Sei materano, hai Matera nel cuore, ma non puoi raggiungere piazza Vittorio Veneto per la Festa del “Meno uno”?
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La Cattedrale di Matera con il campanile e uno scorcio tipico dei rioni Sassi. E’ l’opera d’arte di cartone che sarà realizzata dall’artista Olivier Grossetête a Matera per la festa del “Meno Uno”, in programma il 19 e 20 gennaio, con cui si avvia alla rovescia verso l’anno di Matera da Capitale Europea della Cultura. Le iniziative sono state presentate in mattinata nella sala conferenze della Mediateca Provinciale.
All’incontro con i giornalisti hanno partecipato il Direttore della Fondazione Matera Basilicata 2019, Paolo Verri, la Manager Culturale Ariane Bieou e il presidente della Camera di Commercio di Matera. In sala tra gli altri anche l’assessore comunale Adriana Violetto, il presidente dell’associazione Maria Santissima della Bruna, Mimì Andrisani, l’artista Raffaele Pentasuglia che realizzerà il prossimo carro trionfale per la festa della Bruna e i rappresentanti di tutte le realtà scolastiche e associative del territorio coinvolte nei laboratori di realizzazione dei “mattoni” in cartone con cui il 19 gennaio sarà costruita l’architettura di 19 metri ideata dall’artista Olivier Grossetête.
Presente anche il play dell’Olimpia Basket Matera Migliori, in rappresentanza della squadra che parteciperà alla costruzione della struttura in Piazza Vittorio Veneto il 19 gennaio a partire dalle ore 11,30.
Circa 32 ore di laboratorio, 600 persone coinvolte fra scuole (medie e superiori) e associazioni del territorio, 1.300 cartoni, 500 pezzi in cartone da montare. Sono questi i numeri dei laboratori in svolgimento presso la Mediateca Provinciale a Matera dal 15 al 18 gennaio 2018 per la preparazione dei “mattoni” in cartone che andranno a comporre la struttura ideata dall’artista Olivier Grossetête e che occuperà tutta Piazza Vittorio Veneto. Una grande architettura alta 19 metri, larga 17 e profonda 14, che la comunità dei cittadini residenti e temporanei di Matera costruirà il 19 e 20 gennaio 2018 per la grande festa collettiva del “Meno Uno” con cui prende il via il conto alla rovescia verso il 2019, quando Matera sarà Capitale Europea della Cultura.
Si parte con la costruzione il 19 gennaio alle ore 10.30, in piazza Vittorio Veneto.
Il programma della manifestazione è stato illustrato dal Direttore della Fondazione Matera Basilicata 2019, Paolo Verri, e dalla Manager Culturale Ariane Bieou nel corso della conferenza stampa di presentazione svoltasi questa mattina, 17 gennaio, presso la Mediateca provinciale.
«Con un grande atto di coraggio ma anche con un orgoglio che deve coinvolgere tutta la comunità, – ha sottolineato il Direttore Verri – presentiamo, forse per la pima volta nella storia delle Capitali Europee della Cultura, ben metà del programma culturale con un anno di anticipo, grazie al lavoro di co-creazione iniziato la scorsa primavera con la scena creativa lucana e che ha portato a selezionare 27 project leader direttamente sul territorio. Nella giornata del 20 gennaio, i project leader avranno la possibilità di far comprendere ai cittadini come essere parte integrante dei progetti sviluppati per il 2019».
«L’idea di proporre a Matera la performance che l’artista Olivier Grossetête ha portato in altri centri europei, ha un valore fortemente simbolico per questa città – ha spiegato la Manager culturale della Fondazione, Ariane Bieou-. Matera 2019 è un grande cantiere in corso in cui tutta la comunità è coinvolta e in cui ognuno porta il suo contributo. Come per la fase di candidatura, quello che conta anche ora è costruire insieme. Per questa ragione voglio ringraziare il Comune di Matera, e in particolare l’Assessore all’Igiene e Ambiente, Adriana Violetto, che ci ha dato il suo supporto per il riciclo dei cartoni utilizzati. Insieme abbiamo messo in campo un lavoro non legato alla preparazione di un singolo evento ma che punta alla costituzione di un vero e proprio sistema. Fondamentale sarà inoltre, per questo come per tutti i progetti verso il 2019, l’interazione fra la comunità, gli artisti europei e quelli locali».
