Nell’ambito delle attività formative e laboratoriali degli Istituti Agrari, Pompeo Mario ha coordinato un progetto di studio approfondito sull’olivicoltura, esplorando le diverse tecniche di coltivazione, dall’approccio tradizionale a quello superintensivo. Le attività sono state svolte in parallelo in due Istituti Agrari, il 5° APT dell’ITAS di Matera e il corso serale dell’IPSSASR di Garaguso Scalo. Il progetto ha coinvolto attivamente gli studenti, favorendo un approccio interdisciplinare in collaborazione con le materie scientifiche, tecnologiche e agronomiche, dei due istituti, insegnate dai docenti Motola Vincenzo, Disimino Brunella e Zizzamia Lucia.
Il progetto ha permesso agli studenti di approfondire le differenti modalità di coltivazione dell’olivo, comprendendo i vantaggi e le criticità di ciascun sistema. Si è partiti dallo studio dell’olivicoltura tradizionale, caratterizzata da impianti con sesti larghi e gestione manuale, fino ad arrivare al sistema superintensivo, che permette elevate rese produttive grazie alla meccanizzazione avanzata e a impianti più fitti.
Parallelamente allo studio teorico, gli studenti hanno svolto una serie di analisi chimiche e strumentali per valutare la qualità dell’olio extravergine d’oliva prodotto. Le analisi sono state condotte nei laboratori scolastici, utilizzando metodologie scientifiche per determinare parametri fondamentali.
Nel laboratorio di chimica, gli studenti hanno eseguito diverse analisi per valutare la qualità dell’olio EVO e identificare eventuali alterazioni:
Acidità: parametro fondamentale per definire la freschezza dell’olio e il grado di idrolisi dei trigliceridi.
Numero di perossidi: indicatore dello stato ossidativo dell’olio e della sua conservabilità nel tempo.
Reazione di Bellier: utilizzato per individuare eventuali sofisticazioni dell’olio con oli di semi, garantendo l’autenticità del prodotto.
Analisi strumentali con spettrofotometro: metodo avanzato per individuare eventuali difetti e alterazioni nella composizione chimica dell’olio, attraverso l’analisi degli spettri di assorbimento.
Oltre alle analisi chimiche, gli studenti hanno partecipato attivamente al Panel Test, una metodologia di valutazione sensoriale dell’olio EVO. Con l’ausilio di esperti degustatori, i ragazzi hanno appreso le tecniche di assaggio per riconoscere pregi e difetti dell’olio, valutandone profumi, sapore, fluidità e intensità aromatica. Questo approccio ha permesso di integrare le conoscenze scientifiche con la sensibilità sensoriale, fornendo un quadro completo della qualità dell’olio.
Un progetto interdisciplinare e trasversale
L’iniziativa ha coinvolto non solo gli studenti, ma anche docenti di diverse discipline, creando un ponte tra chimica, agronomia e tecnologia agroalimentare, permettendo di sviluppare competenze pratiche e teoriche fondamentali per la formazione degli studenti nel settore oleario.
Il progetto si è concluso con un convegno finale tenutosi presso l’Aula Magna dell’ITAS di Matera il 9 aprile 2025, un evento di grande rilievo che ha riunito studenti, esperti e rappresentanti istituzionali per discutere le tematiche legate alla qualità dell’olio EVO e alle innovazioni nel settore olivicolo.
Durante l’evento, gli studenti hanno presentato i risultati delle loro analisi chimiche e sensoriali, evidenziando l’importanza di un approccio scientifico e metodologico per la valutazione della qualità dell’olio.
Hanno partecipato alla giornata le autorità istituzionali e figure di spicco del settore, tra cui la Dirigente dell’Ufficio Scolastico Territoriale Rosaria Cancelliere, la DS dell’Istituto che ha ospitato l’evento Carmelina Gallipoli, la DS Cristalla Mezzapesa e Paola D’Antonio dell’Università della Basilicata, che ha sottolineato il valore della ricerca applicata nell’educazione agraria.
Un contributo determinante è stato offerto anche dall’azienda Agrimeccanica Lo Buono SRL, XFarm ed Elaisian, che hanno presentato le più recenti tecnologie di precisione applicate all’olivicoltura, offrendo agli studenti una visione concreta delle innovazioni che stanno trasformando il settore.
L’evento ha inoltre visto la partecipazione di una delegazione dell’Istituto Agrario dell’Istituto Omnicomprensivo di Tricarico e dell’IIS Pisticci-Montalbano, a testimonianza dell’importanza della collaborazione tra scuole agrarie per la diffusione delle conoscenze e delle buone pratiche nel comparto oleario.
Infine, hanno presenziato anche i Presidenti dell’Albo dei Periti Agrari Vice. Michele Delfino e degli Agrotecnici Maria Baccellieri, figure chiave per il riconoscimento e la valorizzazione delle competenze professionali nel settore agroalimentare.
L’esperienza ha rafforzato la consapevolezza sulla qualità dell’olio e sull’importanza delle analisi di laboratorio, favorendo anche la creazione di una rete di collaborazione tra gli Istituti Agrari del territorio per promuovere l’innovazione e la valorizzazione dei prodotti.
L’evento si è rivelato un successo, testimoniando come la sinergia tra scuola, territorio e mondo produttivo possa generare opportunità concrete di apprendimento e sviluppo professionale per i giovani.