Il presente e il futuro della biblioteca “Stigliani” di Matera sono stati al centro di un incontro voluto dall’assessore regionale alle Attività produttive e Formazione, Roberto Cifarelli, a cui hanno partecipato il sindaco di Matera, Raffaello de Ruggieri, il presidente della Provincia di Matera, Francesco De Giacomo, Salvatore Adduce e Paolo Verri per la Fondazione Matera-Basilicata2019, la dirigente dell’Ufficio sistemi culturali e turistici della Regione Basilicata, Patrizia Minardi, le referenti dell’Aib, Associazione italiana bibliotecari della Basilicata, Antonella Trombone e Angela Scandiffio, e i rappresentanti dell’Unibas, Proff. Ettore Vadini, Gino Stanzione e Domenico Pierangeli.
Nel corso dell’incontro sono state affrontate diverse problematiche in ordine alle competenze istituzionali legate alla “Riforma Delrio”, alla carenza di personale qualificato all’interno della biblioteca, sia per quel che riguarda la dotazione finanziaria disponibile anche per le attività ordinarie come l’acquisto di volumi, sia alla manutenzione dell’immobile e alla organizzazione degli spazi.
“In particolare, dal confronto – afferma Cifarelli – è emersa la volontà condivisa di modernizzare e rilanciare il ruolo culturale strategico del polo bibliotecario di Matera anche attraverso una rifunzionalizzazione degli spazi oggi scollegati fra loro, per far diventare il palazzo dell’Annunziata un vero e proprio community center.
Il Palazzo dell’Annunziata, e quindi la Biblioteca Provinciale “T. Stigliani”, rappresenta uno dei luoghi simbolo dell’anno in cui la città dei Sassi sarà capitale europea della cultura. Al fine della integrazione tra gli spazi e le funzioni di Biblioteca e Mediateca, non c’è bisogno di nessun tipo di lavoro infrastrutturale, ma solo di aprire i varchi esistenti. Nel 2018 il complesso verrebbe utilizzato insieme e in accordo con il Comune di Matera come Community & Urban Center, per il 2019 – in collaborazione con Apt Basilicata – come centro di informazione e visita e dal 2020 si avrebbe modo di avere una biblioteca completamente ripensata nelle funzioni e negli spazi secondo i criteri e i modelli più innovativo della biblioteconomia contemporanea. Ovviamente gli spazi attuali della Biblioteca verranno sempre più utilizzati negli anni 2018 e 2019 mantenendo il layout attuale ma avendo grande bisogno fin da subito di una adeguata riorganizzazione del personale sia quanto a numeri sia quanto a funzioni”.
I partecipanti alla riunione, su proposta dell’assessore Cifarelli, hanno chiesto alla Fondazione di farsi carico della impostazione di quanto condiviso secondo un cronoprogramma di breve, medio e lungo periodo attraverso un percorso partecipato da tutti gli attori coinvolti comprese le associazioni della cittadinanza attiva.
Alla fine della riunione, su indicazione dell’assessore Cifarelli, si è deciso di allestire due tavoli di lavoro, uno che affronterà le problematiche amministrative di cui faranno parte Regione, Provincia, Aib e Unibas, l’altro, invece, che affronterà il tema della riorganizzazione gestionale degli spazi di palazzo dell’Annunziata, di cui faranno parte Comune, Provincia, Apt e Fondazione. La Fondazione avrà il compito di coordinare questo tavolo e di proporre una complessiva riorganizzazione dell’immobile.
“Oggi – afferma l’assessore Cifarelli – abbiamo messo la prima pietra per costruire tutti insieme un nuovo modello di biblioteca provando a risolvere sia i problemi amministrativi dovuti al passaggio di una serie di competenze, sia quelli più organizzativi per arrivare pronti al 2019 e fare del Palazzo dell’Annunziata un luogo di eccellenza della Basilicata. La Regione farà fino in fondo la propria parte facendosi carico delle esigenze che emergeranno dalla elaborazione che i diversi soggetti istituzionali e non faranno nelle prossime settimane”.
La biblioteca è sempre stata super frequentata, ma da quando è passata l’amministrazione in mano alla regione si tagliano fondi.. Tutto quando passa dalla regione per Matera viene ostacolato! Potenziatela ed anzi apritene altre che funzionerebbero eccome! Altro che a potenza ci soni biblioteche come quella nazionale aperta solo per dare il posto a qualche raccomandato e dove non si vede anima viva.. Solo spreco di denaro in quel posticcio..
se mettiamo qualche tavolo in più facciamo una trattoria