La costruzione dell’architettura in cartone comincerà alle ore 10:30 del 19 gennaio in Piazza Vittorio Veneto e proseguirà fino all’imbrunire. Alle 19:19 , il ballerino-arrampicatore Antoine Le Menestrel inizierà la sua scalata della struttura, con l’accompagnamento musicale di Max Casacci e Ninja dei Subsonica, che arrivano a Matera con il progetto Demonology HiFi, dedicando al pubblico un remix dei brani celebri dei Subsonica. Il giorno successivo, 20 gennaio, sempre alle 10:30, la piazza si trasformerà in un grande palco da cui le realtà creative lucane selezionate per la realizzazione della metà del programma culturale di Matera 2019, illustreranno al pubblico le modalità di coinvolgimento dei cittadini nelle varie progettualità. Ad animare questo momento di importante confronto saranno due grandi nomi della radio, entrambi di origine lucana: Filippo Solibello, conduttore di Caterpillar AM su Radio2 e Doris Zaccone, voce di Radio Capital.
Nel pomeriggio, a partire dalle 15:30, un pezzo della struttura verrà prelevato da Antoine Le Menestrel per essere consegnato nelle mani dell’artista materano Raffaele Pentasuglia, che lo inserirà nel carro della Festa delle Bruna del 2 luglio. Subito dopo, i cittadini saranno chiamati a smontare tutti insieme la grande architettura e a collaborare al conferimento dei materiali per il riciclo.
Alla conferenza stampa è intervenuto anche Angelo Tortorelli, Presidente della Camera di Commercio di Matera e Vice presidente della Fondazione Matera Basilicata 2019, che, nel portare i saluti della Presidente Aurelia Sole e di tutto il Consiglio di Amministrazione, ha sottolineato l’importanza della collaborazione delle varie istituzioni coinvolte a vario titolo nel processo verso il 2019.
Hanno inoltre portato il loro saluto i rappresentanti delle realtà che stanno collaborando alla realizzazione dell’evento: la Dirigente del Provveditorato di Matera, Rosaria Cancelliere, grazie a cui è stato possibile il coinvolgimento delle scuole materane; la prof.ssa Antonella Guida per il coinvolgimento del Corso di Architettura del Dicem dell’Università della Basilicata; l’Assessore all’Igiene e Ambiente, Adriana Violetto, grazie a cui è stato attivato il servizio di raccolta e smaltimento dei cartoni; Mimì Andrisani, Presidente dell’associazione Maria SS della Bruna, grazie alla cui collaborazione sarà possibile inserire un pezzo della grande struttura in cartone all’interno del Carro della Festa della Bruna di quest’anno che sarà realizzato dall’artista materano Raffaele Pentasuglia; il Direttore Generale dell’Olimpia Basket, Agostino Festa, che porterà i giocatori della squadra materana a dare il proprio contributo alla costruzione della grande architettura in un momento corale insieme ai tifosi nella giornata del 19 gennaio alle 11:30.
In una nota, il Presidente dell’Olimpia Basket, Pasquale Lorusso, ha sottolineato: «Partecipiamo con entusiasmo alla grande festa del “Meno uno” e, più in generale, alle tante iniziative della Fondazione Matera Basilicata 2019: l’Olimpia Basket è una società radicata nel territorio da più di cinquant’anni, e per vocazione naturale favorisce la crescita sportiva e culturale dei suoi giovani. La nostra società è fiera di rappresentare la Capitale Europea della Cultura designata per il 2019, avendone sostenuto la candidatura e contribuito a promuoverla in tutti gli eventi sportivi e iniziative di comunicazione».
