Quasi 2500 ore di lezione, 350 manager in formazione e un centinaio di docenti: con numeri record e contenuti di altissimo profilo, il CURSuS chiude il suo primo anno di attività con risultati del tutto inattesi rispetto alle già robuste ambizioni della partenza.
Il Coordinamento universitario istituito tra AReSS e i cinque atenei pugliesi per l’alta formazione dei manager sanitari è un’esperienza di cooperazione unica sul panorama italiano e nei suoi primi 15 mesi di attività ha erogato due linee formative prestigiose: i corsi per l’idoneità alla direzione delle strutture complesse (i “primariati”) e i corsi per l’idoneità alla Direzione Generale, Sanitaria e Amministrativa delle aziende sanitarie pubbliche.
L’iniziativa si è fregiata sin dall’inizio del patrocinio attivo dell’Istituto Superiore di Sanità, che ha partecipato sia alla progettazione didattica che all’attività d’insegnamento.
Proprio nella mattinata di oggi si sono discussi gli ultimi project work dei corsi di formazione manageriale degli aspiranti primari. Di questi corsi, presso l’Università Aldo Moro di Bari, si sono tenute ben 10 edizioni, per un totale di 269 discenti e 1.880 ore di lezione complessive erogate da oltre 40 docenti, tra esperti provenienti da tutte e cinque le università pugliesi e da fuori Regione.
Ma lo scorso dicembre si erano anche concluse 3 edizioni in contemporanea – presso Università degli Studi di Foggia e Università LUM di Casamassima e Lecce – dei corsi abilitanti agli incarichi di massimo vertice della sanità italiana – Direttore Generale, Sanitario e Amministrativo – con la partecipazione di 74 discenti a 673 ore di lezione complessive erogate da un’altra quarantina di esperti.
“Il capitale più importante da coltivare è quello dei saperi delle donne e degli uomini che fanno sanità – dice Michele Emiliano, Presidente della Regione Puglia e assessore regionale alla Salute – con questa iniziativa abbiamo portato il capitale dei saperi accademici di Puglia all’interno delle corsie con l’ambizione di accrescere la capacità dei dirigenti apicali ad assumere decisioni spesso difficili, di guidare gruppi eterogenei di collaboratori e di rendere conto ai cittadini. È un ottimo primo anno che ci consente di estendere il raggio di azione dell’iniziativa facendone una delle leve abilitanti della sanità post-COVID”.
“Il CURSuS è stata una scoperta perché pensavamo di “dare” e invece – con gli oltre 100 project work di fine corso elaborati dai candidati – abbiamo “ricevuto” a piene mani proposte applicative brillanti per il Servizio Sanitario Regionale – dice Giovanni Gorgoni, Direttore Generale di AReSS Puglia – e siccome l’appetito non è domo sono in partenza le nuove edizioni dei due percorsi conclusi e uno aggiuntivo multispecialistico per gli operatori della fragilità, ossia malati rari e pazienti ultracomplessi che richiedono decisioni e cure su misura”.
Per il prof. Stefano Bronzini, Rettore dell’Università Aldo Moro di Bari, “Il CURSuS, ideato e progettato con l’impegno dell’AReSS Puglia, di tutte le Università pugliesi e dell’Istituto Superiore della Sanità, ha rappresentato una piattaforma formativa originale e unica nel genere in Italia per la formazione dei dirigenti sanitari incaricati della Direzione di Struttura complessa. L’Ateneo di Bari ha realizzato e gestito sin’ora 10 edizioni del Corso di formazione manageriale per i Dirigenti sanitari incaricati della Direzione di Struttura Complessa ospitando presso le Aule Didattiche dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro – Dipartimento Interdisciplinare di Medicina – plesso di Medicina Legale – duecentosettanta partecipanti fra direttori di struttura complessa e potenziali direttori con il precipuo intento di aggregare competenze utili a gestire e risolvere problemi organizzativi, economici e gestionali tipici delle aziende sanitarie. La formazione è stata svolta dai docenti degli Atenei pugliesi, dell’Istituto Superiore della Sanità e da esperti di rilievo nazionale e internazionale con il precipuo intento di consolidare il solco della terza missione delle università che vede nella ricerca, nella formazione e nei servizi la via maestra dello sviluppo sostenibile. Siamo certi che lo spirito collaborativo che l’Università di Bari Aldo Moro ha espresso per il Cursus rappresenti il tratto distintivo di quella cultura dell’eccellenza che gli Atenei possono sviluppare e trasferire del sistema sanitario che vivendo una natura complessa necessita di semplificazioni gestionali frutto della ricerca scientifica un ambito manageriale. Il mio ringraziamento e plauso, infine, lo rivolgo al personale docente e amministrativo, ai discenti e a tutti coloro che hanno collaborato nel Cursus per la lodevole capacità di gestire le attività formative anche in una fase complessa e non facile come quella Covid. La Puglia in questo modo ha dimostrato di essere un ecosistema ricco di istituzioni e capitale umano ad alto valore”.
