Si è tenuto presso l’Università della Basilicata sede di San Rocco il Workshop “Connessioni, collaborazione e sinergia: il successo per l’inclusione di non vedenti/ipovedenti nella scuola e nella società”, che ha affrontato il tema della disabilità, e in particolare della cecità, nei percorsi d’insegnamento e di apprendimento.
Hanno dialogato i docenti dell’Unibas Luigi Stanzione, Maria Chiara Monaco, Paola D’Antonio prorettore alla Disabilità dell’Università, la prof. ssaRosariaCancelliere Dirigente UST di Matera, il sig. Giuseppe Lanzillo rappresentante legale dell’ Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti – sezione territoriale di Matera e la prof.ssa Scrano organizzatrice dell’evento.
“Affinché l’insegnante sia utile nel processo formativo, è necessario che egli stesso si immedesimi nella problematica e sia capace di utilizzare tecniche e un linguaggio veicolare comune” – ha detto la prof.ssa LauraScranoall’unisono con la prof.ssa Paola D’Antonio.
E’ importante, in tal senso, attivare percorsi di formazione in grado di aggiornare i docenti sulle tecniche specifiche di insegnamento, e “in quest’ottica – hanno aggiunto tutti i docenti presenti– l’Università della Basilicata, l’Ufficio Scolastico Provinciale di Matera e l’Unione ciechi ed ipovedenti di Matera devono creare percorsi formativi sinergici per favorire l’inclusione di non o ipovedenti nella scuola e nella società”.
A partire dal 7 giugno 2017 partirà presso la sede IRIFOR dell’Unione ciechi ed ipovedenti di Matera (UICI) istituto accreditato presso il MIUR, il corso di formazione dal titolo “L’inclusione formativa e didattica dell’alunno non vedente o ipovedente nella scuola, con particolare riferimento all’insegnamento scientifico”. Il percorso formativo avrà una durata di 30 ore e terminerà alla fine di giugno. “L’iniziativa – ha precisato il sig. Lanzillo- è nata dall’esigenza di fornire, a tutti i docenti della Scuola ed in particolare a coloro che operano nella prima fascia d’età (Infanzia e Primaria), una formazione atta a migliorare la qualità dell’insegnamento attraverso una maggiore consapevolezza dei processi di apprendimento di persone affette da deficit visivo”.