Non solo aspetti religiosi e culturali, ma anche produttivi e residenziali, per approfondire la ricerca sulla civiltà e sui siti rupestri dell’area mediterranea con un lavoro interdisciplinare di esperti. E’ una delle indicazioni e dei progetti emersi nel corso dell’ottavo congresso nazionale di Archeologia medievale, conclusosi oggi a Matera (Capitale europea della Cultura per il 2019). Il congresso è stato organizzato dalla Società degli archeologi medievalisti italiani (Sami) che ha eletto alla presidenza Paul Arthur, direttore della scuola di specializzazione in archeologia dell’Università di Lecce.