Venerdì 2 settembre 2016 alle ore 18 per il ParcoMurgia Festival è in programma il Trekking nel Parco. Partenza da Parco dei Monaci per la Visita al complesso rupestre di Parco dei Monaci affacciato sul torrente Gravina.
venerdì 2 settembre 2016 alle ore 21 per il ParcoMurgia Festival presso il Parco dei Monaci, S.S. 175 Matera-Montescaglioso Km. 6 è in programma lo spettacolo “Con amore Marc e Bella Chagall”. scritto e diretto da Valentina D’Andrea, con Simone Castano e Valentina D’Andrea. Ingresso libero.
Un uomo. Una donna. Una grande storia d’amore. La separazione. Il ricongiungimento. La nascita di una figlia amatissima. Gli ideali di libertà. Il rapporto con Dio.
Il desiderio di essere felici, di farsi valere, di dimostrare i propri meriti e di rendere orgogliose le persone per cui si prova amore e da cui lo si riceve. L’arte, croce e delizia, sangue che scorre nelle vene, passione, missione e vocazione. Il sogno e la speranza. La politica. L’illusione e la disillusione. I viaggi in giro per l’Europa. Le radici, cercate e strappate.
Di e con Valentina D’Andrea e Simone Castano, belli e bravi,…con amore Marc e Bella Chagall.
Straordinario.
Domenica 4 settembre 2016 alle ore 18 per il ParcoMurgia Festival è in programma il Trekking nel Parco. Partenza da Parco dei Monaci per la passeggiata a Pianelle seguendo il sentiero n. 410
Domenica 4 settembre 2016 alle ore 18 per il ParcoMurgia Festival presso il Parco dei Monaci, S.S. 175 Matera-Montescaglioso Km. 6 è in programma lo spettacolo “L’innaffiatore del cervello di Passannante, l’anarchico che attentò alla vita del re Umberto I di Savoia”, di e con Ulderico Pesce e con la compagnia Centro Mediterraneo delle Arti. Ingresso libero
C’era una volta un paese in Basilicata che si chiamava Salvia dove era nato un uomo: Giovanni Passannante. Nel 1878 con un coltellino con una lama di quattro dita cercò di uccidere il re Umberto I di Savoia. Condannato a morte la pena gli fu convertita in ergastolo mentre sua madre e i suoi fratelli furono immediatamente internati nel manicomio di Aversa.
Passannante fu rinchiuso in una torre sull’isola d’Elba in una cella senza finestre sotto il livello del mare dove fu isolato per dodici anni. Si ammalò, cominciò a cibarsi dei propri escrementi. Anni dopo fu trasferito in un manicomio criminale dove morì nel 1910.
Grazie alle teorie del Lombroso al cadavere fu tagliata la testa. Il cranio e il cervello esposti nel Museo Criminologico di Roma fino al 2007, quando, grazie allo spettacolo, è stato traslato per la giusta sepoltura nel suo paese. Quel paese si chiamava Salvia, ma fu ribattezzato “Savoia di Lucania”.