Cavalieri, dame e sacerdoti: un momento di riflessione spirituale in preparazione alla Santa Pasqua. Questa mattina la Delegazione dell’Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme di Matera, su iniziativa di Emanuele Venezia, fatta propria dal Delegato Comm.dott Alcibiade .Jula , condivisa dal SE il Luogotenente Rossi si è riunita a Picciano, nell’antico santuario mariano della città di Matera, ospiti della Comunità Benedettina Olivetana guidata dall’Abate don Donato Giordano, per un momento di riflessione spirituale con il Priore della Delegazione , don Ennio , ed altri sacerdoti vicini all’Ordine, con una relazione dal titolo “L’importanza della Quaresima nella spiritualità del Cavaliere e della Dama dell’OESSG” .
Oltre ai Cavalieri, fra cui Raffaele Pinto e le Dame, c’erano anche gli investendi che il prossimo 14 maggio avranno l’onore e l’onere di essere ricevuti ufficialmente nell’O.E.S.S.G.
Dopo un breve cenno di saluto, il Delegato di Matera Jula, ha sottolineato come la partecipazione attiva a questi momenti di riflessione è parte fondamentale della preparazione spirituale del Cavaliere divenendo esso stesso simbolo ed emblema del messaggio dell’OESSG . Don Donato ,l’Abate della Comunità Benedettina di Picciano è intervenuto salutando il Delegato ed i confratelli Gerosolomitani, e di come con plauso e fervore abbia accolto la Delegazione e questa Iniziativa della Prima Domenica di Quaresima,parlando molto brevemente del tema della secolarizzazione e dell’attualità del messaggio cristiano .Il priore don Ennio ha introdotto ai presenti i confratelli don Luciano ed ha iniziato, poi, una dotta riflessione che ha toccato diversi punti di Spiritualità.
Primo punto,ilruolo della Preghiera ,“..che non è un semplice consolazione psicologica, ma è lo strumento con cui ci relazioniamo con Dio. E nella preghiera importante è il dialogo dove ci sono due persone : io e Dio . Queste persone parlano e da questo dialogo pian piano cresce la fiducia e la confidenza tra i due protagonisti proprio come il figlio che si relaziona con suo padre.. E’ un dialogo fatto di tenerezza ma anche di contenuti. Dice Gesù che la preghiera non deve essere ostentata per essere ammirati dalla gente perchè produce dentro di noi l’orgoglio , ma “deve avvenire nel segreto della propria camera”.
Accanto alla preghiera c’è il digiuno che non dobbiamo considerare come una dieta o solo come esercizio ascetico per temprare il nostro corpo e il nostro spirito o per verificare la tenuta della nostra volontà.E’ troppo riduttivo. Il digiuno serve per farci scoprire ciò che è essenziale nella nostra vitae la privazione porta a farci capire e a valorizzare ciò che nella nostra vita è prioritario.
Ma tutto questo non è completo se manca la Carità, l’amore infatti se il cristiano rinuncia lo fa per condividere e per donare agli altri . Ecco perché dalla preghiera e dal digiuno scaturisce l’elemosina , una parola che viene dal greco e significa “esercizio di misericordia”.Ma per vivere la misericordia non basta lavarsi la coscienza dando qualche spicciolo al povero o portando in parrocchia un po’ di cibo ..E’ qualcosa di più. Ci vuole anche questo ma deve essere fatto con amore e deve essere seguito dalla conversione del cuore…
Per cui dice il Papa non stanchiamoci di pregare perché abbiamo bisogno di Dio. La fede in Dio però non ci esenta dalle tribolazioni, dalle difficoltà della vita ma permette di viverle insieme al Signore , pensiamo alla guerra in Ucraina , ma pensiamo anche alle difficoltà che noi viviamo tutti i giorni , se le affrontiamo da soli ci sembrano macigni insormontabili, ma se le affidiamo a Dio ci sembrano più leggere da portare .
Quindi insieme alla preghiera che esprime la fede , la carità prolunga la presenza di Gesù , per cui l’amore per il prossimo ci accomuna tutti perché facciamo tutti parte della stessa famiglia , quella di Dio , di cui siamo membri grazie al battesimo ricevuto e anche perché apparteniamo all’OESSG”.
Il Priore della Delegazione Don Ennio , ha concluso la dotta relazione nell’assenso silenzioso dei Cavalieri e delle Dame , augurando loro “Buona Quaresima ed un buon ritiro spirituale “.
A margine dell’incontro spirituale il Delegato Jula ha voluto ricordare a nome dell’O.E.S.S.G., Ordine Cavalleresco di Subcollazione della Santa Sede ,il momento presente della tragicità del conflitto in terra Ucraìna e di cui l’Ordine compatisce e condivide le sofferenze ed i patimenti di quelle genti , estendendone la sua missione di solidarietà ed invocandone il ritorno alla pace ed al dialogo. Il Delegato sulla scorta delle indicazioni date dalla Luogotenenza Italia Meridionale Tirrenica dell’OESSG,circa la situazione emergenziale in Ucraìna ha rammentato ai presenti come la raccolta fondiper far fronte ai bisogni immediati delle popolazioni vittime del conflitto, avviene per il tramite della Caritas Italiana e dei canali ufficiali Vaticani.
Stesse identiche considerazioni di esortazione alla pace ed al dialogo in Ucraìna, il Delegato le ha esplicitate durante la Santa Messa tenutasi anch’essa nel Santuario , subito dopo la Preghiera del Cavaliere , suscitando nell’animo dei presenti momenti di profonda commozione .
A questo primo incontro, in preparazione della SS. Pasqua, ne faranno seguito di altri da tenersi in tutte le parrocchie appartenenti alla Delegazione O.E.S.S.G. e Diocesi di Matera, con le finalità di avvicinare ancor di più l’Ordine ai fedeli della Diocesi e nella speranza che molte vocazioni possano nascere nei prossimi anni alla chiamata a Cavaliere e Dama dell’Ordine , Ordine, quello dell’O.E.S.S.G.,che si vuole ricordare è impegnato statutariamente a sostenere le attività e iniziative a favore della presenza cristiana in Terra Santa nella sua missione di solidarietà benefica e caritatevole per le genti della Palestina .