Il giornalista materano Nino Grilli ha inviato una nota in cui affronta il disagio giovanile avvertito nella città di Matera. Di seguito la nota integrale.
Le “rivolte” hanno avuto sempre dei protagonisti. Giovani di belle speranze per lo più. Ricchi di ideali e di valori morali. Le reazioni messe in atto sono state promosse quasi sempre da situazioni insostenibili. I primi a sentire il bisogno di provocare un qualsiasi cambiamento sono stati sempre i giovani. In primo piano. Anche a rischio della loro incolumità. Forti delle loro convinzioni. Decisi a far valere le loro ragioni. In maniera caparbia ed anche a volte indisponente. Sorretti da uno spirito d’iniziativa suggerito da una visione avveniristica che spesso sfugge ai meno giovani. Protagonisti di un futuro proiettato verso un indi¬spensabile adeguamento alle necessità dell’avvenire. Al centro della loro azione quasi sempre la realtà che li circonda. Che intendono vivere al meglio. Che mal sopportano quando non li soddisfa. Che provoca la loro difficoltà di vivere alla giornata. Accettando una vivere quotidiano noioso, privo di qualsiasi incentivo. Potrebbe essere questo lo scenario in cui vivono moltissimi giovani a Matera. Una situazione di precaria condizione. Accettata, subita, sopportata. Con grande voglia di provocare un cambiamento che non riescono a promuovere. Matera, città a dimensione umana, diventa sproporzionata negli apporti che concede al mondo giovanile. I giovani non riescono a sentirsi partecipi delle sorti della città. Sarà per questo che non si vedono coinvolti nei processi di sviluppo di un città da salvare. Sono stati messi da parte, oppure si sentono disinteressati alle sorti della città? La loro assenza è sconvolgente soprattutto quando si parla di politica.
Non c’è più spirito di iniziativa. Non c’è freschezza di nuove idee. Non ci sono proposte adeguate alle moderne esigenze. Non c’è volontà di un vero progredire. Si continuano a portare avanti vecchi schemi, in un’era in continua e trascinante mutamento. Con i giovani sicuri protagonisti. E la città di Matera, allora, continua ad invecchiare, a peccare di iniziative, a trascinarsi nel suo lento degradare, ad essere “promossa” in maniera inadeguata, lontana dalle moderne esigenze e da quel mondo in continua evoluzione. Ci vorrebbe, quindi, una “rivolta”! Ci vorrebbe il protagonismo di giovani materani di belle speranze. Che possiedono ideali e valori morali. Che siano propensi a spendersi con le loro idee e con il loro impegno per questa città. Per la loro città. Abbandonata. Costretta in vecchi schemi. Nella povertà delle idee di un sistema oramai vetusto e retrogrado. Che non guarda al futuro. Che cerca solo di “sfruttare” il presente. Che sta portando la città alla rovina. Non è possibile che i giovani siano scomparsi da Matera. Che non sentano questa necessità di protagonismo attivo. Che non sentano il desiderio di fare qualcosa di positivo. Che siano così rassegnati a recitare solo un oscuro ruolo nelle sorti della loro città. Che non sentano il bisogno di non vedere mortificati i loro ideali, i loro valori, le loro idee. Il futuro di Matera si gioca anche così! Giovani volenterosi e orgogliosi delle loro idee e dei loro valori cercasi. C’è una città, la loro città, Matera, da salvare! Se si può segnare un passo in avanti…..allora c’è la speranza che il 2014 possa essere una buona annata. Non si può affidare ogni proponimento a lunga scadenza o solo alla speranza di un fantomatico 2019.
Rispetto a questa nota di Nino Grilli sul disagio giovanile a Matera, lo studente universitario materano Giuseppe Cicchetti, impegnato attivamente nell’associazione Profumo di Svolta ha inviato alla nostra redazione una replica che riportiamo integralmente di seguito.
Caro Nino,
scrivo dandoti del tu, perché mi riesce molto difficile assumere un tono formale dopo aver letto la tua nota su sassilive.it.
Mi presento, oltre che come studente universitario fuori sede che passa poche settimane all’anno a Matera (condividendo questa condizione con tanti giovani materani), anche come membro di un gruppo di ragazzi che hanno poco più, poco meno di vent’anni, e che nello scorso febbraio hanno fondato un sito web con un nome emblematico: Profumo di Svolta (www.profumodisvolta.it).