Un ringraziamento particolare, è andato, da parte del Direttore Verri, a tutte le realtà del territorio che hanno partecipato ai laboratori: Scuola Media Pascoli, Scuola Media Torraca, Scuola Media Nicola Festa, Liceo Classico Duni, Liceo Artistico Levi, Liceo Linguistico dell’Istituto comprensivo Stigliani, Corso di Laurea in Architettura – Dicem dell’Università degli Studi della Basilicata, Amasam (Associazione Materana per la Salute Mentale), Cooperativa Sociale Il Sicomoro (migranti), AIPD Matera (Associazione Italiana Persone Down), Scout Agesci e CNGEI, Associazione Il Quartiere si Muove, Associazione MoM (Mamme Materane all’Opera), Momart Gallery, Uisp Matera (Unione Italiana Sport per Tutti), Associazione RiSvolta, Associazione Agedo, (Associazione di genitori, parenti e amici di persone omosessuali), Bottega Loe (Commercio Equo e Solidale).
Altre collaborazioni segnalate sono state infine quelle dell’azienda Di Leo che nelle due mattinate di cantiere offrirà ai presenti i propri biscotti, dell’associazione Coldiretti Basilicata che offrirà una degustazione di prodotti nella serata del 19 gennaio e del team dei volontari di Matera 2019, sia on site che on line, cui sarà dedicato l’appuntamento del 19 febbraio 2019.
PROJECT LEADER E RELATIVI PROGETTI (DIVISI PER TEMI DEL DOSSIER)
1. FUTURO REMOTO
1.1 ONYX JAZZ CLUB
Titolo del progetto
SUONI DEL FUTURO REMOTO, GEZZIAMOCI FESTIVAL
“Suoni del Futuro Remoto” vuole presentare all’Europa il racconto di Matera, attraverso l’esplorazione della sua acustica, dei suoi suoni e delle sue tradizioni. E’ un progetto crossdisciplinare rivolto alla ricerca e alla produzione d’avanguardia nel campo delle arti sonore. In questo campo espressivo, si vogliono comprendere diversi linguaggi, dalla musica, all’installazione sonora, dalla performance dal vivo, ai lavori di fieldrecording e di soundscaping. Il prodotto ultimo sarà un concerto per partitura per suoni naturali eseguito dal Collettivo Onyx e quintetto di Paolo Fresu.
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1.2 IL VAGABONDO
Titolo del progetto
HERITAGE GAMES
Il progetto prevede la produzione di un l.a.r.p (live actionroleplaying) in inglese e di adattamenti in italiano, legati al tema dell’heritage, con un focus sul concetto di comunità. Tali attività saranno inserite all’interno di un contesto artistico e creativo dedicato alle tecniche narrative e al gaming: il festival n-stories. Un evento con svariate attività attorno all’uso del gioco come strumento per avvicinare all’arte ma anche per affrontare temi sociali e culturali.
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1.3 ATENEO MUSICA BASILICATA
Titolo del progetto
Suoni di Pietra MaterArmoniae
Il progetto si basa sull’idea del connubio fra musica popolare e linguaggi musicali contemporanei, dove tradizione e contemporaneità vivono in un dialogo fecondo generando nuova creatività e nuove produzioni, coerentemente con lo spirito che informa la vision del dossier Matera 2019. Sulla base del calendario delle tradizioni, riti e feste popolari lucane, verrà proposta una mappa di luoghi di incontro e di esperienze per i giovani artisti che da tutta Europa parteciperanno al progetto, per un lavoro sul campo, nei concreti contesti comunitari dove si alimenta la musica popolare e la sua tradizione strumentale. Inoltre con la guida di musicisti dal profilo internazionale i giovani compositori europei acquisiranno suggestioni, idee e competenze che dovranno trasferire nella produzione delle loro opere. Le opere selezionate saranno realizzate attraverso un laboratorio di prassi strumentale e costituiranno la proposta artistica del Festival che a partire da Matera creerà un itinerario in rete con i partner italiani ed europei di progetto. ________________________________________________________________________________
1.4 MULTIETNICA
Titolo del progetto
OPEN SOUND – Where music is a common good
Open Sound (OS) valorizza la musica come “bene comune”, caratterizzata da una libera modalità di fruizione e da processi produttivi partecipativi.
Il programma biennale si sviluppa attraverso la realizzazione di una conferenza internazionale, di esibizioni dal vivo itineranti (OS Session) e di un evento finale (OS Festival) dove verranno presentate due produzioni originali tra tradizione ed innovazione e tre ospiti di livello internazionale impegnati in performance collaborative
1.5 LOXOS
Titolo del progetto
IN ViTRO ~ artificialsonification
In Vitro è un progetto di sound art che vuole indagare il rapporto tra il suono e il silenzio attraverso interventi artistici e laboratoriali diffusi nella città di Matera e di altre zone della Basilicata.
