Istituzione Dipartimenti presso Ateneo materano, Stella scrive al Rettore
Matera, 13 settembre 2011 – In ordine alla necessità di dotare il polo universitario materano di un adeguato numero di dipartimenti, il presidente Stella ha scritto al rettore Mauro Fiorentino: “l’Università di Basilicata attraverso l’Ateneo che ha sede a Matera ha svolto, svolge e potrà svolgere, se messo nelle condizioni di operare correttamente secondo le proprie potenzialità, un ruolo determinante per lo sviluppo della ricerca e della cultura locale. Presidio formativo di indiscussa rilevanza e autorevolezza, il polo universitario materano – si legge nella nota – ha urgente bisogno di dotarsi di dipartimenti dedicati che consentano allo stesso di portare a compimento il progetto di crescita di un territorio che crede nella cultura quale motore di rilancio economico e sociale.”
“In linea con gli orientamenti della nuova Riforma, infatti, i dipartimenti svolgeranno molteplici compiti, tutti determinanti ai fini del funzionamento delle stesse strutture universitarie. Dunque bracci operativi – prosegue Stella – che concorreranno alla definizione del futuro dei nostri atenei sui quali saranno chiamati a decidere i componenti del Senato Accademico.
In considerazione della rilevanza dei progetti di costituzione dei dipartimenti, ritengo sarebbe utile prendere in considerazione quelle che sono le vocazioni di un territorio. Una linea guida che, nell’interesse di entrambe le province lucane, consentirebbe di mettere a valore possibilità concrete di promozione delle eccellenze di riconosciuto valore nazionale e internazionale. In questa direzione risulterebbe naturale e consequenziale la scelta di costituire il Dipartimento Architettura, Beni culturali e Paesaggio presso l’Ateneo di Matera.”
Un auspicio concreto che il presidente della Provincia di Matera affida al rettore: “ringraziandoLa per l’attenzione e la disponibilità che saprà dedicare a una questione di vitale importanza per il mondo accademico locale.”
Città Plurale, Legambiente, Aiart Associazione Spettatori Onlus Matera, Associazione Libera, Sui generis, Associazione per la Sinistra, Mutamenti a Mezzogiorno hanno inviato un comunicato congiunto per sollecitare l’avvio dei lavori che riguardano il Padiglione Plasmati del vecchio ospedale. Lo riportiamo integralmente.
Il Dipartimento universitario a Matera va costituito senza indugi.
Con scadenze periodiche si torna a parlare dell’ateneo materano dell’Università di Basilicata. Questa volta non è in discussione la realizzazione delle strutture del Campus Universitario che ricordiamo sono in fase di realizzazione nell’area del vecchio ospedale. E’ in fase di riqualificazione il padiglione Plasmati, un totale di 13.000 mq circa, in cui saranno realizzate le aule, i laboratori, gli uffici, gli studi e i servizi, utilizzando 18 milioni di euro provenienti dall’ art.28 legge Reg. Bas. n.5 del 27.1.2005 che ha assegnato all’Università di Basilicata un totale di 24,6 milioni di euro dai fondi FAS delibera CIPE n.20 del 20 settembre 2004 per interventi infrastrutturali per Macchia Romana e alla realizzazione del Campus Universitario nell’area ex ospedaliera di Matera. A breve partiranno anche i lavori di ristrutturazione del padiglione Stella(12 mln di euro tra fondi regionali e fondi MIUR) in cui sarà realizzata la Casa dello Studente con residenze, biblioteca, impianti sportivi e mensa. Infine sarà riqualificata l’intera area con una previsione di ulteriori 7 milioni di euro con altri impianti sportivi ed un parcheggio sotterraneo. Un intervento infrastrutturale in cui la Regione Basilicata ha profuso e sta profondendo un notevole impegno finanziario. Ci auguriamo che l’intervento proceda celermente, senza ulteriori intoppi e perdite di tempo e rispettando la scadenza dichiarata dall’assessore Rosa Gentile del 13 aprile 2013. Ricordiamo inoltre la legge regionale n.12 del 24/7/2006 per il “Sostegno all’Università degli Studi di Basilicata per la promozione di uno sviluppo regionale di qualità” modificata con legge regionale n.34 del 30/12/2010 che stanzia 30 milioni di euro per il triennio 2010/2012, che prevede inoltre un impegno dodecennale 2011/2022 in via di elaborazione e successiva approvazione che impegnerà la Regione in un sostegno di lungo periodo del programma di riorganizzazione dell’Università di Basilicata. Infine ricordiamo l’Accordo di Programma sottoscritto dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, dall’Università di Basilicata e dalla Regione Basilicata, finalizzato al miglioramento della qualità, l’efficienza e l’efficacia dell’attività didattica, di ricerca e gestionali, a ottimizzare l’utilizzazione delle strutture e delle risorse, nel rispetto dei principi ispiratori della recente riforma di cui all’art. 1 della Legge 240/2010 e delle finalità e obiettivi delle legge n.12/2006 e s.s.m. della regione Basilicata. Un impegno finanziario e politico di tutta la comunità non indifferente.
