Consigliere regionale Leggieri (M5s): “Carlo Levi e la retorica della propaganda”. Di seguito la nota integrale.
La figura poliedrica di Carlo Levi, condannato al confino per antifascismo, viene raccontata nel film documentario ‘Lucus a Lucendo. A proposito di Carlo Levi’, che sta per uscire ufficialmente in tutte le sale italiane.
La pellicola è stata accolta con entusiasmo dalla critica del 37esimo Torino Film Festival; il film racconta lo scrittore, il pittore, il medico e l’uomo politico che ha
dato il suo notevole contributo alla storia italiana del Novecento. L’intellettuale definito ‘un torinese del Sud’, fin da subito comprese il pericolo che il fascismo rappresentava. Viene arrestato nel ’34 e riarrestato nel ’35 per poi essere condannato a tre anni di confino, che sconterà dapprima a Grassano e poi ad Aliano.
I temi leviani riscontrabili nel docu-film sono tutt’altro che superati: il significato della libertà, l’idolatria del potere, le retoriche della propaganda. A questo proposito, la solita retorica propagandistica di leader nazionali e rappresentanti delle istituzioni locali contro il Reddito di Cittadinanza è oltremodo fuori luogo. Se da un lato vi è una platea di gente furba che si è avvalsa di tale beneficio, dall’altro vi sono controlli sempre più stringenti. Per le colpe di pochi non possono essere cancellate importanti riforme di sostegno per le fasce più povere.
Stiamo assistendo sempre più a forme di idolatria politica, che si configurano nell’assoluta devozione a un leader politico che, spesso, si erge a ‘liberatore’ o ‘salvatore’ del popolo. Un egocentrismo sfrenato della politica. Ormai si parla solo per slogan, senza avere un vero programma in tema di occupazione, ambiente, politiche sociali. Manca, quindi, una vera visione programmatica e il paventato cambiamento non è avvenuto, tant’è che le criticità che da anni attanagliano la nostra regione anziché sparire sono ulteriormente aumentate.