I rappresentanti degli studenti dell’Istituto Tecnico Agrario di Marconia esprimono alcune riflessioni sul dimensionamento scolastico. Di seguito la nota integrale inviata alla nostra redazione.
Sono stati tanti i comunicati stampa che si sono susseguiti in questi giorni sul tema “Razionalizzazione
della Rete Scolastica” e che vede come protagonista il nostro Istituto. Purtroppo ognuno di questi
comunicati visti e letti in questi giorni, più che contenere proposte concrete, contengono polemiche e
attacchi anche personali tra le diverse parti interessate. Purtroppo chi perde in tutto ciò è la scuola e i
suoi fruitori, noi studenti, visto che da un lato viene vista come una realtà abbandonata a se stessa e
da un altro lato viene rappresentata anche attraverso definizioni di tipo offensivo, caratteristica questa
che non ha mai contraddistinto e non contraddistingue il nostro Istituto.
L’istituto Tecnico Agrario di Marconia è una realtà che esiste, che lavora e soprattutto che continua ad
educare e a formare molti Periti Agrari in tutto il Metapontino, nonostante la sua non autonomia
amministrativa in questi ultimi 3 anni. Non sono cambiate certo le materie di studio, si continuano a
fare progetti che già si facevano e sono stati aggiunti altri sia in Italia che all’Estero, anche con una
visione di centralità della scuola.
Al tempo stesso ci dissociamo da quello che è stato scritto da alcuni dei nostri docenti in questi giorni,
che invitano al silenzio, fatto discutibile in un Paese Democratico, e che attaccano sul personale la
controparte, accusando anche di “aver mangiato” e se tutto questo fosse vero, sono responsabili
anche coloro che li hanno visti “mangiare”, tacendo.
Le chiacchiere le lasciamo agli altri, noi proponiamo fatti concreti. La proposta di costituire nel nostro
territorio un Polo Agri-Turistico è condivisibile, ma non attuabile, perché non ha i numeri. In uno dei
comunicati di questi giorni viene rivendicata la necessità di avere questo Polo a Marconia, aggregando
anche l’Istituto Commerciale di Bernalda, insieme a un ipotetico Polo ad indirizzo classico, pedagogico
e scientifico, quindi prevedendo l’accorpamento al Liceo di Pisticci del Liceo Scientifico di Bernalda e
del Pedagogico di Montalbano J.
La nostra domanda è: ma la comunità di Bernalda sarebbe disposta a lasciar andare con tale facilità un
Istituto, che oggi amministra e dirige insieme agli altri Istituti della città e a quelli di Ferrandina?
Noi crediamo che sia più semplice difendere un Istituto già esistente da anni sul territorio, che
ricostituirlo dopo che lo si è lasciato andare con una notevole facilità, come è successo tre anni fa, di
cui tutti siamo responsabili, compresi coloro i quali oggi propongono il Polo Agri-Turistico.
Siamo ragazzi che amano il territorio in cui vivono e studiano e non vogliamo certo vederlo
abbandonato anche dal punto di vista scolastico con la costituzione, sempre se possibile, di due Poli
deboli, che un giorno potrebbe perderli entrambi per questione di numeri e di iscritti; ricordiamo che
nelle linee guida per il Dimensionamento delle Istituzioni Scolastiche della Regione Basilicata per il
triennio 2018/2021 vengono definiti i requisiti per la costituzione o per il mantenimento di
un’Istituzione Scolastica, che per Pisticci, data la sua posizione geografica, sarebbero di avere almeno
600 alunni. Quindi in una eventuale costituzione di due poli, ognuno di questi dovrebbe avere almeno
il 15% in più dei requisiti minimi (le iscrizioni di anno in anno variano, possono sia aumentare che
diminuire), per evitare una futura scissione e per avere una durata nel tempo, altrimenti vengono
costituiti solo per un triennio.
Per il bene della nostra Città, qual è Pisticci, abbiamo indicato al nostro Rappresentate in Consiglio
d’Istituto di votare contro una possibile scissione dell’Istituto Giustino Fortunato, realtà solida e con
circa 900 alunni visto che raggruppa tutte le scuole superiori pisticcesi, prevedendo anche una
riorganizzazione equa del personale amministrativo in tutte e quattro le sedi. Atto fatto con piena
consapevolezza, per difendere le nostre scuole e soprattutto per evitare di vedere anche una di esse
sotto un’altra Direzione esterna al territorio comunale. Considerazione fatta anche
dall’Amministrazione Comunale per evitare un depotenziamento dell’offerta scolastica di Pisticci. (e
per noi studenti dire Pisticci vale dire anche Marconia, a differenza di altri).