La legge 240 del 2010 di riforma dell’università prevede all’art. 2 (Organi e articolazione interna delle università) comma 1 “Le università statali, nel quadro del complessivo processo di riordino della pubblica amministrazione, provvedono, entro sei mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge, a modificare i propri statuti in materia di organizzazione e di organi di governo dell’ateneo… ecc.”. Sull’aspetto dell’organizzazione la legge prevede la istituzione dei Dipartimenti con autonomia amministrativa e contabile, con funzioni finalizzate allo svolgimento della ricerca scientifica, delle attività didattiche e formative e a favorire la dimensione internazionale delle attività di ricerca e di formazione. Sul sito dell’Università di Basilicata è pubblicato la bozza del nuovo Statuto dell’università in cui all’art. 1 comma 4 è scritto che l’Università ha sede legale a Potenza e persegue i medesimi obiettivi nelle sedi amministrative di Matera e di Potenza.
L’Ateneo materano ha dimostrato in tutti questi anni di avere grandi capacità trainanti e attrattive per un vasto bacino di utenza che non è solo provinciale ma che coinvolge i grossi comuni della vicina Puglia e i numeri e i risultati lo dimostrano in maniera evidente e inequivocabile. Per tutti i motivi che sono stati evidenziati la città di Matera non può essere priva di quelli che oggi la nuova riforma chiama Dipartimenti, che rappresentano il fulcro fondamentale dell’Ateneo, centri che gestiscono la didattica, la ricerca e tutto quello che compete la reale azione universitaria che ricade sugli studenti e sulla crescita culturale ed economica del territorio. Matera, per il suo ricco patrimonio artistico, culturale, storico e archeologico e avendo alle spalle un esempio unico di laboratorio di urbanistica che può essere recuperato e rivitalizzato con la presenza della facoltà di architettura, rappresenta le sede naturale di un dipartimento di architettura, beni culturali e del paesaggio. Le ultime preoccupanti notizie, riportano alla ribalta questa volta il problema del riassetto organizzativo e dei contenuti dell’Università di Basilicata e, in particolare e specificatamente, il destino del polo Materano. I dipartimenti ad oggi, da quelle che sono le proposte progettuali in discussione, sono cinque per la sede di Potenza e uno per la sede di Matera. Proposte che potranno dare nuovo ed equilibrato impulso alla nostra università, annullando, finalmente e definitivamente, le eccessive, e inspiegabili disparità riscontrate sino ad oggi tra le due sedi.
La decisione spetterà al Senato Accademico che è composto dai seguenti docenti: Prof. Michele Perniola, Prof. Faustino Bisaccia, Prof. Ignazio M. Mancini, Prof. Pasquale Frascolla, Prof. Onofrio M. Di Vincenzo, Prof. Gianpaolo Ricciardi, Porf.ssa Caterina Di Maio, Prof. Francesco Panarelli, Prof. Andrea Rando, Prof. Carmine Serio, Prof. Giansalvatore Mecca, Prof. Severino Romano, Prof. Luigi Stanzione, Dott. Valerio Tramutoli, Prof. Cristos Xiloiannis, Prof. Vitantonio Copertino, Prof. Francesco Sdao, che entro fine mese dovrà approvare, e noi ci auguriamo all’unanimità, i sei progetti di costituzione dei dipartimenti, mostrando senso di responsabilità per uno sviluppo equilibrato e imparziale dell’Università di Basilicata. Le prossime settimane rappresenteranno un passo importante per il vero decollo e il futuro della sede Materana. Come associazioni seguiremo con estrema attenzione gli sviluppi della situazione monitorando e divulgando tutto ciò che accadrà in positivo o in negativo. Ci rivolgiamo al Rettore Prof. Mauro Fiorentino, che ci risulta essere convinto della costituzione del dipartimento nell’ateneo materano, di profondere tutte le energie e l’autorità che gli competono per il raggiungimento del risultato annullando e superando qualsiasi ostacolo e opposizione, da chiunque e da qualunque parte vengano posti e sollevati. Il suo ruolo è determinante.
Dato l’enorme impegno finanziario, politico e della società civile profuso per la realizzazione del campus, il dipartimento è il naturale corollario alla realizzazione di un ateneo universitario materano di qualità. Non raggiungere il risultato della sua costituzione rappresenterà per Matera, per l’intera provincia e per il territorio un danno economico consistente e un ostacolo ad una crescita culturale qualificata e ricca di opportunità. Tutti i componenti del Senato Accademico non sono avulsi ed estranei rispetto alla comunità in cui operano e si assumono, quindi, una grossa responsabilità. Pertanto verrà chiesto loro pubblicamente di render conto e motivare le proprie decisioni.
Come associazioni proclamiamo sin da ora la nostra mobilitazione.