Il cuore del progetto è il Palombaro Lungo, la più grande cisterna idrica della città di Matera, che si offre naturalmente alla progettazione di un percorso sperimentale e innovativo che possa coinvolgere e stimolare la sensorialità del fruitore.
Oltre al Palombaro Lungo, altre installazioni e performance verranno presentate in vari luoghi della cittadina e in altri paesi del materano, realizzati da artisti affermati e giovani artisti in residenza.
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1.6 L’ALBERO
Titolo del progetto
SILENT CITIES
La Community Opera di Matera2019 è l’opera di una città con una storia universale, con una rottura profonda che ha scatenato il silenzio. Il progetto Silent City indagherà la contemporaneità e l’universalità delle storie di Matera creando un’opera lirica originale rinnovando lo sguardo su quello che si intende per “opera” lavorando sull’ estetica musicale e poetica, facendo scrivere, comporre e ispirare e decidere l’intera opera dalla comunità.
Interlocutore privilegiato sarà l’infanzia, lo sguardo lucido sul futuro e sulle nuove generazioni fatte di Materani che dialogheranno cantando con le storie degli anziani.
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1.7 LAMS
Titolo del progetto
Voices of the Spirit
suoni dai mondi paralleli alle caverne
Con Voices of the Spirit (in sigla V.o.s.) tradurremo in musica (strumentale, corale, elettronica) e con visual and performingarts le suggestioni scientifiche del cosmo: i collegamenti possibili tra arte e divulgazione culturale su ciò che è al di sopra delle nostre teste. Il progetto si articolerà attorno a 3 macrofasi e 3 “prime assolute” commissionate dal Lams per Matera 2019 a 3 dei più importanti e riconosciuti compositori del mondo. Attorno a questi workshop, meeting, laboratori e seminari scientifico-divulgativi.
2. UTOPIE E DISTOPIE
2.1 FONDAZIONE SOUTH HERITAGE
Titolo del progetto
Padiglioni Invisibili (workingtitle)
Il progetto attraverso la costruzione di 3 padiglioni intende favorire una riflessione sulla responsabilità dell’architettura e della ricerca artistica nello spazio della città di Matera. I contributi progettuali dei padiglioni, saranno pensati come apporti di differenti visioni progettuali che hanno riservato attenzioni ai temi dell’indeterminato e del non risolto e, piuttosto che dedicarsi all’ideazione di organismi chiusi, preferiranno attivare dispositivi che producano architetture indefinite, utili a generare interazioni e coinvolgimenti dei fruitori. I padiglioni, oltre che spazi meta-funzionali, vogliono anche operare come piattaforma per il confronto con questioni critiche della città e del territorio proponendosi come momenti- simbolo per una riflessione sul concetto di accessibilità alla cultura e il rilancio della specificità architettonica e urbana della città, grazie anche a specifici dispositivi di creazione artistica partecipata tra progettisti, cittadini e associazioni, per una coabitazione fra produzione artistica, culturale e sociale.
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2.2 UISP BASILICATA
Titolo del progetto
OPEN PLAYFUL SPACE (#OPS)
OPS è un progetto che parte da una serie di riflessioni, quale l’importanza dell’attività sportiva quale elemento essenziale per il miglioramento della qualità di vita e lo sviluppo sociale e culturale dei giovani, in particolare, in età tra i 16 e i 24 anni, individuato quale momento fondamentale della crescita e affermazione della persona, con particolare attenzione a coloro che vivono condizioni di particolare fragilità sociale.Lo sport e le arti di strada come volano per lo sviluppo sociale e culturale delle giovani generazioni, ma anche come strumento di affermazione del sé e dell’essere protagonista e non più solo spettatore, oltre che proprietario e custode dei luoghi e degli spazi in cui poter realizzare attività e azioni.Obiettivo del progetto è costruire crew di sport e arti di strada da attivare nelle aree periferiche individuate, in modo da dare vita a un format applicabile su scala locale ed europea, dove il gioco e il movimento, vanno di pari passo con il ripensamento degli spazi urbani ad uso sportivo e sociale. OPS vuole far si che l’arte di strada irrompa responsabilmente nella riqualificazione degli spazi urbani individuati, attraverso una valorizzazione estetica in funzione del loro utilizzo sportivo, sociale e aggregativo, allo scopo di rendere “accessibili spazi invisibili”.
