“Tiggì Ergghiò” è realizzato in collaborazione con BasilicataMedia, F052 produzioni di Giuseppe Petragallo e Sergio Palomba ed Rvm Broadcast di Mario Raele e Vito Cea.
Questa volta i volontari dell’associazione culturale “Ergghiò” hanno dedicato la puntata ai “Fuochi Pirotecnici” ed in particolare dalle batterie della “Processione dei Pastori”. Fino a 50/60 anni fa si sparava dall’inizio alla fine della festa, quasi senza pause e senza badare a spese.
I soldi che servivano per allestire il carro e le luminarie erano “spiccioli” rispetto a quelli utilizzati per comprare batterie e mortaretti. Anche la figura dello “Sparafuoco” era di primaria importanza e in quei giorni diventava un personaggio di spicco in città, pagato profumatamente ed osannato quando il lavoro riusciva, insultato e senza un soldo quando faceva cilecca o lo spettacolo non soddisfava gli spettatori.
Dagli inizi del 1600 l’elemento pirotecnico è sempre stato presente, anche nei momenti di carestia e di scarsezza dei fondi.
Grazie alla forte influenza della comunità Arbresche (albanese) arrivata a Matera sul finire del V secolo d.C. le tecniche si perfezionarono e per quasi tre secoli si sono costruiti castelli, navi, guglie, torri, animali e fantocci che sistematicamente venivano distrutti con i fuochi pirotecnici.
Erano vere e proprie opere d’arte costruite da artisti e fuochisti che impiegavano anche 3 mesi per realizzarle, probabilmente anche uno dei due carri trionfali che sfilavano per le vie della città veniva distrutto dai fuochi d’artificio, pertanto i componenti di Ergghiò ritengono da questa tradizione sia scaturita l’origine dello “sfascio del Carro”..
Ergghiò ringrazia chi ha contribuito alla realizzazione di questa puntata ed in particolar modo la Pirotecnica Chiarappa San Severo con il titolare Giuseppe per la pazienza e l’accoglienza riservata.
Un applauso ed un grazie va anche alla Associazione culturale “Tradizione di Fuoco” per il lavoro che svolge ogni giorno documentando quest’antica arte, osteggiata sempre di più da chi non ne capisce il valore.