A seguito delle disposizioni adottate dal governo per il contenimento del Coronavirus, C.Re.S.Co – coordinamento delle realtà della scena contemporanea ha inviato una lettera al Ministro per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo, Dario Franceschini, in cui chiede che venga ufficialmente dichiarato lo “stato di crisi” del settore “spettacolo dal vivo”.
C.Re.S.Co – coordinamento delle realtà della scena contemporanea condivide e sostiene le azioni adottate dal Governo per il contenimento del Codiv-19.
Guidati dal medesimo spirito collaborativo, il coordinamento segnala, tuttavia, lo stato di impasse davanti al quale è venuto improvvisamente a trovarsi l’intero comparto dello spettacolo dal vivo, che trova nella mobilità e nella veicolazione di aggregazione due dei suoi valori fondativi.
La cancellazione ufficiale delle repliche nelle regioni del nord con conseguente annullamento di tournée per compagnie di tutto il territorio nazionale, la ragionevole defezione delle matinée da parte delle scuole anche nelle regioni al momento non ancora direttamente coinvolte, l’annullamento di festival e di attività di laboratorio, la mobilità bloccata per molti artisti con conseguente blocco dell’attività produttiva, tutto questo comporta un ingente danno economico (mancate entrate da sbigliettamento e da tournée) e normativo (giornate lavorative, giornate recitative, oneri).
Per questo motivo il direttivo di C.Re.S.Co, ha scritto, nel corso della giornata odierna, una lettera al Ministro per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo, on. Dario Franceschini, una lettera ufficiale in cui chiede che venga ufficialmente dichiarato lo “stato di crisi” dell’intero settore spettacolo dal vivo, stanziando fin da ora adeguate risorse economiche per un corretto svolgimento della progettualità culturale 2020. Nella lettera è stato inoltre richiesto che siano adottati provvedimenti normativi per evitare qualsiasi penalizzazione nei confronti dei soggetti finanziati dal FUS ai fini della rendicontazione del contributo pubblico, e che allo stesso fine siano allertate le Regioni e gli Enti Locali.