Salandra. In questi giorni segnati dalle disposizioni di contenimento della pandemia Covid19 le associazioni di volontariato salandresi hanno risposto con la forza e il vigore che da sempre le contraddistingue. Al fondamentale lavoro della Protezione Civile e ANAPANA si aggiungono i servizi sociali di assistenza organizzati e forniti dall’associazione IPAZIA Centro Anziani T.Lopergolo – centro Ancescao, quale sostegno psicologico e di mental coach, con il coinvolgimento di quattro figure professionali salandresi che, in maniera gratuita e volontaria hanno messo a disposizione della comunità le loro competenze; e ancora l’iniziativa “Favole al telefono 2.0” pensate e organizzata per rivolgersi a tutti e che grazie al capacità di narrazione di Adriana Fiore ha appassionato e coinvolto anche i più piccoli, in particolari Giovanni Daria e Donato Uricchio – alunni della classe terza dell’I.C. di Salandra- diventati anch’essi narratori.
La rassegna “Favole al telefono 2.0” è patrocinata dall’Autorità Garante dell’infanzia e dell’adolescenza della Regione Basilicata, rientra nelle rassegne nazionali 100 Rodari e Il maggio dei libri.
L’associazione, ha saputo reagire con prontezza all’emergenza ma la vera sfida comincia con la fase 2, di convivenza con il virus, segnando un nuovo inizio. Dovremo ricominciare tutto da capo, dalla progettazione degli spazi e delle attività. Dovremo, altresì, ricominciare a ri-pensare a nuove forme di socialità, perché se è vero che non tutti siamo sulla stessa barca è altrettanto vero che siamo tutti sotto lo stesso cielo e, questa emergenza, dovrebbe insegnare che nessuno si salva da solo. Da oggi, sarà importante mettere a punto strategie coerenti, volte sempre più a bloccare al virus e, al contempo, costruire un sistema multidimensionale, in cui lo stato di salute della popolazione e la ripresa economica dovranno necessariamente viaggiare insieme e, soprattutto, non potremo permetterci di non pensare alla nostra piccola comunità come corpo estraneo di un ecosistema complesso oggi fortemente danneggiato.
Save the Children afferma che in questa pandemia il divario e le diseguaglianze sociali hanno assunto dimensioni non paragonabili al passato: il 77% della popolazione si è ulteriormente impoverita facendo emergere un numero che supera un milione di minori in povertà relativa che rischiano di scivolare in condizioni di povertà assoluta, andando ad aggiungersi al già precario equilibrio economico.
L’indagine, inoltre, racconta di come le famiglie abbiano fatto fronte all’improvvisa mancanza di disponibilità economica con il ricorso ai propri risparmi. L’aiuto pubblico, al momento non impatta e anzi in maniera significativa, molto dipenderà dagli strumenti che verranno messi in atto per la ripresa della filiera produttiva. che non lo riceverà.
Ecco, in questo nuovo contesto nasce la necessità di ri-disegnare, anche, un nuovo modello di welfare, una nuovo patto, in primis tra cittadino e Stato e poi tra associazioni, cittadino e Stato.
Apr 28