2.3 IAC
Titolo del progetto
Matera Città Aperta (M.C.A.)
M.C.A. indagherà il concetto di limite interagendo con la comunità locale, immigrata e di passaggio, giocando utopicamente a superare i diversi limiti moderni come periferie ed immigrazione e approfondirà la distopia dei muri/limiti che dividono molte città e nazioni.
L’output principale sarà la costruzione di una performance: un muro, limite fisico, sarà costruito nell’arco di una settimana, accompagnato da performance ed interventi installativi che racconteranno l’indagine sul tema del limite.
3. CONTINUITA’ E ROTTURE
3.1 TEATRO DEI SASSI
Titolo del progetto
ATLANTE DELLE EMOZIONI DELLE CITTA’: I. LA SECRETISSIMA CAMERA DE LO CORE
Una visitazione della città attraverso l’espressione artistica di quattro concetti chiave quali emozioni, anima dei luoghi, memoria e tempo che permetterà al viaggiatore di incontrare e dialogare con gli abitanti e espandere la propria esperienza di viaggio.
A partire da una app dedicata, la visitazione seguirà un articolato percorso multisensoriale creato da una installazione site specific, animata da performance e realtà aumentata, da condividere attraverso l’interazione con il sito web del progetto.
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3.2 TEATRI UNITI DI BASILICATA
Titolo del progetto
Teatro eco-logico e sostenibile
Il progetto prevede la realizzazione di una performance di teatro sui temi dell’ambiente e dei miti, col coordinamento artistico del teatro di Roma. Le produzioni saranno:
– una produzione internazionale a firma di Milo Rau (con cui siamo in trattativa)
– una produzione nazionale a firma di Roberto Latini (con cui siamo in trattativa)
che ci guideranno alla riscoperta del legame intimo e profondo tra uomo e natura.
La fase di progettazione e preparazione si svolgerà nel 2018, quella di produzione e diffusione nel 2019.
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3.3 CENTRO MEDITERRANEO DELLE ARTI
Titolo del progetto
“LA BELLA VERGOGNA”
“LA BELLA VERGOGNA” è un progetto spettacolare tra teatro, video, danza e musica, che prende spunto dal comizio che Palmiro Togliatti tenne a Matera l’1 aprile 1948 quando definì la situazione igienico sanitaria dei Sassi di Matera “una vergogna nazionale”. Carlo Levi, nel suo “Cristo si è fermato a Eboli”, qualche anno prima, aveva sottolineato la tragedia in cui vivevano i circa 20 mila abitanti dei Sassi, ma anche l’infinita “bellezza di Matera.”. Siamo partiti da questo ossimoro: “può essere bella la vergogna”? Nel caso della storia dei Sassi di Matera: si. La vergogna a Matera è bellezza. A Matera, gli esseri umani che, per le loro condizioni di vita, fecero vergognare l’Italia civile, sono stati, nello stesso tempo, creatori di bellezza. E allora da questo ossimoro, da questa narrazione, il progetto proposto, estenderà il raggio di indagine e di racconto alle attuali “belle vergogne” lucane, italiane, europee e mondiali.
Dalla “bella vergogna” dei Sassi il progetto si occuperà delle attuali “vergogne”, prima fra tutte, la fuga dai paesi poveri, caratterizzati da guerre civili o dittature militari. Si occuperà di uomini donne e bambini che, alla ricerca di nuove condizioni di vita in Europa, sempre più spesso muoiono annegati nel Mar Mediterraneo diventato il cimitero d’Europa. La Regione italiana che al suo interno raccoglie il più alto numero di migranti rispetto alla popolazione residente è la Basilicata. Narreremo queste fughe di oggi utilizzando rifugiati politici che vivono nelle strutture di accoglienza dell’Area Sud della Basilicata che il progetto mira a “formare”, assieme ad altri, secondo il “codice del teatro e della musica”. L’evento narrerà anche le fughe di un tempo, quelle dei monaci bizantini, che a seguito delle Leggi iconoclaste del 726 emanate da Leone III, partirono dall’Oriente per sbarcare sulle coste del Sud dell’Italia. Circa 50 mila di questi monaci sbarcarono sulle coste del Metapontino e risalendo i fiumi della.