Assumo un’ottica diversa dalla tua, ma ritrovo nelle tue parole molti di quelli che sono stati gli stimoli, le motivazioni, i pungoli che quasi dieci mesi fa mi hanno spinto insieme a altri venti amici coetanei a fare una scelta. Una scelta che oggi mi permette di sentirmi, insieme a altri giovani, fuori da quella “situazione di precaria condizione. Accettata, subita, sopportata”. Forse proprio “quella grande voglia di provocare un cambiamento che non riescono a promuovere” ci ha portato a presentarci scrivendo nel nostro manifesto, il documento da cui è partito tutto e che oggi accoglie i nuovi visitatori del nostro sito, come prima frase “Siamo giovani che hanno voglia di cambiamento”. Al giorno d’oggi, probabilmente, il cambiamento bisogna sentirlo dentro se stessi, prima che chiederlo a gran voce nelle piazze o nei teatri delle campagne elettorali, sui blog, su facebook e sui giornali. Conosciamo bene il modello di società che non ci piace e che non vogliamo, forse è proprio quella in cui viviamo tutti i giorni, quella che critichiamo aspramente condannando chi per noi l’ha resa possibile; ma forse dobbiamo veramente sforzarci per immaginare la società che effettivamente vogliamo, e subito dopo sovrapporre questa immagine a quella attuale. Sperare, e quindi impegnarsi per un futuro diverso, significa capire come rendere il presente migliore, anche se di poco, grazie al proprio contributo. Noi, con Profumo di Svolta, ci abbiamo provato e ci stiamo provando: sia immaginando una Matera migliore (e penso al mio “Desiderio per Matera”, alla “Questione di civiltà” sui parchi materani di Roberto); sia condividendo quelle esperienze belle e magari poco conosciute che ci sono in città (le “storie materane” di Giulio, l’associazione B-Link che si presenta agli studenti raccontata da Rossella); sia elaborando proposte effettivamente realizzabili ragionando sul merito (“Gli spazi della cultura a Matera”, la lettera scritta all’amministrazione comunale per un’aula studio/centro culturale che vorremmo sostituisse l’ex Centrale del Latte) e sul metodo (la “Proposta a bruciapelo” di Franco per sperimentare una politica di bilancio partecipato); sia, e forse per molti questa è la cosa più importante, organizzando iniziative concrete (con #GraffiamoliViaabbiamo rimosso decine e decine di scarabocchi dai muri dei Sassi a settembre, restituendo al patrimonio culturale che abbiamo ricevuto in eredità la sua vera bellezza). “Il futuro appartiene a coloro che credono nella bellezza dei propri sogni” è una frase di Eleanor Roosevelt che non passa inosservata suwww.profumodisvolta.it.
Forse per sentirsi partecipi delle sorti della propria città, bisogna riscoprire uno strumento che troppe volte è stato messo da parte: la lungimiranza. Attraverso la lungimiranza del pensiero e l’attenzione a quello che vogliamo possa essere il futuro della nostra città, riusciamo a guardare con occhi diversi il presente e a capire da dove cominciare a costruire.
Gli ultimi mesi mi hanno insegnato anche una cosa: se si vogliono criticare i nostri attuali o passati amministratori, lo si faccia, sarò anche d’accordo con chi cercherà colpe e responsabilità, ma io preferisco utilizzare energia e entusiasmo per pensare a quello che si può fare, a quello che c’è di buono e che si può supportare, a COME cambiare strada (visto che ormai concordiamo tutti sul fatto che sia necessario farlo), a costruire e a confrontarmi con chi la pensa come me. La voce alta, gli insulti, i toni arroganti e il dito puntato non ci aiutano a progredire, a mio parere. “Ci vorrebbe il protagonismo di giovani materani di belle speranze” questa tua frase mi pensare che, forse, tutto il tempo che in questi ultimi nove mesi abbiamo trascorso noi 25 ragazzi pensando, discutendo, scontrandoci, organizzando, divertendoci (soprattutto) stando bene insieme, non è stato e non è inutile.
Siamo 25 e la maggior parte di noi studia all’università lontano da Matera: abbiamo colto le grandi opportunità che ci danno Internet, il web e i social network; riusciamo a tenerci in contatto quotidianamente e a sentirci non troppo lontani dalla nostra città. “Siamo un gruppo di volenterosi – scrivevamo a febbraio sulla pagina “Oltre il Manifesto” – non vogliamo essere considerati soltanto “giovani”. Con questo termine è facile chiudersi (o peggio “farsi chiudere”) nei limiti di una fascia d’età. Giovane è chi ha idee e ha voglia di condividerle con gli altri. Giovane è chi ascolta le idee degli altri ed è pronto a darsi da fare e lavorare insieme per cambiare la realtà in cui vive. L’età anagrafica non conta, se si ha voglia di mettersi in gioco: pensare, discutere, proporre e provare a far qualcosa.”
