Da Parigi a Matera. Da Nord a Sud. Dai luoghi identitari della capitale francese – il palazzo Unesco prima e il Bastille center poi – a Casa cava, gioiello architettonico scavato nella pietra che proietta nel futuro il concetto dei Sassi materani. Cultural, il festival della cultura alimentare nato a Parigi nel 2014 e giunto alla quarta edizione, trasloca nel capoluogo lucano eletto a Capitale della cultura europea 2019. L’evento ideato e organizzato da Consortium Paris con l’obiettivo di promuovere la cultura alimentare italiana nel mondo, si terrà il 18 e il 19 settembre. Nella due giorni di fine estate andrà in scena un TedX culinario in cui circa trenta chef, fra cui molti dei protagonisti del rinascimento della cucina meridionale, racconteranno se stessi presentando un piatto, di fronte a una platea di cuochi, pizzaioli, sommelier, panettieri, pasticceri, critici gastronomici e designer. Mentre tutt’intorno circa 30 produttori racconteranno a loro volta prodotti e storie, abbinando percorsi d’assaggio, masterclass e degustazioni aperte al pubblico. Una comunità del cibo capace di svelare un Sud in movimento come mai prima d’ora, dove si moltiplicano le cucine d’autore e le iniziative legate all’artigianato di qualità.
I LUOGHI DI CULTURAL: MATERA E CASA CAVA. “Quando ho concepito l’idea di Cultural ho immaginato la casa, il luogo che avrebbe ospitato il festival proprio a Matera, per molte ragioni, storiche ma anche private”, spiega Mauro Bochicchio, presidente di Consortium Paris, “In Lucania ho trascorso buona parte della mia infanzia, ho visto questa terra trasformarsi senza tuttavia mutare pelle, conservando la memoria della fame mentre traguardava rotte insospettabili. Un luogo topico, icona di rinascita, da vergogna d’Italia come la definì Togliatti, a patrimonio dell’umanità. E poi punto di raccordo, hub che interseca quattro regioni, Calabria, Puglia, Campania e Basilicata”. Il festival andrà in scena nell’auditorium di Casa Cava, un complesso ipogeo di 900 metri quadrati interamente scavati nel tufo, che nel 2013 ha meritato il Premio internazionale Architetture in pietra (International award architecture in stone) assegnato nell’ambito della biennale di Architettura e Design “Marmomacc”.
I PROTAGONISTI. Il tema dell’edizione numero quattro di Cultural è il “Ritorno alle radici”. Non un arroccamento miope nella tradizione o nelle angustie del chilometro zero a tutti i costi, ma un percorso a ritroso alla ricerca di una cucina integra, salutare, restituita alla funzione primigenia di nutrimento ma anche capace di rinnovarsi profondamente grazie a nuove tecniche e percorsi di ricerca individuali. Trenta chef, fra i quali molti emergenti, saranno chiamati a interpretare il tema e mettere in circolo sapori in 3D e idee, a condividere progetti e riflessioni. Un dialogo sans frontiere che conterà fra i prim’attori anche il maître pâtissier parigino Jacques Genin, che accoglie gli ospiti della pasticceria omonima come al ristorante, si sceglie il dolce alla carta e il pastry chef lo cucina espresso. Ospiti dell’evento lo chef Eugenio Boer del ristorante Essenza a Milano, protagonista delle edizioni parigine di Cultural, e Vincenzo Donatiello, giovane e pluripremiato sommelier di origini lucane, uomo di sala del ristorante Piazza Duomo ad Alba (tre stelle Michelin).
LE CENE OFF FESTIVAL: Ciascuno dei giorni del festival si concluderà con una cena ispirata al tema dell’edizione materana di Cultural, in cui otto chef a sera apparecchieranno una tavola dedicata al “Ritorno alle radici”.
GLI CHEF: Angelo Rumolo (Grotto pizzeria Castello a Caggiano, Salerno) – Angelo Sabatelli (ristorante Angelo Sabatelli a Monopoli, Bari) – Antonietta Santoro (ristorante Al becco della civetta a Castelmezzano, Potenza) – Antonio Biafora (ristorante Biafora a San Giovanni in Fiore, Cosenza) – Caterina Ceraudo (ristorante Dattilo a Strongoli, Crotone) – Cristian Torsiello (ristorante Osteria Arbustico a Valva, Salerno) – Cristoforo Trapani (ristorante Magnolia dell’hotel Byron a Forte dei Marmi, Lucca) – Eugenio Boer (ristorante Essenza a Milano) – Fabio Pesticcio (ristorante Il Papavero a Eboli, Salerno) – Federico Valicenti (ristorante Luna rossa a Terranova di Pollino, Potenza) – Felice Sgarra (ristorante Umami di Andria, Bat) – Francesco Nacci (ristorante Botrus di Ceglie Messapica, Brindisi) – Gennaro Di Pace (Osteria Porta del Vaglio a Saracena, Cosenza) – Gianfranco Iervolino (Palazzo Vialdo a Torre del Greco, Napoli) – Jacques Genin (Jacques Genin Patisserie a Parigi) – Leonardo Lacatena (Osteria dei Sassi a Matera) – Luca Abbruzzino (ristorante Antonio Abbruzzino a Santo Janni, Catanzaro) – Luigi Salomone (ristorante Piazzetta Milù a Castellammare di Stabia, Napoli) – Maria Cicorella (ristorante Pashà a Conversano, Bari) – Nino Rossi (ristorante Qafiz a Santa Cristina di Aspromonte, Reggio Calabria) – Paolo Barrale (ristorante Marennà a Sorbo Serpico, Avellino) – Peppe Aversa (ristorante Il Buco a Sorrento) – Peppe Guida (Antica Osteria Nonna Rosa a Vico Equense, Napoli) – Peppe Zullo (ristorante Peppe Zullo a Orsara di Puglia, Foggia) – Pietro Zito (ristorante Antichi sapori a Montegrosso di Andria, Bat) – Vincenzo Donatiello (sommelier del ristorante Piazza Duomo ad Alba, Cuneo) – Vitantonio Lombardo (ristorante Locanda Severino a Caggiano, Salerno)