Un percorso vissuto, quasi una sequenza di fotogrammi di una vita, quello di Domenico Notarangelo, fotografo pugliese, lucano di adozione, ma questo poco importa; regista di un percorso antropologico, di uno spaccato, di un affresco di un’Italia degli anni ’60 che rivive nell’anima dei suoi scatti fotografici. Egli ci parla, anzi, ci narra, nel più cristallino realismo, degli stati d’animo del mondo rurale, attraverso gli sguardi genuini di chi ha vissuto quel periodo.
Questo amore per la fotografia nasce dal profondo, come esigenza vitale, come mera denunzia di ingiustizia sociale e, non a caso, nota è la sua collaborazione con i grandi maestri come Pier Paolo Pasolini, nel corso delle riprese del film Il Vangelo secondo Matteo (1964), Francesco Rosi, come coadiutore scenografo del film Cristo si è fermato a Eboli (1979), Liliana Cavani, i fratelli Taviani, e tanti altri ancora. Dapprima, come corrispondente del quotidiano L’Unità.
E’ in corso, proprio in questi giorni, a Pisticci (Matera), nell’ambito dell’evento “Donna in Questione” nel Centro TILT Marconia, dall’8 al 20 marzo 2015, una mostra fotografica del maestro Notarangelo dal tema “Donne lucane”.
Correvano gli anni Sessanta, dove in Italia, ma soprattutto in alcune zone del mezzogiorno, persistevano ancora i segni della devastazione del secondo conflitto mondiale, i cosiddetti anni del boom, ma che qui, nonostante tutto, stentava ad arrivare. Ritratti di donne forti, immortalate nella loro graniticità caratteriale, che salutano attraverso l’obiettivo, con sguardi fieri, come segno di buon auspicio, la ricostruzione di un Paese, di lì a poco pronta ad esplodere economicamente e socialmente. Sorrisi, ansie, aspettative che lasciano intravvedere la speranza di un domani. Chiaroscuri di una società incontaminata e schietta, entusiasta delle proprie radici, pronta a mettersi in gioco e a collaborare per la nazione intera.
“Donna in Questione” – Dimissioni in bianco delle donne nel mondo del lavoro .
Il ricco calendario degli eventi di “Donna in Questione”, organizzato dalle Biblioteche Comunali di Pisticci di concerto con il Centro Tilt, Allelammie, UNITRE, ANPI, Guardia Nazionale Ambientale, Legambiente Pisticci, Circolo l’Alba, ACT Circus, FIDAPA, Cecam, Art Factory, le MaMa, prevede per la giornata di oggi, con la collaborazione dello Sportello Antiviolenza dei Servizi Sociali Comunali, un convegno presso il Circolo l’Alba di Pisticci Scalo sul tema delle dimissioni in bianco delle donne nel mondo del lavoro.
Le dimissioni in bianco sono da annoverare tra le violenze psicologiche che si sostanziano, all’atto dell’assunzione, con la firma di un foglio di dimissioni che il datore di lavoro potrà utilizzare in qualsiasi momento. Il fenomeno interessa tutti i lavoratori ma le giovani donne in maniera particolare per le quali la gravidanza e la relativa astensione dal lavoro prevista dalla legge, diventa motivo di licenziamento quando le donne devono scegliere tra lavoro e maternità.
Il tema sarà trattato dalla psicologa del Comune di Pisticci, Dr.ssa Carmen Centola e dalla Consigliera della Commissione Regionale Pari Opportunità Nunzia Armento, come detto, presso il Circolo l’Alba di Pisticci Scalo a cominciare dalle ore 18.00.
Ricordiamo che presso gli Uffici dei Servizi Sociali del Comune di Pisticci opera da due anni uno sportello antiviolenza attivo in conformità a un protocollo d’intesa tra il Comune di Pisticci e l’Associazione FIDAPA di Marconia stipulato il 12 marzo 2013 proprio in occasione della prima edizione di “Donna in Questione”.
Lo sportello, aperto a Pisticci presso la Sede Comunale di Palazzo Giannantonio il lunedì dalle 10.00 alle 13.00 e il martedì a Marconia presso la Delegazione Comunale sempre dalle 10.00 alle 13.00, è a disposizione delle donne che subiscono maltrattamenti e violenze, è concepito come servizio di prima accoglienza e accompagnamento all’uscita da situazioni di violenza oltre a fungere da raccordo con i servizi della rete antiviolenza della provincia di Matera.
La serata di Pisticci Scalo prevede anche la proiezione del film “Anna” di Giuseppe Marco Albano e l’esposizione di taumatropi realizzati dalle scolaresche sul tema della donna nell’arte e nel lavoro, a cura del Circolo l’Alba.