Domenica 14 maggio l’Istituto Italiano dei Castelli organizza la diciannovesima edizione delle Giornate Nazionali dei Castelli.
Visite a castelli, convegni, tavole rotonde, mostre, concerti, celebrazioni di restauri di edifici fortificati. Lo scopo dell’iniziativa è di avvicinare il pubblico a questo settore dell’architettura di enorme importanza per il nostro Paese.
In Basilicata si potrà visiare il complesso fortificato di Altojanni risalente all’XI secolo e ubicato nel territorio di Grottole, in provincia di Matera.
Le visite guidate, a ingresso gratuito, si potranno effettuare nei seguenti orari: 10,00-13,00 e 14,00-17,00.
Patrocinio: Comune di Grottole – Università degli Studi della Basilicata (Scuola di Specializzazione in Beni Archeologici di Matera)
Cenni storici e ambientali: l’insediamento medievale di Altojanni (Grottole, Mt) sorge sulla sommità di un collina a confluenza tra due valli fluviali (Bradano ed il suo affluente Bilioso) e nei pressi del monastero dedicato a S. Antonio Abate. Esso è stato oggetto di indagini archeologiche tra il 2006 e il 2008 dirette dalla Scuola di Specializzazione in Beni Archeologici di Matera, Università degli Studi della Basilicata. Nel 2013 il sito è stato oggetto di restauri ed ora è visitabile liberamente con un percorso e dei pannelli esplicativi. L’insediamento era composto sulla sommità della collina da un complesso fortificato, dove viveva il rappresentante del potere, da un nucleo abitato a nord, composto da strutture ipogee e da un secondo nucleo con una piccola chiesa ad unica navata che ospitava al suo interno un luogo deputato alla sepoltura. Lo scavo archeologico dell’insediamento fortificato ha confermato l’importanza del sito come struttura dominante di controllo strategico e militare tra la metà del XII secolo e il XIV secolo. Esso era dominato da un grande ambiente rettangolare, il “Torrazzo”, realizzato in gran parte con ciottoli di fiume e rinforzato da contrafforti. Lungo il muro di cinta settentrionale si trova un grande ambiente quadrangolare, interpretato come la Torre, che proteggeva l’ingresso al sito fortificato, attrezzato all’interno per lo stallo dei cavalli. L’interno del recinto fortificato era caratterizzato da ampi ambienti rettangolari, alcuni riscaldati da camini angolari.
Curiosità: a quaranta minuti di auto da Matera, Capitale Europea della Cultura 2019 e in prossimità del convento di S. Antuono, meta di pellegrinaggi dal Medioevo per la cura del “Fuoco di S. Antonio”.