Dalla centrale Via Roma dove la rinata Cattedrale segna il punto di inizio (o di arrivo) di un percorso che unisce il torrente Pescogrosso alle alture dove si aggrappano centro storico e, a seguire, l’antico quartiere della Rabatana, Tursi si offre ai suoi visitatori come luogo ideale sia per leggervi la sedimentazione della storia nella nostra regione che come percorso di trekking urbano che è aspetto fondamentale dell’iniziativa Piedibus che da alcuni anni viene sviluppata nell’area dalla Rabite-servizi turistici.
I colori accentuati dell’autunno che si avvia al termine hanno rappresentato quindi l’ideale cornice che ha lasciato suggestionati quanti, tra ottobre e novembre, hanno visitato Tursi.
Momenti importanti di promozione del territorio realizzate dall’azienda Rabite e dal Circolo Velico Lucano di Policoro, con la presenza, in settimane diverse, di più distinti gruppi, ospitati per alcuni giorni nell’importante struttura del litorale jonico che si conferma come importante punto di riferimento a livello nazionale.
A visitare Tursi, oltre 300 allievi di scuole diverse ma tra le quali va sottolineata la presenza dei circa 120 giovanissimi della scuola media “Renato Villoresi” di Roma, accompagnati dalla prof.ssa Paola Cordente. A guidarli nel percorso con ricchezza di notizie e particolari,Carmela Rabite la quale ha voluto aggiungere qualche breve lezione di “tursitano” non potendo mancare la forte presenza evocativa dei versi di Albino Pierro.
Poi la presenza di un nutrito gruppo di docenti (circa 100) provenienti da tutta italia che hanno partecipato ad un corso formativo organizzato dall’ANPEFFS (un’ente nazionale di formazione per docenti di educazione fisica per lo più) su “Educazione ambientale marina e sport specifici del contesto naturale).
Così i luoghi della memoria più importanti di Tursi (Rabatana con la Chiesa di Santa Maria Maggiore che racchiude le sculture di Altobello Persio ed il Trittico risalente alla Scuola di Giotto, il centro storico con le chiese di San Michele e San Filippo Neri, la Cattedrale hanno costituito un forte momento di attrazione.
“Esperienze queste –sottolineano Carmela Rabite e Sigismondo Mangialardi (Circolo Velico Lucano)- significative delle diverse risorse che la Basilicata esprime e che opportunamente messe in rete vanno a rappresentare le tante ikone rappresentative di una particolare ricchezza artistico-culturale e naturalistica, destinata ad accrescere l’interesse di quella importante fascia di turismo che è quello scolastico. Dallo Jonio al Tirreno, quindi, lungo la valle del Sinni. Una rete che può migliorare la qualità dell’offerta considerando che le strutture del Circolo Velico Lucano di Policoro ospitano ogni anno centinaia di ragazzi ai quali va data l’opportunità di conoscere quella che è ancora una sconosciuta BasilicataLucania”
Battista D’Alessandro