“In questo delicato momento storico, anche in Basilicata è necessario che le istruzioni comunichino in maniera sempre più professionale le notizie di interesse collettivo. Il nostro auspicio è che la pubblica amministrazione lucana possa ricorrere in maniera sistematica alle prestazioni dei giornalisti, inserendoli in pianta organica o stabilizzandoli, laddove già presenti con contratti transitori. Si potrebbe iniziare da subito destinando agli uffici stampa una quota dei fondi ministeriali appena stanziati per le zone rosse della prima ondata del coronavirus”.
Lo dice, in una nota, il collettivo di giornalisti di Stampa Libera e Indipendente di Basilicata, che nel 2019 ha portato all’elezione di quattro dei nove consiglieri dell’Associazione della Stampa di Basilicata (il sindacato dei giornalisti lucani) e, quest’anno, ha visto eleggere tra le sue fila l’unico fiduciario regionale dell’Inpgi, l’Istituto di previdenza dei giornalisti italiani.
“L’emergenza Covid – continua la nota di Sli – ha esposto anche la Basilicata a un clima di sofferenza sociale ed economica. I giornalisti, con la loro professionalità e con il rispetto delle norme deontologiche, sono in grado di raccontare ogni aspetto della pandemia con senso di responsabilità e misura. Ma questo è anche il tempo in cui le fake news si insinuano sui social media, disorientando gli utenti e innescando una inopportuna atmosfera di incertezza che dal web si riverbera sulla vita reale. Ecco perché il contributo di chi sa verificare, approfondire e confrontare le notizie e le fonti, dando riscontro a una pluralità di voci, può qualificare l’informazione e la comunicazione di pubblica utilità”.