Si rinnova anche quest’anno in maniera egregia, encomiabile e impeccabile la mattina del martedì precedente le Ceneri la tradizione del Carnevale di Montescaglioso conosciuto con il nome di Carnevalone che stante ad alcuni documenti in fase di approfondimento risalirebbe al secolo diciassettesimo e non è poco perché così si avvalora la tesi che il Carnevale di Montescaglioso potrebbe essere il più antico della Basilicata.
Sin dalle prime luci dell’alba, quando ha inizio la vestizione, e fino a mezzogiorno, gruppi di adulti, di ragazzi e di bambini di ambo i sessi, detti sgherri ovvero gli inviati del Signore di Montescaglioso, avvolti in vestiti piuttosto trasandati, fatti di sacchi disfatti di cemento e di farina o di pagine di quotidiani, e con in mano campanacci tolti alle mandrie, si aggirano per le vie del paese chiedendo ai cittadini un obolo. Li segue un asino su cui è seduto un individuo dalla barba fluente, chiamato Carnevalone, che annota su un papiro i buoni e i cattivi oblatori da premiare o da castigare.
Gli altri personaggi al seguito sono: “ a Quaremm”, la moglie di Carnevalone piangente e disperata perché il figlio, che porta in braccio, un pupazzo fatto di rimasugli di stoffa, l’anno prossimo morirà a mezzanotte similmente come avverrà per il padre che sostituirà; la Parca( la morte), che, con un fuso che fa rotolare per terra, si fa largo tra la gente cercando di colpire alcuni che li porterà all’altro mondo.
Nelle prime ore del pomeriggio, invece, per le vie principali del paese girano gruppi mascherati raffiguranti i cortei nuziali, che, accompagnati per lo più da suonatori di fisarmoniche, si fermano a ogni crocicchio e improvvisano tarantelle e quadriglie nostrane.
Da oltre cinquant’anni sull’imbrunire le strade della città di Montescaglioso sono attraversate da carri allegorici, ognuno dei quali è preceduto da centinaia e centinaia di persone piccole e grandi, anche forestieri, riunite a gruppi, tutte sontuosamente mascherate, che procedono ballando al suono assordante di motivi musicali in voga diffusi da potenti e ciclopici altoparlanti al seguito.
Sino al 1950 al posto dei suddetti carri allegorici su un camioncino bene addobbato prendeva posto un macchiettista, contornato da persone in maschera e da suonatori di chitarre, mandolini e altro che si esibiva lungo il corso principale cittadino tra lazzi e sfottimenti. Una tradizione scomparsa in quanto il maggiore attore ai primi degli anni Cinquanta del secolo scorso emigrò con i suoi figli a Torino attratti dal lavoro che la FIAT offriva a quei tempi.
La baldoria pomeridiana e serale termina a mezzanotte quando i cento rintocchi del campanone della Chiesa Madre annunciano l’entrata della Quaresima e quando alcuni solerti montesi, amanti della tradizione, si preparano a esporre da un balcone all’altro di alcuni vicoli e vie cittadini, infilate su una canna ben tirata, sette pupazze da tenerle in vista per tutte le settimane della Quaresima.
Da diversi anni oltre alla suddetta canonica data è diventata consuetudine proporre il Carnevale montese in altri giorni precedenti come fa fede il programma del 2015 qui di seguito reso pubblico per la cui organizzazione si sta interessando con il patrocinio dell’Amministrazione Comunale di Montescaglioso la locale Pro Loco, presieduta dal Sig. Nicola Franco, associazione che intorno al 1985 si preoccupò di rispolverare e irrobustire il Carnevale tradizionale a cui molti cittadini montesi si erano quasi disaffezionati e poi dimostratisi negli anni successivi tutti pronti per festeggiarlo non da spettatori ma da protagonisti come testimonia la grande partecipazione di grandi e piccoli, di donne e uomini.
Il programma del Carnevale montese 2015, giunto alla sua 56^ edizione, realizzato dalla locale Associazione Pro Loco con il patrocinio dell’Amministrazione Comunale di Montescaglioso, si aprirà ufficialmente domenica 8 febbraio prossima.
Alle ore 17, per le vie cittadine, sfileranno i gruppi del “Carnevale della Tradizione Lucana”. Le attività proseguiranno domenica 15 febbraio: alle ore 10, con ritrovo in Piazza Roma, per le vie della città di Montescaglioso sfilerà il gruppo “Le Fiabe in maschera”, attività svolta in collaborazione con l’Istituto Comprensivo “Don Liborio Palazzo – Carlo Salinari” di Montescaglioso e la partecipazione dei “Briganti Montesi”. Nelle ore serali, l’associazione M.O.I.C.A., dopo il successo riscosso nella scorsa edizione con “Il Funerale del Carnevalone”, nel 2015 propone un altro evento della tradizione carnevalesca montese: “U’ Zit e à Zit”.
La sfilata precederà il primo carro allegorico, con accompagnamento di musiche e balli tradizionali: i Carri allegorici percorreranno le vie cittadine con fermata nei pressi del Campo Sportivo (Viale J.F. Kennedy), mentre il corteo giungerà alla Sala del Capitolo dell’Abbazia di san Michele Arcangelo, dove si terrà la manifestazione “S’edda spenn ù cumblumend”.
Martedì 17 febbraio, nelle prime ore della mattina, per le vie di Montescaglioso è prevista la sfilata del Carnevalone tradizionale; alle ore 12, in Piazza Roma, raduno dei gruppi con la partecipazione dei “Briganti Montesi”.
Nelle ore serali è in programma la Sfilata dei Carri allegorici con arrivo in Piazza Roma: ospite della serata Federico Scavo.
La Pro Loco di Montescaglioso, allo scopo di promuovere le attività turistiche e l’immagine della città montese, nel quadro della nomina di Matera Capitale europea della Cultura 2019, invita i cittadini a partecipare attivamente alla sfilata del Carnevalone. Le iscrizioni saranno raccolte presso la sede ubicata in Piazza S. Giovanni Battista 15, dalle ore 18 alle ore 20, sino a sabato 14 febbraio prossimo.