Fervono i preparativi per il giorno più lungo dei materani, il 2 luglio. La notizia del giorno riguarda i Cavalieri. Nella giornata in cui si radunano per fare le prove generali in vista del giorno più lungo, dedicato alla Madonna della Bruna, arriva la notizia ufficiale. Nessuna protesta dei Cavalieri. La confermano il presidente dell’Associazione Maria Santissima della Bruna, Antonio Paolicelli e il Questore di Matera Pasquale Errico, contattati in mattinata in piazza Ridola e in piazza Vittorio Veneto. La protesta dei cavalieri innervositi dall’ordinanza della Prefettura sul numero imposto per la parata del mattino e per quello che dovrà accompagnare il Carro verso la distruzione in piazza Vittorio Veneto è rientrata subito anche perchè, come ha ricordato il Questore Errico, l’ordinanza è la stessa delle ultime edizioni e quindi non c’erano motivi per ipotizzare un boicotaggio della festa della patrona di Matera da parte dei Cavalieri. Dunque, protesta rientrata. La festa può cominciare. In città si respira aria di “Bruna” già da diversi giorni nella città di Matera e che rinnova i suoi riti istituzionali e religiosi anche alla vigilia del giorno dedicato alla Madonna della Bruna. A cominciare dal giro mattutino per le vie cittadine della Grande Orchestra di Fiati proveniente da Palazzo San Gervasio e diretta da Michele Lapolla. Intorno alle 9,30 il corteo istituzionale composto dai rappresentanti dell’associazione Maria Santissima della Bruna e dalle autorità, civili e militari si è radunato nel piazzale del Comune di Matera. Alla stessa ora si davano appuntamento per il raduno anche i Cavalieri di Maria Santissima della Bruna in via don Luigi Sturzo. Segno che i malumori manifestati per contestare l’ordinanza della Prefettura di Matera erano rientrati. E così mentre il corteo istituzionale raggiungeva intorno alle ore 10 la centralissima piazza Vittorio Veneto per l’Omaggio ai Caduti con deposizione della Corona di alloro da parte dell’Associazione Maria SS. della Bruna, un’ora più tardi nella Chiesa di S. Francesco d’Assisi le autorità civili e militari salutavano il massimo rappresentante del clero cittadino, Sua Eccellenza Mons. Salvatore Ligorio. Intorno a mezzogiorno circa cinquanta cavalieri, sulla sella dei rispettivi cavalli, raggiungevano piazza San Francesco per poi sostare nella suggestiva piazza del Sedile per le prime foto ricordo. Nel pomeriggio il programma prevede un altro concerto musicale per il centro della città e alle ore 18 in piazza Vittorio Veneto l’accoglienza della Sacra Immagine di Gesù Bambino proveniente dalla Casa Circondariale e la processione verso la Chiesa di S. Francesco d’Assisi con affidamento dei bambini alla Madonna. Quindi nella chiesa di S. Francesco d’Assisi alle ore 19 si celebra l’istituzione della Confraternita dei Pastori della Bruna e la benedizione delle nuove corone del Quadro dei Pastori, donate dalla Gioielleria Iacovone di via del Corso. Il classico struscio dei materani nel cuore del centro storico sarà allietato dal servizio d’orchestra previsto in piazza Veneto dalle 20,30 a mezzanotte. Cinque ore più tardi con la celebrazione della Santa Messa prevista in piazza San Francesco d’Assisi saranno ufficialmente aperti i festeggiamenti in onore di Maria Santissima della Bruna.
Michele Capolupo
Riportiamo di seguito il messaggio diffuso dall’Arcivescovo di Matera-Irsina mons. Salvatore
Ligorio nella mattinata di lunedì 1 luglio, in occasione dell’incontro con le autorità civili e militari presso la chiesa di S. Francesco di Assisi.
Incontro con le autorità civili e militari in occasione della Festa della Bruna 1 luglio 2013
Benvenuti nella casa di Dio per una sosta, per ristorare i nostri cuori e rimetterci in cammino.
Questa nostra festa della Bruna non è altro che la festa della Visitazione, ci riporta all’esperienza di Maria che da Nazaret va ad Ain Karem per visitare la cugina Elisabetta. Il vangelo di Luca ci racconta come Maria “in fretta” si mise in viaggio, divenendo così la pellegrina.
Nasce spontanea una domanda: “noi siamo pellegrini o girovaghi?” In questa metafora possiamo scorgere due modi diversi di vivere. Il girovago non ha una meta, il pellegrino invece sa dove va, ha una meta precisa da raggiungere. Il girovago si distrae lungo il cammino, si ferma ad osservare ciò che gli piace; il pellegrino ha gli occhi aperti su ciò che incontra, ma non si distrae dalla meta.
Il girovago non ha una strada precisa da percorrere non avendo una meta da raggiungere; il pellegrino ha una strada che non vuole non deve abbandonare perché desidera raggiungere la meta.
