“Il Premio Appennino è un investimento per il territorio – è il commento di Piero Lacorazza cofondatore e direttore della Fondazione Appennino ETS – poiché, oltre ad allargare e consolidare relazioni, le personalità che ritirano il riconoscimento lasciano analisi, idee e proposte per progetti di sviluppo locale. Sono portati ad offrire il loro punto di vista sul futuro dell’Italia e del Mezzogiorno, attraverso la lente delle aree interne ed appenniniche, dei piccoli paesi. Montemurro, luogo del Premio e sede di Fondazione Appennino, potrebbe essere qualsiasi altro paese che diventa simbolo e paradigma di comunità locali che se da una parte vivono difficoltà, dall’altra sono patrimonio indispensabile per il futuro dell’Italia”.
Nei due weekend precedenti il premio – che consiste in prodotti tipici del territorio anche valorizzarne la qualità e rafforzarne la promozione – è stato assegnato a al Presidente della Regione Emilia Romagna Stefano Bonaccini, al direttore Ferruccio De Bortoli, allo scrittore Andrea Vitali, alla giornalista Sabrina Giannini e al cofondatore e direttore di ASviS Enrico Giovannini. Per la sezione “Radici in Appennino” il riconoscimento è stato assegnato alla memoria della pittrice scrittrice Maria Padula.
Il Premio, accompagnato da una grande attenzione e partecipazione sia in presenza che nel web, ha scelto una formula di più fine settimana per mantenere i riflettori accesi per più tempo sui paesi dopo lo spegnimento delle luci dell’estate ma anche per dare la possibilità a coloro che ritirano il documento di avere più spazio per vivere i luoghi e più tempo per dialogare con la comunità. Infine il Premio – costruito con il sostegno del Comune di Montemurro, la collaborazione delle associazioni locali e in particolare della Fondazione Leonardo Sinisgalli – consiste in una targa realizzata con la tecnica del Graffito Polistrato della Scuola di Montemurro e in prodotti tipici del territorio. Quest’anno nel corso degli eventi è stato avviato il test sui cammini letterari che legano Leonardo Sinisgalli a Carlo Levi, da Montemurro ad Aliano passando per Armento, Gallicchio e Missanello; è il progetto “M.A.G.M.A” il cui acronimo esce fuori delle iniziali dei nomi dei cinque paese che saranno sempre più uniti da percorsi da offrire ai camminatori amanti della natura, della letteratura, della poesia, della storia e dei prodotti enogastronomici del territorio.
Infine eventi musicali di grande qualità – tappe di due festival: il Festival Suoni di Pietra Appennino Mediterraneo (progetto SPAM) e il F.A.Me. Festival Appennino Mediterraneo – hanno portato un arricchimento artistico, una accoglienza sonora che ha incontrato il gusto del pubblico ritrovatosi domenica 22 ottobre in Piazza per un aperitivo di comunità accompagnato dalle note del complesso bandistico di Montemurro.