco e del suo presidente, Pierfrancesco Pellecchia, che ha già dato la sua disponibilità. Insieme al sindaco di Matera, Raffaello de Ruggieri, e all’artista cercheremo di capire dove realizzare questa istallazione. Con il Comitato Eu Japan Fest vorremmo anche realizzare uno scambio fra artisti giapponesi e lucani, e costruire iniziative fra le loro università e la Università degli studi della Basilicata. Nel dossier di candidatura abbiamo diversi temi che potremmo affrontare insieme come Radici e Percorsi o Utopie e Distopie, temi molto cari alla cultura giapponese.”
“Siamo molto aperti – ha concluso Kogi – a qualsiasi idea che abbia al centro la possibilità di far cresce le comunità. Il discorso è appena iniziato e sono certo che realizzeremo insieme qualcosa di molto utile per Matera e per l’Italia”.
La fotogallery della conferenza stampa (foto www.SassiLive.it)