Non vogliamo “vedere mortificati i nostri valori, i nostri ideali, le nostre idee”. E per questo siamo veramente contenti di vedere quanti condividono il nostro modo di fare, le nostre idee e i nostri valori perché . In tanti ci danno il loro contributo di opinione, scrivendoci o interagendo con noi sulla nostra pagina facebook che conta più di 1300 fan; in tanti hanno partecipato alle nostre due assemblee pubbliche quando eravamo in piazza con la nostra scatola di “Profumo di Svolta” per confrontarci sui temi della nostra città (le abbiamo raccontate anche il alcuni articoli sul sito); in tanti, studenti, associazioni, gruppi, hanno partecipato a #GraffiamoliVia e noi cerchiamo sempre di partecipare alle iniziative più interessanti che si organizzano nella nostra città, al fianco di Legambiente, Minerva Scienza, della Consulta Provinciale degli Studenti, durante MateraCieloStellato, con gli Edgeryders a LOTE3. In questi giorni siamo molto attivi sulla Community Matera 2019 (community.matera-basilicata2019.it) perché abbiamo proposto una 5 giorni di eventi da organizzare a costo zero, per coinvolgere tanti giovani materani durante queste vacanze di Natale. Pensiamo che effettivamente l’unione faccia la forza.
E a proposito di politica, forse tendiamo a mantenerci lontani da quella che è diventata tale nell’accezione comune. Dei giochi e degli scherzi elettorali, degli strani meccanismi che avvengono all’interno dei partiti non ci importa: di coloro che li criticano e li ripudiano, inventandone appena possibile di nuovi, nemmeno. Se la politica è quella dei temi, della gestione della cosa pubblica, non solo ce ne occupiamo e ne parliamo, ma attraverso la nostra ultima iniziativa con un hashtag #governiamolaINSIEME abbiamo raccolto tante esigenze, richieste, proposte e suggerimenti presentandoli ai neo-eletti in Regione Basilicata, e siamo anche riusciti a coinvolgerne alcuni attraverso i social network. Vogliamo continuare a tenere aperto uno spazio di discussione e rafforzare un filo di dialogo con gli amministratori che effettivamente hanno il potere e la responsabilità di incidere efficacemente in tanti ambiti. Abbiamo scritto “Vogliamo idee da parte di tutti, ma soprattutto coraggio da parte di chi ci governa e ci governerà: non si vincono le sfide, senza osare. Soprattutto se non si è i favoriti” (Oltre il Manifesto).
Insomma, tu scrivi che “non c’è più spirito di iniziativa. Non c’è freschezza di nuove idee. Non ci sono proposte adeguate alle moderne esigenze. Non c’è volontà di vero progredire”.
Oggi penso a Profumo di Svolta, al nostro gruppo che è cresciuto e si arricchisce dei contributi di chi ci crede e vuole rimboccarsi le maniche. Oggi non riesco a dirti che hai ragione.
Ringraziandoti per avermi spinto a scrivere questa riflessione,
Giuseppe Cicchetti
Mi sentivo, poi di esprimere un pensiero breve e strettamente personale su Matera 2019. Poco sopra ho parlato di lungimiranza: pensare al 2019 (senza dimenticare il 2013, naturalmente) significa essere lungimiranti. Candidarsi a Capitale Europea della Cultura, significa cercare un riscatto, forse proprio quel riscatto di cui tu parli. Forse sono ancora troppo giovane e la forma mentis di studente non mi aiuta, ma penso che questa sia una sfida importante per Matera e per i materani. E’ un progetto al quale mi sono molto appassionato, vedendo che si tratta di qualcosa al quale possono interessarsi e contribuire tutti. Con un approccio propositivo e costruttivo, naturalmente.
concordo pienamente con Nino….il vestito che Adduce vuole dare a questa citta’ per il 2019 e’ astratto, inodore e incolore…snobbare i gravi problemi di questa citta’ che vanno dal disagio giovanile alla disordinata urbanizzazione fa di matera, sassi a parte, una citta’ priva di requisiti’ per essere capitale della cultura 2019…..potrebbe essere una bella onorificienza ma serve solo per riempire di soldi le tasche di qualcuno…
non esistono problemi nella nostra città….SIAMO ORAMAI NELLA SHORT LIST 2019….
Tutto il resto è nulla e inutile!!
Poveri Noi
Giuseppe Cicchetti ti voglio bene. La tua freschezza mentale, insieme a quella dei tuoi amici,è lo stimolo migliore per un futuro più partecipato.
Ti ringrazio 🙂
Ci diamo e ci continueremo a dare da fare!
Davvero una bellissima risposta……………data forse da parte di chi non doveva sentirsi poi così tanto in dovere di darla. L’articolo non era sicuramente rivolto a quella parte di giovani che, nel loro piccolo, con originalità e determinazione danno un importante contributo per costruire qualcosa nella nostra amata città. Per questo motivo, trovo la risposta stessa arrogante e fuori luogo. Più che fare un elenco delle proprie gesta e rispondere con una voluta “informalità”…..avrei preso spunto da questo articolo per cercare sostegno da parte di altri giovani, per creare e accrescere un’unica volontà condivisa per il bene comune.
R I V O L U Z I O N E
concordo appieno col giornalista Grilli… l’apatia dei giovani materani è riflessa nella loro abulia civica e partecipativa. Gli esempi virtuosi dei ragazzi di profumo di svolta sono meritori, ma il rischio è che la pochezza della classe poltico-dirigente aabusi delle singole iniziative virtuose, confinandole in un limbo di eccezionalità ed isolamento