Venerdì 20 ottobre 2017 alle ore 17,30 presso il centro Al Jalil Yoga in Via San Pietro Caveoso n. 6 a Matera è in programma “Consapevolezza di se stessi tra vecchi stereotipi e nuove identità”, laboratorio esperienziale di mediazione artistica condotto da Carla Cantore, fotografa professionista.
Grazie al processo creativo e alla comunicazione di gruppo agevolata dal mezzo fotografico e altri strumenti artistici quali il collage, la scrittura, il video, la pittura e il teatro, possiamo evidenziare il filo rosso che collega le visioni interiori che ogni giorno ci attraversano, ma che a causa di troppi stimoli e della quotidianità, non si riconoscono. Portando alla luce il nostro mondo immaginario, abbiamo la possibilità di scoprire nuove parti di noi, evidenziare risorse nascoste e migliorare la percezione della vita.
In questi laboratori sperimenteremo insieme anche il potere conoscitivo e trasformativo della fotografia. Le fotografie saranno utilizzate come catalizzatori e punti di partenza per l’esplorazione di se’: Cosa vedo se mi permetto di guardare le cose senza i miei abituali filtri? Cosa vedo se riconosco le cose come se fosse la prima volta che poggio lo sguardo su di esse? Cosa scopro quando mi concedo di guardare il mondo con occhi nuovi, privi di pre-giudizi e certezze? Cosa vedo? E quel che vedo, cosa dice di me?
In questi appuntamenti sperimenteremo e scopriremo insieme il potenziale emotivo e comunicativo di ognuno di noi.
“Non fotografate le cose come appaiono. Fotografatele come le sentite” – David Alan Harvey
Per partecipare non è necessario avere competenze artistiche e/o fotografiche. I laboratori sono rivolti a tutti.
La partecipazione prevede un ciclo continuo e costante per permettere di svolgere l’attività in maniera adeguata. Il laboratorio partirà con un gruppo prestabilito da minimo 6 ad massimo 12 persone.
Incontri una volta a settimana per due ore circa.
Per ulteriori informazioni e per prenotarsi contattare la segreteria 389 19 86 778.
Carla Cantore (Matera 1972) è una fotografa, documentarista, reportage sociale e demoantropologico, svolge la sua ricerca di esplorazione dell’animo umano, mettendo al centro l’uomo e il suo essere rispetto agli altri, il prossimo, la natura. Ha seguito corsi di antropologia, teatro di ricerca e di psicodramma psicosintetico.
Ha iniziato da un decennio ad occuparsi di fotografia collaborando inizialmente con l’ARCI di Bari per il Report di Ricerca sui disagi adolescenziali e sulla questione dei rifugiati politici, le immagini del progetto entrano a far parte dell’archivio ARCI nazionale. Ha partecipato al workshop di Cristina Nuñez “Il metodo The Self-Portrait Experience” sull’autoritratto terapeutico.
Attualmente è iscritta al secondo anno del Corso di formazione triennale in Arte Terapia orientamento Arti visive/foto/video di Roma, diretto dal Prof. Oliviero Rossi.
Il suo ultimo progetto MIRRORLESS – senza specchio concretizzato in un volume fotografico è un reportage sul tema del “disturbo del comportamento alimentare” sulla base di una ricerca condotta nel Centro Multidisciplinare Integrato DCA “G. Gioia” di Chiaromonte (Pz) – Italy durato sei mesi. Presentato nelle seguenti località: Matera – Centro Carlo Levi / Palazzo Lanfranchi, Brindisi – Centro di Cultura Fotografica InPhoto – Malta – Istituto di Fotografia Professionale (M.I.P.P.), Bari – Università di Bari con relativo allestimento mostra.
Continua la sua ricerca demo-etno-antropologica sugli usi, costumi e linguaggi della popolazione albanese migrata in alcuni centri della Calabria attraverso la produzione di svariati reportages fotografici.
Compie un lavoro sull’integrazione multietnica ricadente nel territorio di Malta. Conduce una ricerca fotografica demo-etno-antropologica, riguardante i linguaggi simbolici – gestuali. Partecipa attivamente al progetto “Lo stato delle cose – Geografie e storie del doposisma” con reportages del territorio e storie di vita degli abitanti umbri.