Domenica 12 aprile 2015 chiude la grande mostra Pasolini a Matera. Il Vangelo secondo Matteo cinquant’anni dopo. Nuove tecniche di immagine: arte, cinema, fotografia – curata da Marta Ragozzino e Giuseppe Appella con Ermanno Taviani ed allestita all’interno di Palazzo Lanfranchi. L’ingresso è libero.
La mostra è diventata uno dei simboli della nostra vittoria. Matera è la Capitale europea della cultura per il 2019 grazie a tutti coloro che, insieme al Comune di Matera, al Comitato promotore Matera 2019 e alla nostra Istituzione, hanno creduto e condiviso questo straordinario progetto.
Per salutare insieme l’esposizione e il lavoro collettivo che l’ha resa possibile abbiamo organizzato tutti insieme per Domenica alle ore 19.00 il finissage della mostra con la proiezione dei due mediometraggi di Pasolini La terra vista dalla Luna [in Le Streghe, 1966] e Che cosa sono le nuvole? [in Capriccio all’italiana, 1968], un intervento creativo sul tema della mostra a cura di Felipe Risco e tanta buona musica a sorpresa in una situazione inedita.
In questi mesi la mostra ha registrato più di 35.000 visitatori: un risultato mai raggiunto prima d’ora. Un dato eccezionale per Matera Capitale Europea della Cultura nel 2019 che dimostra che a sud, a partire dalla nostra città accogliente, si può costruire insieme nuova cultura.
La mostra, fortemente voluta dalle istituzioni locali, dal Comune di Matera alla Regione Basilicata, insieme al Comitato Matera 2019, ha permesso di realizzare un importante risultato culturale ed è stata centrale nel percorso di candidatura. Si è rivolta a tutti, rompendo quelle barriere che talvolta tengono lontane le persone dall’arte e dalla cultura. Ha parlato alla nostra comunità e ai “cittadini temporanei”, come ci piace chiamare i visitatori, offrendo a tutti, senza distinzioni di classe o di cultura, chiavi e livelli diversi di lettura: ciascuno ha potuto trovare un percorso tra le immagini e le visioni di Pasolini a Matera. Perché la cultura è di tutti e per tutti, non di un’élite dotata di strumenti speciali. Questo cerca di dire, con una politica culturale sempre più aperta e inclusiva, il Museo di Palazzo Lanfranchi, al centro dell’appena istituito Polo Museale Regionale della Basilicata, in profonda sintonia con il processo di Matera 2019 e con le scelte culturali dell’Amministrazione comunale.
La mostra è stata una grande produzione del nostro territorio, che celebrando il Vangelo secondo Matteo, che ha fatto conoscere Matera al mondo intero, ha voluto restituire a Pier Paolo Pasolini, uno dei più importanti intellettuali del Novecento, un segno concreto di riconoscenza culturale e civile.
Siamo molto contenti dei risultati ottenuti, il riscontro è stato eccezionale e i commenti, specialmente dei ragazzi, sul “libro dei pensieri” sono stati commoventi. Un grande sentito incoraggiamento a continuare in questa direzione, rendendo sempre di più questo Palazzo la “casa comune della cultura” di un grande territorio che ha saputo mobilitarsi per un’idea positiva: fare della cultura il principale fattore di sviluppo di un territorio aperto al futuro.
Giovedì scorso in continuità con la mostra sul Vangelo di Pasolini, ha preso avvio, sempre a Palazzo Lanfranchi, la rassegna dei film del grande regista della “trilogia della vita”, con la proiezione del Decameron, cui faranno seguito, I racconti di Canterbury [Giovedì 16] e Il fiore delle mille e una notte [Giovedì 23], entrambe le proiezioni alle ore 21.30.
Sempre nell’ambito delle attività collaterali, ricordiamo il comodato d’uso gratuito che lo scultore di origini lucane Pasquale Santoro ha fatto a favore del nostro Museo Nazionale d’Arte Medievale e Moderna della Basilicata, consegnando due sue importanti sculture Ho inchiodato le ali al vento del 1965 [ferro forgiato e polito, cm 180 x 100 x 100] e Questo ambiente incredibilmente dorato, molto fastoso, molto decorativo, lambiccato del 1966 [ferro saldato, polito e forgiato, cm 200 x 350 x 10] che fanno parte dell’allestimento della mostra.