3.4 BASILICATA 1799
Titolo del progetto
Petrolio. Natura e Uomo nell’era dell’antropogene
Il progetto prende spunto dall’opera incompiuta di P.P. Pasolini “Petrolio” e pone al centro la questione ecologica attraverso il teatro, la danza, le arti performative, l’architettura e il pensiero, tramite la produzione di attività e opere con la presenza di personalità artistiche di rilievo internazionali e nazionali, in grado di coinvolgere realtà locali e suscitare interesse e attenzione nei confronti di un pubblico europeo.
Si articola in tre sezioni:
1) Giacimenti, con l’intento di esplorare stratigrafie geologiche, sociali e umane per ridisegnare connessioni con i paesaggi e i suoi abitanti;
2) Geografie, con l’intento di disegnare mappe di relazione uomo-ambiente tra il Mediterraneo e i geo-siti della Basilicata;
3) Pensiero Geo-logico, per aprire orizzonti di riflessione finalizzati a rimodulare il pensare e l’agire nel rapporto uomo-terra e il loro futuro comune.
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3.5 LEGAMBIENTE
Titolo del progetto
RivRev – RilevationRevelation
Matera è riconosciuta come patrimonio dell’umanità anche per il suo sistema capace di raccogliere e conservare le acque superficiali della terra, oggi bene dimenticato e quanto mai necessario.Il progetto è rivolto a studenti e turisti che attraverso una serie di laboratori guidati realizzeranno una grande opera interattiva in grado di sensibilizzare, raccogliere dati e, in parte, agire direttamente sugli elementi, purificando e contribuendo a migliorare la situazione biotica del torrente gravina.Artisti locali ed europei saranno chiamati a guidare i laboratori che origineranno la grande opera e nello stesso tempo sarà fruibile di giorno e di notte, attraverso percorsi agevolati.
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3.6 ARCHITECTURE OF SHAME
Titolo del progetto
Architetture della Vergogna
Le relazioni tra architettura e vergogna come metro dei valori d’Europa per riconoscere un’intimità culturale dei suoi abitanti.Con un format impostato su tre fasi (studi, dialoghi, azioni) si coinvolgeranno i cittadini europei in una discussione dove Matera, la sua storia, sono modello positivo di ribaltamenti culturali, stimolo per vedere oltre i limiti del presente verso i valori del futuro
Alla base due domande: quante architetture di cui ci vergogniamo oggi potrebbero essere Patrimonio domani? Quante architetture viviamo con normalità dovrebbero essere motivo di vergogna?
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3.7 RETE TEATRO 41
Titolo del progetto
LA POETICA DELLA VERGOGNA
Obiettivo del progetto è realizzare uno spettacolo sul tema della vergogna coinvolgendo artisti di rilievo internazionale.
Nella drammaturgia dello spettacolo e dentro due residenze artistiche ( Matera e Skopje ) confluiranno riflessioni, pratiche , suggestioni provenienti dal campo delle arti performative, della letteratura, delle scienze umane e sociali nonché le narrazioni delle comunità locali attive nello spazio europeo e balcanico.
