Giovedì 15 giugno, alle ore 18, presso la sede dell’ex Scuderie del Palazzo Malvinni – Malvezzi in via Muro a Matera, nell’ambito del progetto “Winter Rites – La Basilicata nel tempo del Carnevale”, l’associazione Matera International Photography e l’Università della Basilicata presentano la “Conversazione tra fotografia e antropologia”.
Per gli organizzatori la pratica fotografica è il risultato di scelte culturali e sociali,pertanto, essa si pone come uno strumento di conoscenze utile alla comprensione delle dinamiche di contesto, dal momento che attraverso la fotografia si può cogliere l’antropologia. Durante la serata, tra conversazione e visione delle fotografie presenti nella mostra, si discuterà dei reportage realizzati dai fotografi, ma anche di come le maschere lucane, da loro ritratte, si siano evolute nel corso del tempo in relazione ai progressivi mutamenti di contesto.
Tra i relatori interverranno i proff. Ferdinando Mirizzi, Francesco Marano, Domenico Copertino e Vita Santoro dell’Università degli Studi della Basilicata, i fotografi Antonello Di Gennaro, Antonio e Roberto Tartaglione, il curatore editoriale Vito Paternoster, la presidente dell’associazione Matera International Photography Carla Cantore e il presidente Cna Basilicata Leo Montemurro. Ospiti dell’incontro anche alcune autorità istituzionali.
Inoltre, si ricorda che fino al 15 giugno è possibile visitare la mostra del progetto, promossa dall’associazione culturale “Matera International Photography” in collaborazione con Vito Paternoster-Graficomsrl, Università degli Studi della Basilicata e con il patrocinio del Comune di Matera, della Provincia di Matera, dell’APT Basilicata e del Cna Comunicazione.
La mostra è il frutto di un lavoro di ricerca etno-visuale utilizzando il linguaggio fotografico delle sfilate del carnevale, impreziosito dal contesto paesaggistico e antropologico in cui questi eventi si collocano. La bellezza di questi appuntamenti è valorizzata non solo con le opere fotografate a cura di Antonello Di Gennaro e di Antonio e Roberto Tartaglione, ma anche dalla presenza delle famose“maschere” lucane.Tante e caratteristiche sono, di fatto, le sfumature da cogliere dei vari eventi che si diversificano tra di loro per la storia e la morfologia del territorio.
La curatela è stata affidata all’Unibas che, grazie al prezioso lavoro del docente Ferdinando Mirizzi (Professore Ordinario di Discipline Demoetnoantropologiche presso l’Università della Basilicata), mette a disposizione una significativa pubblicazione scientifica che approfondisce i dettagli di questi originali riti lucani. Inoltre, grazie alla partnership con Apt Basilicata, è stata predisposta anche un’esposizione fotografica nelle sale dell’Open Space dell’Apt in piazza Vittorio Veneto a Matera.