Martedì 28 marzo 2023 nel Museo Ridola di Matera è in programma l’inaugurazione della tappa materana di Isolario Venezia Sylva. Alle ore 17 è in programma il seminario d’apertura mentre alle ore 18 è in programma l’inaugurazione della mostra che sarà aperta fino al 2 maggio 2023.
“Isolario Venezia Sylva” è un progetto dell’unità di ricerca dell’Università Iuav di Venezia svolto nell’ambito del programma Prin “SYLVA – Ripensare la ‘selva’. Verso una nuova alleanza tra biologico e artefatto, natura e società, selvatichezza e umanità”. La mostra raccoglie quarantotto indagini progettuali dedicate a quarantotto isole minori della Laguna di Venezia. Le prefigurazioni espongono intenzioni e propensioni dell’architettura in rapporto alle condizioni reali e teoriche dell’isola e della selva.
Dopo Venezia (Ca’ Tron – IUAV, 13/6-1/7/22), Treviso (Spazio Solido, 21/7-5/8/22), Genova (Cisternone galleria Gaspare de Fiore, 22/9-6/10/22), Firenze (Chiesa di Santa Verdiana 18/10-2/11/22), Napoli (Palazzo Gravina 24/11-14/12/22) e Roma (La Sapienza 19/01-02/03/23), l’esposizione itinerante, nell’ambito delle iniziative promosse dal Nature-CityLAB/DiCEM e dal Museo Nazionale di Matera, sosterà a Matera dal 28 marzo al 02 maggio 2023.
L’approdo al Museo Archeologico D. Ridola, grazie all’ospitalità della direttrice Annamaria Mauro, offre alla città e ai cittadini materani inedite connessionitra le isole della Laguna e le ‘isole di terra’ della Basilicata. “Echi e Riflessi” (titolo della tappa materana), tra la costellazione incerta e instabile della città-natura lucana, e l’esperienza di Isolario Venezia Sylva, invita a guardare con occhi diversi due mondi, ridefinendo i codici di lettura. Un atlante che è una narrazione polifonica e polisemica; una risposta molteplice in forma di domanda, quindi aperta e problematica, che ci sollecita a ripensare anche agli strumenti da predisporre per prefigurare altre forme di esistenza ed intravedere nuovi orizzonti di progetto.
Nel suo voyage d’Italie, Isolario Venezia Sylva approda ai confini orientali della selva lucana, a Matera. Arcipelago ‘giardino di pietra’ senza tempo, nato da reciproche erosioni che hanno continuamente ridefinito il limite tra l’agire dell’uomo e la natura; attorno ai Sassi una modernità d’emergenza ha immaginato le sue traumatiche e fragili isole lambite e penetrate da una natura ricondotta entro un ordine umano. Mare verde sempre più allontanato, reso ancora più estraneo dalle isole indifferenti di una contemporaneità che ha rigettato il suo fondativo senso del limite, normalizzando il conflitto e rinunciando a possibili alleanze.
Informazioni, attività e prodotti del programma Prin “SYLVA” sono disponibili sul sito sylva@iuav.ite sul canale ufficiale Instagramiuav_sylva.
Per informazioni: alessandro.raffa@unibas.it; marco.laterza@unibas.it
Dipartimento delle Culture Europee e del Mediterraneo | DiCEM