4. RADICI E PERCORSI
4.1 FONDAZIONE SASSI
Titolo del progetto
‘’LA TERRA DEL PANE’’
Descrizione del progetto
Le vie del pane sono quelle che ne rivelano l’essenza sociale, il rilievo culturale, le radici antropologiche, le espressioni artistiche, il significato religioso, il valore identitario e al tempo stesso comunitario, oltre che la essenzialità nell’alimentazione e nella dieta euro- mediterranea. In Italia e in Europa. Un anno col pane e le sue origini e potenzialità. Intorno al forno comune bambini, ragazzi e giovani (Il forno di tutti) ne scoprono e reinventano la funzione socializzante e creativa, sotto la guida della Bread house e con l’ausilio della cooperazione sociale (I giochi del pane). La sperimentazione di socialità e creatività nei laboratori. Una grande ‘’temporanea’’ presso gli spazi della Fondazione ‘’Sassi’’ nel corso del 2019 – in cui si alternano fotografie, video, pitture, sculture (I paesaggi del grano, La rappresentazione dei pani, i marchi del pane) – restituisce un insieme di “visioni” e “rappresentazioni” del pane. Una biblioteca di libri sul tema del pane, un’antologia dei racconti e delle fiabe (Canti racconti e fiabe) e un catalogo delle pietanze del grano e del pane, un repertorio dei riti propiziatori (I riti propiziatori) ne raccontano storia, percezione, fantasie.Accanto a questo la qualità e sostenibilità della produzione, la tutela delle materie prime, la conservazione di antichi saperi e manualità. ________________________________________________________________________________
4.2 IL SICOMORO
Titolo del progetto
THE SILENT ACADEMY
Descrizione del progetto
La Silent Academy Lucana si ispira alla SilentUniversity, piattaforma per lo scambio della conoscenza rivolta a migranti, e ha l’obiettivo di coinvolgere chi ha acquisito esperienze professionali e formative nei paesi d’origine ma non riesce a sfruttarle in Europa per ragioni legate al proprio status e al proprio percorso di integrazione. Utilizzando il linguaggio dell’arte pubblica si darà vita a una “scuola di mestieri” fondata sulle competenze dei migranti e le esigenze del territorio.
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4.3 YOUTH EUROPE SERVICE
Titolo del progetto
STORYLINES – THE LUCANIAN WAYS
Il progetto “Storylines – The Lucanian Ways”, intende indagare e comporre da un punto di vista soprattutto antropologico, dieci brani di storie personali di lucani nel mondo (cinque di “vecchia emigrazione” e cinque di nuova emigrazione) e metterli in relazione, in un affresco partecipato, con le storie di chi resta in Basilicata, per far riconoscere le due comunità, in una pratica di costruzione corale di nuovi significati dei propri luoghi di origine. Il progetto ha l’obiettivo di esplorare, attraverso il mezzo dell’audio-visivo e del design multimediale, che si concretizzerà nella realizzazione di un documentario e di una video-installazione interattiva, il potere dirompente dello storytelling, connesso alla dialettica tra coloro che sono partiti e chi è rimasto, e grazie alla transumanza delle conoscenze emerse, tracciare nuove trame di vie e percorsi da attraversare all’interno del territorio lucano, di cui i racconti sono i segnali stradali.
Il progetto intende creare un laboratorio sperimentale di narrazione partecipata per raccontare un’utopia delle piccole cose, relative alle buone pratiche di innovazione e inclusione sociale, all’ attivismo civico, alla rigenerazione urbana su base culturale e artistica, con l’obiettivo di produrre contenuti di grande valore educativo, che vorremmo rivolgere innanzitutto alle comunità locali, e nello specifico ad un pubblico di studenti e farli circuitare nelle principali sedi dei lucani all’estero, attraverso gli output finali.
4.4 ALLELAMMIE
Titolo del progetto
FORMULA CINEMA
Il progetto FORMULA è la “ricetta” itinerante, in cupole geodetiche, del primo festival del cinema di Basilicata, kermesse tra le più innovative d’Europa: il Lucania Film Festival.
Ispirato ai lanternisti del 1800 che ammaliavano il pubblico delle città e dei villaggi più ameni, FORMULA porterà l’ “open future” nei luoghi più caratterizzanti del patrimonio materiale e immateriale lucano grazie alla meraviglia della fabbrica dei sogni e la tecnologia più avanzata per eventi e prodotti d’avanguardia. FORMULA è anche produzione di comunità di film corali in realtà virtuale e in cinema del reale con il grande regista Mohsen Makhmalbaf e altri autori del nuovo cinema europeo.
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4.5 ARTEPOLLINO
Titolo del progetto
Per una cartografia corale della Basilicata
Attraverso varie azioni il progetto intende depositare racconti e insinuarsi nell’immaginario umano e nelle memorie dei luoghi: la forma festosa e collettiva della danza di Jérôme Bel, un laboratorio/residenza di artisti albanesi e italiani selezionati da Adrian Paci e Claudia Losi, una performance artistica sotto forma di cena collettiva di Lucy e Jorge Orta, l’esplorazione dei luoghi da parte di scrittori e artisti, insieme, e il racconto in un momento pubblico attraverso immagini e parole.