Infine ci rivolgiamo al presidente della Regione Vito De Filippo, ai Consiglieri regionali, ai Parlamentari lucani, al Presidente della Provincia di Matera Franco Stella, al Sindaco di Matera Salvatore Adduce, ai Consiglieri comunali e provinciali di Matera, ai Sindaci della Provincia di Matera di intervenire in maniera determinata sulla vicenda.
CITTA’ PLURALE
LEGAMBIENTE
AIART Associazione Spettatori Onlus Matera
ASSOCIAZIONE LIBERA
ASSOCIAZIONE SUIGENERIS
ASSOCIAZIONE PER LA SINISTRA
MUTAMENTI A MEZZOGIORNO
BENEDETTO (IDV), SOSTENGO PROPOSTA ISTITUZIONE A MATERA DIPARTIMENTO UNIVERSITARIO
“Le motivazioni e gli obiettivi della proposta di istituzione a Matera di un Dipartimento Universitario, che mi sono state illustrate da rappresentanti di Citta’ Plurale, Legambiente,
Aiart-Associazione Spettatori Onlus Matera, Associazione Libera, Associazione Suigeneris, Associazione Per La Sinistra, Mutamenti a Mezzogiorno, mi trovano completamente d’accordo”. E’ quanto afferma il presidente del Gruppo IdV alla Regione Nicola Benedetto annunciando “il massimo impegno perché si completi l’attuale Polo Universitario Materano non solo attraverso le infrastrutture già programmate e finanziate, accelerando i tempi di realizzazione del Campus e della Casa dello Studente, ma, in attuazione della legge 240/2010 di riforma dell’università, con un Dipartimento”.
“Si tratta – sottolinea – di garantire alla sede materana dell’ateneo piena autonomia amministrativa e contabile, con funzioni finalizzate allo svolgimento della ricerca scientifica, delle attività didattiche e formative e favorire la dimensione internazionale delle attività di ricerca e di formazione. Un nuovo tassello a sostegno della candidatura di Matera capitale europea della cultura 2019, della promozione dei beni culturali, della realizzazione di una “rete” della cultura, della ricerca e della scienza grazie alla presenza del Centro di Geodesia Spaziale. Un’opportunità – aggiunge – fondamentale per i nostri giovani. E’ anche una necessità per dare pratica attuazione al principio contenuto nella bozza del nuovo Statuto dell’Università degli Studi della Basilicata di perseguire nelle sedi di Potenza e Matera gli “stessi obiettivi”. Come sottolineano le associazioni che hanno avviato l’iniziativa a sostegno del Dipartimento – sottolinea Benedetto – l’Ateneo materano ha dimostrato in tutti questi anni di avere grandi capacità attrattive per un vasto bacino di utenza che non è solo provinciale ma che coinvolge i grossi comuni della vicina Puglia e i numeri e i risultati lo dimostrano in maniera evidente e inequivocabile. Pertanto sono d’accordo con quanti ribadiscono che la città di Matera non può essere priva di quelli che oggi la nuova riforma chiama Dipartimenti, che rappresentano il fulcro fondamentale dell’Ateneo, centri che gestiscono la didattica, la ricerca e tutto quello che compete la reale azione universitaria che ricade sugli studenti e sulla crescita culturale ed economica del territorio”.
Nicola Benedetto, Consigliere regionale IDV
SANTOCHIRICO (PD): “PIU’ FORTE LA PROPOSTA DEL DIPARTIMENTO DEI BENI CULTURALI E AMBIENTALI A MATERA”
Sottolineando il valore dell’accordo fra Miur, Unibas e Regione il 3 agosto scorso, dichiaravo che “L’accordo odierno, inoltre, è l’occasione per migliorare ulteriormente l’offerta formativa, con l’istituzione ad esempio, del Dipartimento dei Beni culturali e Ambientali, per il quale è già in corso un lavoro intenso e importante da parte degli organismi accademici. Si rilancerebbe, in questo modo, il progetto di una città che deve puntare su cultura, ambiente, turismo e ricerca per ridisegnare la propria fisionomia e la propria prospettiva. Il Dipartimento dei Beni culturali e ambientali sarebbe l’ulteriore tassello per rafforzare la candidatura di Matera a Capitale europea della cultura, ponendosi in profonda e intensa sintonia con la rilevante tradizione culturale delle città dei Sassi e con le vivaci dinamiche economiche e sociali che hanno permeato il territorio materano”.
La nota del capogruppo PD Viti, come il documento di varie associazioni, rafforzano il valore e la caratura di una proposta, nata in ambito accademico materano, che contestualmente dilata e potenzia l’offerta formativa e la capacità attrattiva dell’Ateneo Lucano sul versante materano, accentua l’integrazione fra università e città, raccoglie, esalta e rilancia la specificità culturale e ambientale di Matera.
L’ampliamento del sostegno alla proposta di istituire il Dipartimento dei Beni culturali e ambientali è utile a misurare il grado di consapevolezza e di condivisione che offre al senato Accademico un ulteriore motivo per valutarla positivamente e accoglierla.
Vincenzo Santochirico, Consigliere regionale PD