Regione, Fondazione per l’Educazione Finanziaria e al Risparmio e Ufficio Scolastico Regionale sottoscrivono un Protocollo per la sua diffusione sul territorio.
I contenuti dell’accordo verranno presentati al corpo docente il prossimo 5 ottobre in occasione di un incontro che illustrerà lo stato dell’arte dell’educazione finanziaria nelle scuole, con interventi di Banca d’Italia, Agenzia delle Entrate, Invalsi e Università del Molise.
Insegnanti e dirigenti scolastici riuniti per parlare di cittadinanza, educazione finanziaria e sviluppo delle competenze economiche. La sfida dell’alfabetizzazione, che ha caratterizzato gli insegnamenti della scuola nel secolo scorso, non ha perso la sua attualità: se insegnare l’italiano e la matematica è ancora una priorità, oggi è indubbio che i ragazzi debbano affrontare nuovi contesti e imparare nuovi linguaggi. In un mondo dove parole come tasso, mutuo e spread sono di uso comune, diventa fondamentale familiarizzare prima possibile con questi concetti attraverso l’uso dei molteplici strumenti didattici già disponibili nelle scuole italiane.
In questa ottica si colloca l‘incontro “Economia, competenza di cittadinanza consapevole”, in programma il prossimo 5 ottobre dalle ore 9.30 alle 13.00 a Potenza, presso la sede della Regione (Sala Inguscio, via Verrastro 4). Organizzato dalla Fondazione per l’Educazione Finanziaria e al Risparmio in collaborazione con la Regione e l’Ufficio Scolastico Regionale della Basilicata, si pone l’obiettivo di rispondere alle indicazioni della legge 107/15, che inserisce l’economia tra le competenze di cittadinanza, partendo da un approfondimento dei risultati Ocse Pisa relativi all’educazione finanziaria degli studenti italiani e, nello specifico, di quelli lucani. Gli studenti della Basilicata, infatti, – spiegano gli organizzatori dell’incontro – hanno ottenuto un punteggio significativamente inferiore alla media nazionale di 20 punti (446 vs 466). La percentuale di studenti che non raggiungono il livello minimo di competenza (fino a 475 punti) non si discosta dal dato nazionale (25% vs 22%), mentre la percentuale di studenti con le competenze più elevate (oltre 550 punti) è inferiore alla media italiana di 10 punti percentuali (7% vs 17%).
Contrariamente a quanto avviene a livello nazionale, dove i ragazzi conseguono una performance migliore delle ragazze, in Basilicata non si rilevano differenze di genere statisticamente significative.
Appare quindi palese come l’educazione finanziaria sia uno dei grandi temi con i quali tutti i Paesi oggi si confrontino – cosa che avviene anche in Italia – ma è soprattutto evidente come l’alfabetizzazione economica sia una delle leve strategiche su cui puntare per la tutela del benessere economico delle famiglie e dell’intera società.
L’incontro con gli insegnanti – spiegano ancora gli organizzatori – prevede un programma molto ricco: alle ore 10 saluti di benvenuto e presentazione del Protocollo d’Intesa per la diffusione dei programmi di educazione finanziaria nelle scuole della regione Basilicata, con gli interventi di Marcello Pittella, presidente della Regione Basilicata, Claudia Datena, dirigente dell‘Ufficio Scolastico Regionale per la Basilicata e Giovanna Boggio Robutti, direttore generale della Fondazione per l’Educazione Finanziaria e al Risparmio. Seguirà la presentazione dei risultati Pisa Ocse sull’educazione finanziaria con Carlo Di Cacchio e Sabrina Greco dell’Invalsi e un intervento di Luca Refrigeri, professore associato di Pedagogia Generale e Sociale presso Università del Molise, che approfondirà il tema dell’insegnamento per competenze entrando nello specifico del tema economico finanziario.
Gli insegnanti e i dirigenti scolastici potranno poi conoscere da vicino i programmi di cittadinanza economica promossi in collaborazione con il Miur: “Educazione finanziaria nelle scuole” di Banca d’Italia, presentato da Marina Di Capua, “Fisco & Scuola” dell’Agenzia delle Entrate con l’intervento di Fausto Mastroddi ed “Economi@scuola – un approccio valoriale all’uso consapevole del denaro”, presentato da Valentina Panna della Fondazione per l’Educazione Finanziaria e al Risparmio.