5.RIFLESSIONI E CONNESSIONI
5.1 RETE CINEMA BASILICATA
Titolo del Progetto:
TERRAMARE
Arcipelago del nuovo cinema euromediterraneo
Terramare è la piattaforma internazionale dei nuovi linguaggi cinematografici e dei nuovi autori di area euromediterranea.Si articola in due fasi complementari: la prima relativa alla produzione e distribuzione di un lungometraggio collettivo site specific realizzato in maniera partecipata dai più talentuosi studenti delle scuole di cinema di area euromediterranea sotto l’egida di tre grandi e riconosciuti autori di cinema del reale provenienti dalla stessa area geografica.
La seconda fase riguarda la realizzazione di un nuovo festival cinematografico internazionale da tenersi a Matera e in altri luoghi scelti della Basilicata. Il festival sarà una vetrina del nuovo cinema (nuovi autori e nuovi linguaggi… virtual reality, augmented reality, film espansi) e al contempo luogo di anteprima pubblica dei trenta cortometraggi realizzati durante i tre workshop propedeutici al festival.
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5.2 MURGIAMADRE
Titolo del progetto
BREADAWAY – LE VIE DEL PANE
Descrizione del progetto
Breadaway coniuga innovazione, cultura e narrazione mettendo in risalto pratiche artistico-culturali legate al pane. L’evento prevede la realizzazione di momenti partecipati quali laboratori di food, design, artigianato, performances teatrali e musicali, ponendosi nel panorama culturale europeo quale spazio conviviale di incontro e celebrazione. Attraverso la tradizione dei timbri del pane e la raccolta dei lieviti madre europei si andrà ad alimentare il grande fermento culturale di Matera 2019.
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5.3 LA LUNA AL GUINZAGLIO
Titolo del progetto
M.E.M.O.RI. , Museo Euro Mediterraneo dell’Oggetto RIfiutato
Descrizione del progetto
Il progetto porterà alla realizzazione del M.E.M.O.RI., museo costruito con interventi artistici effettuati su oggetti rappresentativi del patrimonio culturale e civico euro-mediterraneo, intercettati nell’ambito di processi internazionali, partecipativi, dialogici e creativi.
Il M.E.M.O.RI., sarà un luogo frutto di contaminazioni che ri-fiuta nuove potenzialità di oggetti, ovvero ri-elabora oggetti relegati in ambiti secondari dei processi di socializzazione (ad esempio oggetti artigianali).
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5.4 CASA NETURAL
Titolo del progetto
Mamma mia!
10.000 mamme, 10.000 ricette, 10.000 piatti.
Una grande celebrazione del ruolo centrale delle donne nella cultura materiale.
Con Mamma Mia apriamo le nostre case a tutta Europa e le trasformiamo in luoghi conviviali, di narrazione, di incontro. Il progetto mira a recuperare l’antica trasmissione del sapere quotidiano tra generazioni successive, strumento fondamentale per la conservazione delle tradizioni famigliari locali. Si parte dalla cultura materiale legata al cibo (catalizzatore di identità culturale) molto forte nel Meridione del nostro paese, soprattutto in società contadine come quella lucana. Al centro del progetto abbiamo la donna, nel suo ruolo di “mamma”, che attraverso la cucina produce, trasmette e diffonde tradizioni e identità culturale. Radici e percorsi.
5.5 GOMMALACCA
Titolo del progetto
AWARE (titolo provvisorio)
AWARE è un opus viaggiante, una nave ispirata a quella di cemento di Potenza, fondata su una ricerca circa identità, margine e immobilismo in 5 comunità lucane. Nel viaggio, da Potenza a Matera lungo la strada SS407 Basentana, attraverso le tappe performative, si comporrà di uno spettacolo multidisciplinare ispirato a Il Racconto dell’Isola Sconosciuta di Saramago, arricchito delle storie e degli elementi identitari raccoltinel territorio, che troverà la sua forma totale nella tappa di Matera.
La fotogallery della conferenza stampa (foto www.SassiLive.it)