Positiva anche la valutazione del prof. Pierpaolo Limone, Rettore dell’Università degli Studi di Foggia: “L’Università ha accolto con piacere la sinergia con l’AReSS specie in un momento così delicato in cui le tematiche relative alla salute e al benessere sociale si sono fatte sentire in tutta la loro pregnanza. Si fa sempre più forte l’esigenza di innovare i servizi sanitari e sociali puntando sull’alta tecnologia e su mirate strategie nella prospettiva di una maggiore prevenzione e cura. In tal senso la formazione manageriale di eccellenza è indispensabile in un comparto in continua evoluzione; e siamo ben lieti anche della sinergia con gli atenei pugliesi che hanno avuto a cuore questo progetto. Questo tipo di esperienza contribuirà a rendere più solida la gestione dei servizi sanitari e più qualificati i servizi offerti”.
Per il prof. Fabio Pollice, Rettore dell’Università del Salento “La chiusura del primo ciclo del programma di formazione manageriale per la dirigenza del Sistema Sanitario della Regione Puglia promosso dal CURSuS, offre l’opportunità di sottolineare la qualità dell’iniziativa formativa e la soddisfazione perché questa qualità è il risultato di una stretta collaborazione interistituzionale che ha consentito di mettere a sistema le competenze dei singoli attori coinvolti a beneficio dei partecipanti e, più in generale, dell’intera comunità regionale. L’emergenza sanitaria ha infatti evidenziato il valore fondamentale del diritto alla salute, garantito dall’art.32 della Costituzione, e di quanto importante sia rendere effettivo questo diritto anche attraverso un’azione formativa che consenta di elevare il livello di professionalizzazione del personale sanitario. Non posso dunque che essere orgoglioso che l’Università del Salento insieme alle altre università pugliesi abbia contribuito alla formazione di una moderna figura di dirigente sanitario in grado di affrontare le nuove sfide che il servizio sanitario pubblico è chiamato ad affrontare in un’epoca di rapidi e imprevisti cambiamenti. Sono altresì soddisfatto che l’esperienza maturata abbia dimostrato che la collaborazione tra gli Atenei pugliesi costituisce l’unica strada percorribile per assicurare nel nostro territorio il miglioramento delle condizioni di benessere e migliori prospettive occupazionali per i giovani che si affacciano al mondo del lavoro. Confido che negli anni a venire questa collaborazione, in ragione dell’importanza degli obiettivi perseguibili, possa rafforzarsi e divenire prassi consolidata”.
“L’Università LUM ha sempre inteso l’alta formazione quale asset strategico preminente per lo sviluppo territoriale – dice il prof. Emanuele Degennaro, Rettore dell’Università LUM Jean Monnet di Casamassima – in quest’ottica ha costantemente favorito il diffondersi di una logica di azione sinergica tra gli Atenei regionali, tanto più quando tale sinergia ha trovato un fattore di accelerazione nell’azione dell’Amministrazione regionale.
L’ambito della Sanità pubblica è quanto mai centrale sia nel quadro di un più generale processo di armonizzazione delle politiche regionali di organizzazione, finanziamento e gestione dei servizi al cittadino, sia nell’ambito degli studi scientifici propri di quest’ampia Area tematica finalizzati alla individuazione – e messa in opera – dei più efficaci ed efficienti sistemi di gestione manageriale del settore.
L’Agenzia Regionale Strategica per la Salute e il Sociale (AReSS), e il Coordinamento Universitario regionale per la Formazione Superiore in Salute ed in Sociale (CURSuS) hanno fatto opera meritoria nel promuovere il “Corso per Dirigenti Sanitari incaricati della direzione di Struttura Complessa”, poiché attraverso le problematiche affrontate, le prassi analizzate, le nuove teorie gestionali studiate e le progettualità immaginate, ha consentito ad un’ampia schiera di alti quadri dirigenziali della Sanità di guardare con differenti prospettive ai nuovi percorsi di gestione manageriale degli Organismi di cui sono parte.
L’Università LUM, con la sua School of Management, da tempo si occupa di promuovere la formazione e gli studi scientifici nell’ambito della gestione manageriale della Sanità: per far ciò ha coinvolto le eccellenze del settore, favorendo l’incontro tra “pubblico” e “privato” nell’assoluta convinzione che lavorare per l’efficienza del sistema sanitario sia un obiettivo comune se si voglia garantire il miglioramento continuo del servizio in favore di tutti i cittadini”.