Guido Santoni di Pisa è il vincitore morale della prima edizione della “Corsa dei poveri cristi” che si è svolta questa mattina nei Sassi e nel centro storico di Matera. A seguito di un incidente sul lavoro Santoni ha subito numerosi interventi e ora ha una protesi nel femore di 10 centimetri anche questo infortunio non gli ha impedito di praticare il suo sport preferito, la corsa e di ballare la lap dance.
Dopo il “battesimo” di sabato 16 novembre con il raduno sulla Murgia e la sfilata nel centro storico per la presentazione ufficiale in piazza Bracco in una gelida e ventosa giornata di domenica 17 novembre i 50 poveri cristi si sono radunati in piazzetta Pascoli, nei pressi del Palazzo Lanfranchi per partecipare alla prima edizione della “Corsa dei poveri cristi” nella città dei Sassi, una corsa dedicata a chi porta una croce, un progetto partecipato e solidale per esorcizzare problemi e drammi quotidiani. Un po’ di stretching con l’animazione affidata al giornalista Sergio Palomba e poi il via alla gara.
Matera 2019, La mia complessità, le scelte serie, l’oculista, le email, la burocrazia, una materana che lavora in un call center di Milano, Ferrandina Scalo, i debiti, i colleghi, ciuccio bestia, mio fratello, briciole, 28 aprile 2018 (il compleanno di mia moglie), le morti bianche, sopportare chiunque. Dalla studentessa fuori sede che ha nostalgia di casa al piccolo imprenditore stangato dalle tasse. Dal runner che arriva ultimo alle gare, al marito messo a dura prova da moglie e suocera. In gara anche il gruppo teatrale “Rita Felicetti e le cadavere squisite”, che ovviamente hanno abbracciato la propria croce con tanta ironia.
La corsa dei poveri cristi è un evento podistico, non agonistico, pensato per esorcizzare i drammi quotidiani di ciascuno: ad ogni partecipante è stata assegnata una grande croce di gommapiuma alta circa due metri, sulla quale è stata apposta una frase riassuntiva della sua, personale, croce.
I 50 concorrenti selezionati per questa originale manifestazione podistica hanno attraversato le stradine interne dei rioni Sassi, il Barisano e il Caveoso percorrendo una personale via crucis di quattro chilometri per poi ritrovarsi nuovamente piazzetta Pascoli dopo il passaggio da piazza Vittorio Veneto, via delle Beccherie, piazza San Francesco e via Ridola.
Donne e uomini, giovani e meno giovani hanno corso insieme a Matera senza distinzione di genere, razza, religione, conto corrente e a prescindere dal livello della propria (in)capacità atletica e il pubblico ha potuto seguire la corsa da salita Muro, piazza San Pietro Caveoso, Porta Pistola, Via Madonna delle Virtù, Affaccio Piazza Duomo, Affaccio Piazza Sedile-Arco, Piazza Vittorio Veneto, piazza San Francesco.
Al termine dell’evento sono stati premiati 49 partecipanti su 50 in gara. A valutare la performance sono stati l’attore, clown e regista Sergio Longobardi, attento all’interpretazione dei protagonisti, l’umanista giramondo e collezionista seriale, Massimo Laberinti, chiamato a giudicare l’aspetto umano della croce e la counselor Aurelia Lupo, che ha focalizzato la sua attenzione sul profilo psicologico. Insieme a loro anche Luca Acito, regista e performer materano, ideatore dell’evento. I premi per i meriti più disparati sono stati assegnati a 49 partecipanti su 50 mentre il povero cristo escluso, povero cristo tra i poveri cristi, è diventato il vincitore morale di questa prima edizione della corsa.
Partecipazione e solidarietà reciproca sono state le parole chiave della “Corsa dei poveri cristi”, un’idea nata dal basso con la volontà di ironizzare sulle piccole disgrazie di ogni giorno dando vita e forma, per la prima volta, alla comunità dei poveri cristi di tutto il mondo. Nato, infatti, nel 2018 all’interno della Community online della Fondazione Matera-Basilicata 2019 il progetto è divenuto ben presto il più popolare tra gli utenti ed è stato inserito nel programma ufficiale di Matera 2019 come Progetto di Comunità. E proprio dalla comunità, online e offline, è giunta una risposta quanto mai partecipata: tanti coloro che hanno aderito all’iniziativa condividendo la propria croce o proponendosi come volontari per la giornata. Tanti anche i sostenitori che, aderendo alla campagna di crowdfunding lanciata sul portale www.eppela.com, hanno contribuito alla realizzazione dell’evento.
La fotogallery dell’evento (foto www.SassiLive.it)
La suocera Alcatraz
La casa a natale e un bunker
Con tutto il rispetto per gli organizzatori e i partecipanti, era una…carnevalata! Fatta nel periodo di carnevale aveva più senso. Fatta a novembre, mah….