Il docente e storico materano Salvatore Longo in una nota ricorda l’impegno culturale di Kengiro Azuma per la città di Matera a seguito della pubblicazione di un articolo sul Corriere della Sera nella giornata di giovedì 1 dicembre 2016.
Kengiro Azuma, lo scultore giapponese deceduto il 17 ottobre scorso, autore della grande goccia di bronzo sistemata davanti al palazzo Lanfranchi, è stato ricordato giovedì 1° dicembre a Milano, sua patria di elezione dove ha vissuto per sessant’anni. In quella circostanza è stato illustrato il suo percorso artistico, culminato nella realizzazione di tantissime “gocce” che si trovano collocate nei diversi stati ed in località impensabili. Anche Matera ne possiede una, realizzata nel 2000 per riaffermare il valore inestimabile dell’acqua e la sua insostituibile funzione nello sviluppo del ciclo della vita. Sistemata davanti al palazzo Lanfranchi, è stata descritta sulla pagina culturale del Corriere della Sera di giovedì 1° dicembre insieme al preciso riferimento del luogo ove si trova.
La citazione di Matera su un rotocalco di grande portata è una vera soddisfazione per tutti i cittadini e per quanti considerano la cultura come un veicolo di progresso e di sviluppo sociale. L’acquisizione di questa scultura, avvenuta in tempi antecedenti alla designazione della città a Capitale europea della Cultura del 2019, conferma la sua scelta dettata da finalità culturali abbastanza vivaci che non sono mai venute meno e che non appartengono solo al presente. Esse trovano la loro ispirazione in periodi lontani e da allora si sono sviluppate, generando una specifica cultura che ha favorito il conseguimento dell’ambito riconoscimento di Capitale europea della Cultura 2019.