Per il Carnevale di Teana 2020 straordinaria affluenza di ospiti arrivati da tutta Italia e straordinaria l’organizzazione curata dalla locale Proloco impreziosita dalla partecipazione al corso mascherato e agli eventi tenutisi nei vicoli e nelle piazzette del centro storico del gruppo etnico Mamutzones di Samugheo e del diavolo di Tufara. Eccezionale la partecipazione di folla al processo a Carnevale che ancora una volta ha ridicolizzato alcune figure del paese. A Teana, insieme al Carnevale, viene tramandata la passione, la naturalezza, la volontà e la capacità di sapersi immedesimare a pieno nei vari ruoli del numeroso e caratteristico gruppo di maschere. E’ questo a renderlo una tradizione antropologica. E dal Centro Studi Turitici Thalia alla Pro Loco di Teana va la prima nomination dell’anno per il Thalia 2020.
Con la tradizionale ed immancabile Sagra dei Maccarun cà Millic, piatto tipico del Carnevale, molto gradita e’ stata la gastronomia locale che e’ stata offerta in 4 stand collocati lungo il percorso e soprattutto l’ ospitalita’ della comunità locale che ha aperto le proprie case per ospitare gli ospiti e le cantine per un bicchiere di vino e la degustazione dei caratteristici piatti che vengono preparati in occasione del Carnevale.
Il Carnevale Teanese è la rappresentazione, in chiave ironica, della vita del paese e dei suoi abitanti ed è al tempo stesso l’uomo che nasce dalla natura ed a essa ritorna. In questa sarcastica sfilata vengono rappresentate e allo stesso tempo derise le varie forme di potere: la Chiesa (con il prete e i sacrestani), la Legge (con il giudice e gli avvocati), per passare all’Ordine Pubblico, attraverso le guardie che non riescono a trattenere le figure simbolo del carnevale teanese: L’Urs e Carnuluvar.
I vari personaggi sono intrisi di significato allegorico e metaforico: il Pezzente, rappresenta la povertà e l’umiltà; il Portafortuna, scherzosamente, legge il destino dei passanti tramite dei proverbi locali; L’Urs è una figura demoniaca, agitata e sfuggente; rappresenta l’anello di congiunzione fra l’uomo e la natura. Questo viene messo in evidenza dal fatto che spesso viaggia a braccetto con Carnuluvar, che rappresenta tutti i vizi dell’uomo, ingordo, ubriacone e indebitato. È l’uomo per il quale si organizza lo spettacolo, colui al quale bisogna fare la festa.
La manifestazione si conclude con una vera e propria rappresentazione sarcastico-teatrale, il Processo, al termine del quale Carnuluvar viene condannato a morte.
A chiusura della sfilata al suono delle zampogne e egli organetti ha preso il via la sagra dei ” maccarun ca mullic ” piatto tipico della tradizione contadina teanese.
La Proloco nel consegnare alcune targhe ai partecipanti ha voluto rinnovare l’invito attraverso i numerosissimi cineoperatori presenti a ritornare anche il prossimo anno.
Il lavoro, la passione, l’attaccamento al paese che dimostrano (non solo in occasione del Carnevale) i meravigliosi volontari della Pro Loco – è la motivazione della prima nomination dell’anno per il Thalia 2020 con la proposta di istituire un concorso sulle produzioni video sul Carnevale – hanno consentito di far conoscere questa tradizione anche all’estero facendola diventare un autentico attrattore turistico che consente di avere un primo contatto con il piccolo paese per tornarci durante l’anno. E’ diventata inoltre un’opportunità di scambi culturali nazionali e un’occasione per rafforzare, con l’orgoglio di appartenenza alla comunità teanese, la coesione territoriale.
Feb 25