Passando dalla metafora alla realtà della nostra vita possiamo considerare come ciascuno di noi ha nel cuore grandi e piccole speranze: la speranza di un amore ricambiato secondo la vocazione propria di ognuno, di mantenere un lavoro sicuro e ben retribuito, di avere riconoscimenti professionali.
E tutto questo basta? Dobbiamo girovagare da una speranza all’altra? C’è, inoltre, la delusione del compimento. Può succedere che raggiunto l’obiettivo del nostro desiderio ci ritroviamo a dire. “Tutto qui?”. Di fronte alla spoporzione fra desiderio – speranza e soddisfazione raggiunta è possibile un’altra posizione: quella del pellegrino!
La persona è fatta per un bene infinito, per nutrire nel cuore “piccole speranze”, ma non sono tutto. La persona è fatta per una speranza infinita, per un Bene infinito. Il pellegrino si pone alla ricerca di questa risposta: alla ricerca di Dio. E’ una ricerca che impegna tutto l’uomo: la sua ragione, il suo cuore, la sua libertà. Sottolineo queste tre dimensioni: la ragione, il cuore, la libertà.
L’uomo non si accontenta di beni limitati, oggetto delle piccole speranze, che pur sono significative e
importanti. Non possono bastargli. L’uomo desidera ciò che è infinito!
Il momento storico che stiamo vivendo è segnato da una crisi globale, profonda e persistente. Appaiono
preoccupanti i fenomeni quali dell’indebolimento della famiglia e dei legami sociali, la decrescita demografica, le logiche che privilegiano il profitto al lavoro, l’insufficiente attenzione alle generazioni più giovani e alla loro formazione.
E’ urgente che possa crescere, soprattutto tra i giovani, una nuova considerazione dell’impegno politico; che credenti e non credenti collaborino alla promozione di una società dove le ingiustizie possano essere superate e ogni persona sia accolta e possa contribuire al bene comune, secondo la propria dignità e mettendo a frutto le proprie capacità. Anche in ambito civile è vero ciò che a noi cristiani viene assicurato dalla fede: la speranza. Non bisogna perdere la speranza. Auguro a tutti, come ci ha detto Papa Francesco: Non lasciamoci rubare la speranza!
La fotogallery relativa alla vigilia della festa della Bruna (foto www.sassilive.it)
una festa senza polemiche è come un piatto di pasta senza sale !!!
Lettera aperta e accorata di un cittadino deluso amante della festa e delle tradizioni
Caro presidente,
hai fatto la tua ennesima figura. Hai perso la faccia per 2000,00 euro!
Perchè tanto vale mettere 4 lampadine e 1 gruppo.
Ricordati che quest’anno partirete mezz’ora più tardi come avete scritto sul programma.
Calcolando il ritardo fisiologico che si accumula nell’andare a piccianello con il clero e la cavalcata la partenza non sarà più alle 20,30 ma all’incirca alle 21,00
Ti ricordo come ben tu sai che alle 21 siamo già al crepuscolo! Quindi la tua partenza sarà al buio!
Come ti permetti di dire che il carro partirà in pieno giorno?
Ti ricordo che con la gestione Belgrano il carro partiva alle ore 19,00. Quello si che era pieno giorno! In merito a questo voglio ricordarti che quel comitato veniva criticato tutti gli anni perchè non metteva le luminarie da piccianello a via annunziatella. Tu che partirai con il buio, perchè così sarà! Portati l’ombrello perchè sicuramente ti tireranno tanti di quei gavettoni che non saprai dove mettere la faccia!
Hai preso per i fondelli i negozianti di via annunziatella con quelle 4 lampadine di natale. Anzi i commercianti si organizzzano meglio di te per quel periodo. Facevi meglio a non metterle! Risparmiavi soldi e critiche.
Poi il tuo vice presidente si sporca la faccia per 4 pali in via S. Biagio.
Ho assistito dal fontanino, inteso come bar, alla sfuriata del tuo vice presidente nei confronti del titolare della ditta della luminarie e contro un’icona della festa della Bruna presente in via S. Biagio. E avete capito bene a chi mi riferisco! Che in quanto a storia, cultura e tradizioni della festa vi può mettere in sacco a tutti!!!
(caro Sig. Sergio Palomba ho assistito a tutte le tue trasmissioni di “aspettando il 2 luglio”. Hai invitato gente che neanche sa che vuol dire la parola festa della bruna. Ti consiglio vivamente di portare in trasmissione il suddetto Signore che a cavallo degli anni ’80 fino ai primi anni del 2000 ha fatto vedere la vera festa della bruna, nonche ultimo componente del comitato a portare il carro in piazza vittorio veneto con un manipolo di ragazzi materani! Libro storico della festa e non solo! Altro che una sola puntata potresti fare!!!!!)
