ControCorrente Basilicata: “Stampa Libera e Indipendente Basilicata mente sapendo di mentire”. Di seguito la nota integrale e quella già pubblicata di Stampa Libera e Indipendente Basilicata.
In merito alla nota diffusa da Stampa Libera e Indipendente Basilicata, vogliamo precisare che ControCorrente Basilicata non solo non “fagocita cariche”, ma ha sempre cercato di evitare spaccature preferendo il metodo della condivisione, nell’interesse della categoria.
Metodo che abbiamo cercato e auspicato. E continuiamo a farlo. Ci meraviglia, quindi, leggere – oggi – che all’Associazione della Stampa della Basilicata “abbiamo fagocitato tutte le cariche possibili e immaginabili”.
Chi di “Stampa Libera e Indipendente Basilicata” ora scrive questo, mente sapendo di mentire oppure non sono gli stessi autori della dichiarazione programmatica al Direttivo di Assostampa del 14/06/2019 (come si evince dal verbale e dai comunicati diffusi) con la quale i colleghi di SLI rifiutarono la nostra proposta di entrare a far parte dell’Ufficio di Presidenza.
In merito al voto del nuovo Fiduciario della Mutua Casagit Salute, dopo aver letto di tutto sulle elezioni, abbiamo assistito all’ennesima sceneggiata di SLI all’insediamento della Consulta regionale.
La collega Grazia Napoli, democraticamente eletta con 58 voti ha rassegnato le proprie dimissioni nelle mani della Consulta e della Direzione Generale, essendo stata chiamata a ricoprire il ruolo di vice presidente nel Cda. Ha proposto al suo posto la collega Manuela Mele, per continuità, rispetto al quadriennio precedente.
La stessa collega Manuela Mele – che nelle recenti elezioni ha ottenuto 62 voti e non 1 come sostenuto da SLI – ha posto, in maniera autonoma e consapevole, la propria candidatura.
Lo stesso ha fatto la collega Roberta Nardacchione.
E, a norma di Statuto, si è proceduto alla votazione, fatta, peraltro, a scrutinio segreto su richiesta dell’esponente di SLI. Il risultato dell’urna: 2 voti alla collega Mele e 1 scheda nulla.
Un’elezione, quindi, assolutamente democratica.
Sempre per una corretta informazione, precisiamo che la collega Grazia Napoli non ha ricoperto sempre il ruolo di Fiduciaria per la Basilicata, ma è stata per 10 anni in Cda.
Nel frattempo, si sono succeduti altri Fiduciari: Massimo Brancati, Valentina Dello Russo e Manuela Mele.
Le polemiche non ci appartengono. ControCorrente Basilicata vuole soltanto proseguire il suo impegno al fianco dei colleghi, per assicurare migliori condizioni di lavoro e maggiori tutele, pur nella complessità che sta caratterizzando il settore dell’informazione, anche nella nostra regione.
Stampa Libera e Indipendente Basilicata: “Il gruppo di Controcorrente Basilicata sa solo fagocitare cariche”. Di seguito la nota integrale.
Ancora una volta noi di Stampa Libera e Indipendente Basilicata registriamo da parte del gruppo di Controcorrente un atteggiamento che potremmo definire una “dittatura della maggioranza”. Infatti lo scorso 14 luglio si è riunita la Consulta della Casagit di Basilicata di cui fanno parte Grazia Napoli, Roberta Nardacchione e Manuela Mele. Ricordiamo come sono andate le elezioni del giugno scorso: Grazia Napoli ha ottenuto 58 voti, Roberta Nardacchione 42 e Manuela Mele un solo voto. Orbene, da regolamento Casagit, il più suffragato, in questo caso la più, diventa consigliere nazionale e fiduciario regionale. Nulla quindi da obiettare se queste cariche fossero state trattenute da Grazia Napoli, che è arrivata prima. Invece sapete cosa è accaduto? La venticinquennale fiduciaria lucana è stata chiamata a ricoprire il ruolo di vicepresidente nazionale, incompatibile con quello di fiduciario regionale. Per cui nella consulta di mercoledì scorso a cui di diritto hanno preso parte anche i presidenti di Assostampa e Ordine dei giornalisti di Basilicata, Angelo Oliveto e Mimmo Sammartino, nonché il fiduciario Inpgi, Gianluca Boezio, la fiduciaria eletta e dimissionaria ha deciso di propendere per Manuela Mele quale fiduciaria Casagit di Basilicata. Tutto questo in barba al voto democratico che aveva stabilito che Roberta Nardacchione è stata la più votata dopo Grazia Napoli. Sia chiaro, da regolamento tutto questo è stato consentito. Ma poi non si venga a dire che noi abbiamo diviso il sindacato. Quando poi si ignora quasi la metà dei colleghi a colpi di aritmetica fagocitando tutto quanto si riesce. Ricordiamo che le elezioni Assostampa andarono nella stessa maniera. Anche in quella occasione, con 5 seggi su 9, controcorrente ha fagocitato tutte le cariche possibili e immaginabili. Noi continuiamo a lavorare consci del fatto che la domanda di sindacato e la richiesta di rappresentanza che giunge da parte di molti colleghi come un vero e proprio grido di dolore, debba trovare cittadinanza prima o poi. Questo a tutti i livelli. Non possiamo pertanto non stigmatizzare ancora azioni di forza mirate a mortificare la nostra presenza.