Un viaggio per ricostruire la propria storia quello di Joanne Lauria, l’insegnante newyorkese in cerca delle proprie radici in Basilicata, sulle orme dei suoi nonni paterni (Giuseppe Antonio Lauria e Angelina Libertelli) partiti dalla terra lucana nei primi anni del’900 per stabilirsi a Newyork. L’obiettivo è quello di dare un volto ai racconti di un’ infanzia vissuta immaginando luoghi lontani, a cui crescendo ha dato un nome. Luoghi che non ha mai visto, ma che sono parte della sua identità. Si tratta di Fardella e Castronuovo, i due suggestivi centri potentini di cui la memoria dei nonni ha tramandato usi e costumi e che saranno ora vissuti dal vivo, in un’esperienza particolare. Il sogno è realizzato da Italyrooting Consulting, che ha curato il viaggio culturale nella particolare formula che parte dalla consegna del Libro di Famiglia preparato per l’occasione. Nelle sue pagine uno scrigno di ricordi ricostruiti in un lungo lavoro di ricerche genealogiche alimentato dai documenti ancora presenti negli archivi parrochiali e al’interno degli uffici anagrafe dei due Comuni. <<Il nonno Giuseppe- spiega Letizia Sinisi responsabile di Italyrooting- lasciò Fardella nel 1904, all’età di 17 anni, mentre nonna Angelina lasciò Castronuovo nel 1908, a soli 9 anni. Gli insegnamenti e i loro racconti sulla Basilicata hanno lasciato in Joanne un segno indelebile. Emozioni impensate e gradevoli sorprese attendono Joanne nel suo primo rooting che si realizzerà il 1 ottobre, mentre i panorami, i suoni, i sapori e i profumi del mondo dei suoi nonni emergeranno davanti ai suoi occhi. Il caldo abbraccio della comunità locale e l’accoglienza ospitale dei sindaci dei due paesi di origine, sono solo un esempio dell’immenso valore di questa vera e propria immersione nella sua terra di origine. Antiche foto e preziosi documenti originali saranno riportati in vita e raccolti in un volume “il Libro di Famiglia”, preparato accuratamente da ItalyRooting per l’occasione. Questo scrigno di ricordi contiene la storia di Joanne, le sue radici, ed è il risultato di uno studio e di ricerche genealogiche realizzate da selezionati esperti di settore in collaborazione con gli archivi parrocchiali e con gli uffici anagrafe dei comuni coinvolti>>. Joanne condividerà le emozioni del suo viaggio in Basilicata con il marito Tony con cui risiede in Florida, a Boynton. La storia dell’insegnante americana, ora in pensione, parte da New York (Queens e Long Island), dove la sua famiglia si è trasferita dopo che i suoi nonni sono emigrati negli Stati Uniti e si sono stabiliti nella Little Italy di New York. Nel suo lavoro accanto studenti di differenti generazioni, Joanne ha permeato le sue lezioni con la propria storia familiare consegnando documenti e ricordi agli argomenti affrontati nei corsi di studi. Appassionata di lingue straniere, la protagonista del viaggio di ritorno in terra lucana fin da bambina ha dimostrato una spiccata popensione per le lingue straniere, arrivando a imparare il latino in chiesa, leggendo i messali con la traduzione in inglese. Il primo approccio con l’italiano invece arriva nelle riunioni di famiglia in cui si comunicava in questa lingua, riproponendone usi e tradizioni di quella vita lasciata in Italia, rievocata con i “paesani” di origine lucana. Porte sempre aperte, orto di famiglia e vino fatto in casa per Joanne, il cui gioco preferito era quello di attivare la pompa dell’acqua del sottosuolo con cui il nonno innaffiava le verdure. Con la nonna raccoglieva nell’orto fagioli, zucchine, melanzane, peperoni, pomodori, cipolle e aglio. Insieme ad un’unica ala di pollo, questi sarebbero diventati la base per la famosa “giambotta” uno stufato di verdure composto da un insieme di tutto ciò che stava crescendo nel giardino. Anche questa diventava un’occasione di rievocazione della regione lucana dove si producevano molte verdure e poca carne o grassi animali. La pratica abilità dei nonni negli Stati Uniti rappresentò un’arte di sostentamento per i corpi e per la mente di Joanne e dei suoi cugini, nonché un insegnamento alla frugalità. Coltivare alberi di fico era un esperimento scientifico per ingannare Madre Natura e pensare che, nelle immediate vicinanze dell’albero, si potesse rivivere la primavera di Potenza nell’anno 1900. I fichi prodotti nel giardino erano trasformati in marmellate, biscotti e torte. In alternativa, venivano aggiunti all’insalata come dolce con aceto di vino e olio di oliva che impregnava le foglie di rucola, dente di leone e lattuga. Ora per Joanne l’atteso incontro con l’Italia. A curarlo la ItalyRooting Consulting, realtà italiana fondata da Letizia Sinisi, professionista di lunga esperienza nazionale e internazionale nel design di esperienze di ritorno e di totale immersione nel cuore e nello spirito dei luoghi e della storia di ognuno nella propria terra di origine. Il viaggio, pronto ad essere realizzato in Basilicata, si ispira alla filosofia a marchio Rooting® nel proporre l’Italia come la Radice di una terra di eccellenza e di vera bellezza nel mondo e il viaggio come un mezzo per ricoprire la bellezza e l’eleganza che si ritrovano nello stile di vita e nella storia di questo Paese. La missione è quella di creare molteplici ponti di ricongiungimento con le radici italiane, alla riscoperta di un’identità spesso sconosciuta agli stessi italiani.