Nel Martedì grasso l’associazione Ergghiò ha celebrato il Carnevale materano tra festa, riti e antiche tradizioni con l’evento “U’ Quarnvèl d’ Mathàr – Nardandenie e Quaranten. Per riscoprire il Carnevale più autentico di Matera i soci di Ergghiò hanno organizzato un evento che affonda le radici nelle antiche tradizioni agropastorali del territorio. Per l’occasione le strade del centro storico di Matera si sono trasformate in un palcoscenico a cielo aperto, animato da maschere, colori e riti dal sapore ancestrale.
Dopo il grande ritorno del Corteo di Sant’Eligio riportato in auge dopo oltre Settant’anni dal suo oblio, l’associazione Ergghiò, da anni impegnata nella ricerca e nella tutela del patrimonio culturale locale i soci di Ergghiò si sono ritrovati per l’ora di pranzo in piazza Duomo, dove è andato in scena il suggestivo matrimonio tra “U’ Zitə e la Zitə”, una rappresentazione folkloristica che unisce ironia e sacralità in un intreccio di canti e balli tradizionali.
Dopo la cerimonia, il corteo nuziale ha attraverso le antiche vie dei Sassi, in un viaggio tra storia e leggenda, fino a raggiungere rione Casalnuovo 303, dove i partecipanti sono stati accolti con un pranzo degno di una grande festa popolare.
In tarda serata il Carnevale materano entra nella sua fase più intensa e simbolica. E il corteo muta il suo volto: dopo la morte di Nardandenië, è prevista una solenne processione funebre, un rituale di passaggio che celebra il ciclo della vita e della morte con un mix di drammaticità e folklore. Tra le antiche strade della città, suoni di tamburi, canti e danze hanno accompagnato l’ultimo viaggio del defunto, regalando ai presenti uno spettacolo unico nel suo genere.
L’evento è stata l’occasione per riscoprire il fascino delle tradizioni materane. E sono stati numerosi i cittadini che si sono fatti travolgere dall’energia di una festa che unisce il sacro e il profano, la gioia e il lutto, in un equilibrio perfetto tra storia e spettacolo.
La fotogallery dell’evento (foto www.SassiLive.it)