Per il quarto e penultimo appuntamento della rassegna cinematografica “Obiettivo Rivoluzione… il Diritto di Amare” l’associazione Risvolta ha accolto a Matera presso Burbaca le leccesi Gaia Barletta e Giovanna D’Alema, che hanno approfondito il tema “Due spose: crisi, preparativi e festeggiamenti”.
Gaia Barletta e Giovanna D’Alema sono due giovani donne in procinto di unirsi civilmente e attiviste coraggiose e tenaci per i diritti LGBTQ. A Matera hanno raccontato la loro storia d’amore, i preparativi e il clima che stanno vivendo per le nozze prossime, il loro percorso personale e il lavoro che fanno in prima linea con l’associazione LeA – Liberamente e Apertamente a Lecce per le battaglie volte all’integrazione e alla visibilità delle persone gay, lesbiche, bisessuali, transgender e queer.
La serata si è conclusa con la proiezione al cinema Il Piccolo del film “Jenny’s wedding”, una commedia americana che racconta cosa succede quando una figlia decide di sposarsi ma non sa come dire ai genitori che la sua compagna è una donna.
Gaia Barletta racconta quando è nata la storia d’amore con Giovanna D’Alema: “Noi siamo insieme da cinque anni e mezzo. Ci conosciamo da sette anni. Io ho 28 anni, Gaia ne ha 32. Entrambe lavoriamo nel settore delle strutture ricettive e quindi operiamo nel turismo. Gestiamo un ostello con altri soci e due bed & breakfast a Lecce. Noi abbiamo cominciato a lavorare insieme da un paio d’anni. Ho conosciuto Gaia frequentando alcuni locali della movida leccese dell’ambiente gay”.
Noi a Lecce abbiamo un’associazione che si chiama “Lea- Liberamente e apertamente”, che milita sul territorio leccese da cinque anni e siamo una delle prime associazioni di Lecce che si occupa di contrasto alla omofobia e dei diritti per tutte le persone, lavoriamo principalmente nell’ambito del volontariato”.
Quale messaggio lanciate questa sera a Matera? “L’obiettivo è vivere e lasciar vivere. Vivere la propria vita al di là del pregiudizio e delle parole delle persone perchè l’amore è universale, per cui quando si tratta di amore non si può interferire o dire la propria per demotivare la coppia”.
Quando ci sarà la vostra unione civile e qual’è il vostro sogno? “Noi ci uniremo civilmente il 28 giugno prossimo, dopo un periodo di convivenza abbiamo deciso di coronare il nostro sogno anche se non proprio il matrimonio e infatti ci batteremo con le altre associazioni nazionali per far si che possa arrivare anche in Italia il matrimonio per le persone omosessuali”.
In Italia non c’è ancora la step adoption child, anche voi sognate di avere un bimbo, di condividere la gioia di un figlio? “Si lo sogniamo però in realtà vorremmo aspettare che in Italia si smuovi l’interesse politico per quanto riguarda le adozioni perchè è un sistema che non funziona in generale per le persone single e per le persone omosessuali è veramente difficile adottare. Il nostro sogno è adottare un bambino o una bambina, però sicuramente avremo anche dei figli autonomamente, per ora ci fermiamo ai tre gatti, che sono come dei figli ma abbiamo intenzione di allargare una famiglia”.
Michele Capolupo
La fotogallery dell’incontro con Gaia Barletta e Giovanna D’Alema (foto www.SassiLive.it)