Caro Francesco smettila di dire che la festa è religiosa. Ti ricordo se non lo sai di prendere il vocabolario della lingua italiana e andarti a leggere il significato della parola pagana!
Per tutte le persone che hanno voglia di dire una preghiera alla veneratissima Madonna della Bruna ti ricordo che c’è la preparazione alla festa. (novena). Smettila di dare troppa importanza ai preti e al suo fattore religioso. La festa si scinde in due componenti: religioso e pagano. Tu con il tuo modo di fare stai segnando per sempre la festa. I preti devono stare lontani dal comitato esecutivo! Tra qualche anno il comitato non avrà senso di esistere se la metti su questo piano. La festa sarà organizzata solamente dal vescovo e i suoi segugi!.
E ora passiamo a tutti gli strafalcioni che avere combinato fino a oggi:
1. ho già mezionato le lampadine di natale in via annunziatella.
2. La galleria di via XX settembre allargata all’inverosimile
3. p.zza vittorio veneto. Qualcuno mi sa spiegare che prospetto c’è al banco di napoli? Ad oggi non l’ho ancora capito! Ti consiglio di mettere un lampadario in piazza. Con circa 50,000 persone presenti alla festa la luce diminuirà di parecchio! Inutile che ti sto a spiegare il significato della parola riflesso.
4. Galleria via del corso. Guardandolo di facciata probabilmente alla fine della galleria si poteva mettere un rosone un po’ più grande.
5. Per la prima volta nella nostra storia non hai illuminato la madonnina sul campo sportivo!
Giorno 1 luglio.
Fin dalla tenera età i miei genitori mi hanno portato a vedere la madonna che usciva dal sagrato della cattedrale e prendeva possesso della città. Con i cavalli e gli spari. Oggi tutto questo si può fare tranquillamente nella chiesa di S. Francesco. Perchè non rispetti le tradizioni? Ti rispondo io: il delgato arcivescovile ha caldo ad uscire la mattina del giorno 1 e del giorno 2. Rispettate le tradizioni! Se non ha voglia di uscire può starsene tranquillamente nella sua amata chiesa. Noi cittadini materani siamo più fessi di lui che andiamo in giro sotto il sole anche con i bambini?
Mi ricordo la piazza gremita di gente il giorno della vigilia. Oggi ci sono 4 cani randagi 7 pensionati e 1 trenino!
Giorno 2 luglio.
1. È inconcepibile che la madonna e il bambinello vadano in corteo con 2 sole carrozze e 4 parroci. Il clero dov’è??? Non è meglio forse ritornare alle macchine?
2. Processione dei pastori. L’avete ridotta ad una passeggiata ecologica! Solo perchè il tuo delegato vuole una festa consona alla religiosità. Ti ricordo sempre di andare a sfogliare il vocabolario alla parola “pagana”. Non uscite fuori la scusa di essere a distanza di sicurezza di 30 mt per i fuochi. Ti rimando al motore di ricerca Youtube alla parola “fuochi d’artificio in piazza”. Penso che forse non ci sono neanche 30 cm di distanza tra fuochi e gente. (abolita un’altra tradizione!)
3. Avete allungato di mezz’ora lo strappo del carro e mantenuto lo stesso orario per i fuochi. Chi ne subirà le conseguenze? Pizzerie e ristoranti che non avranno il loro tornaconto. E non facciamo altro che peggiorare le cose in questo momento di crisi!
4. Cavalieri. Sono anni che si lamentano ma alla fine è soltano un pur parler. Dicono sempre che non si presenteranno il giorno 2 e invece come ogni anno sono sempre presenti! Ma quando la farete una cosa buona? Quest’anno saranno solo in 10 a scortare il carro. Sempre meno! L’anno prosssimo non ci sarà più nessuno? Un’altra tradizione mandata a p…..ne.
5. Difesa del carro. Per difendere il carro ci vuole gente con i ……. L’ultima volta che ho visto arrivare il carro al centro con i materani è stato il 2004, diamo troppa importanza alle forze dell’ordine che con la loro strafottenza si permettono di manganellare anche donne e bambini. Chi organizza la festa lo deve fare dall’inizio alla fine senza fare e dire armiamoci e e partite. Senza coprirsi dietro la frase per motivi di ordine pubblico. Lo sapete perchè l’ordine e la sicurezza pubblica ha preso il sopravvento sul comitato??? Perchè ha capito che questa è gente incompetente e non in grado di poter assicurare il normale svolgimento della festa quindi tirando le somme e tradotto si potrebbe tranquillamente dire così: sciatv’nn all cas’r vost perchè nan è c@@@ u’ vust!!!!!!!
hai dimenticato di dire che x l’anno prossimo faremmo bene a portarci i fuochi da casa…..visto che oramai pian piano li stanno eliminando!colpa di chi? prefetto! vescovo!comitato!..boh.dopo 40 anni il 2luglio vado al mare..