L’amministrazione comunale e l’Associazione Maria Santissima della Bruna hanno presentato nella nuova “fabbrica del Carro” realizzata dall’impresa Caporale di Gravina lo scheletro massiccio sul quale la nuova squadra guidata dal maestro artigiano Andrea Sansone costruirà il Carro Trionfale per l’edizione 628 della festa in onore di Maria Santissima della Bruna, patrona della città di Matera.
All’incontro con i giornalisti hanno partecipato il presidente dell’Associazione Mimì Andrisani, i componenti del Comitato Giovanni Santantonio, Antonio Nicoletti e Franco Lionetti, gli assessori comunali Antonella Prete e Michele Casino, i consiglieri regionali Roberto Cifarelli e Achille Spada, il Questore Paolo Sirna, il presidente del Consiglio Comunale e della Camera di Commercio di Matera Angelo Tortorelli, il presidente di Confesercenti Francesco Lisurici e il consigliere comunale Nicola Trombetta.
“Assistere direttamente al lavoro straordinario e unico degli artigiani conferma quanto sia importante nella storia della nostra città, un’arte come questa”. Così gli assessori ai Lavori Pubblici Michele Casino e al Patrimonio Antonella Prete hanno commentato la visita alla Fabbrica del Carro dove, da qualche giorno, è tornato lo scheletro della struttura che verrà assaltata il 2 luglio. “Riportare il Carro nella sua casa, dove è sempre nato grazie all’abilità dei maestri che si sono succeduti negli anni, era una priorità di questa amministrazione – hanno aggiunto.
La consegna parziale della struttura della “Fabbrica del Carro” alla Associazione Maria SS. della Bruna ha consentito dieci giorni fa il ritorno dello scheletro massiccio del Carro trionfale nella sede storica della piazzetta, in vico Marconi a Piccianello.
Si è così rispettato l’impegno assunto nei confronti della comunità che riconosce in quel luogo il sito-simbolo della tradizione e l’unico deputato ad ospitare la realizzazione del manufatto in cartapesta da parte degli artigiani impegnati nel lungo lavoro di creazione.
Il trasferimento temporaneo dello scheletro in un altro luogo, avvenuto il 3 luglio dello scorso anno, come è noto, si era reso necessario per garantire l’inizio immediato dei lavori di ristrutturazione dell’intero complesso e assicurare così, uno spazio adeguato e confortevole per la costruzione del Carro.
All’Associazione Maria Santissima della Bruna sono stati concessi alcuni spazi al piano terra, dove l’artigiano Andrea Sansone e i suoi collaboratori completeranno il lavoro in vista della prossima edizione della Festa in onore della Madonna della Bruna.
La struttura, che dovrà essere completata con la sistemazione degli infissi, prevede lo spazio per l’esposizione del carro, un altro locale per realizzare i manufatti i cartapesta e al piano superiore uno spazio da destinare al museo dei cimeli dei Carri trionfali delle precedenti edizioni della festa della Bruna. Dall’altro lato l’impresa ha previsto un locale al piano terra dove realizzare l’aula per la scuola della cartapesta e al piano superiore gli uffici dell’Associazione Maria Santissima della Bruna.
Il presidente dell’Associazione Maria Santissima della Bruna Mimì Andrisani ha ricordato che grazie al contributo della Banca Popolare Pugliese e di altri sponsor sarà stampato per il terzo anno consecutivo il volumetto che illustra tutti i particolari del Carro trionfale in onore di Maria Santissima della Bruna. Sarà distribuito dal periodo pasquale presso la sede dell’associazione di Maria Santissima della Bruna ad un costo da definire, tra i 4 e 5 euro.
Il maestro artigianoAndrea Sansone ha ringraziato ancora una volta tutti i compagni di squadra con cui sta condividendo il lavoro per la realizzazione del nuovo Carro trionfale: “Questo non è il Carro di Andrea Sansone ma il Carro della Madonna della Bruna che sto realizzando con un gruppo di ragazzi che vorrei definire mostruosi: sono Giuseppe Celea Facciolo, i fratelli Gianfranco e Giuseppe Montemurro, Mario De Ruvo e Antonio Ruscigno. Un contributo importante arriva anche dal jolly Martino Borbone, da Nicola Spagnolo e Antonio Nicoletti”.
Il Carro trionfale per la prossima festa della Bruna, di cui riportiamo la relazione preparata da Andrea Sansone in occasione del bozzetto che è stato premiato dalla Commissione giudicatrice, presenterà una serie di novità dal punto di vista tecnico-artistico. Prima di raccontare la scena madre che rispecchia il tema scelto dalla Curia Arcivescovile della diocesi di Matera-Irsina (Tutti i credenti stavano insieme e avevano ogni cosa in comune), Andrea Sansone ha svelato insieme ai suoi preziosi collaboratori la nuova corona in cartapesta realizzata con 190 fregi all’interno e all’esterno. La corona, sorretta da due angeli in volo, renderà ancora più mistica la processione sul Carro trionfale della Madonna della Bruna, patrona della città di Matera. Curiosità: per la prima volta, grazie allo spazio più ampio della nuova fabbrica del carro, i fedeli potranno ammirare dal 23 giugno il nuovo manufatto in cartapesta in tutto il suo splendore, con lo schienale posteriore completamente sfilato.
Un’altra novità riguarda il nuovo conduttore del Carro trionfale di Maria Santissima della Bruna: Vito Carlucci lascia le redini a Dino Chiefa. Nei prossimi giorni ci sarà la presentazione ufficiale del nuovo gruppo al quale sarà affidata la conduzione del Carro trionfale assieme ai muli in arrivo dalla Spagna.
Michele Capolupo
La fotogallery della presentazione della nuova fabbrica del carro e del nuovo scheletro massiccio (foto www.SassiLive.it)
Progetto di Andrea Sanone per la costruzione del Carro trionfale di Maria SS. Della Bruna
Edizione 2017.
Premessa:
Per la realizzazione del manufatto, sarà garantita una perfetta fedeltà rispetto al bozzetto proposto e presentato, con l’inserimento di elementi decorativi a basso, medio ed alto rilievo nonché di statue a tuttotondo realizzati rispettando tutti i canoni della tecnica della cartapesta.
Nello specifico sono previsti:
• 8 statue (160cm circa) che saranno parte integrante per la rappresentazione del tema
• 5 angeli a grandezza naturale (160cm circa)
• 14 angioletti (60 cm circa)
• 16 cherubini (30 cm circa)
• 11 cornici grandi con diverse misure e forme per contenere i dipinti
• 10 cornici di medio formato per simboli
• Almeno 6 colombi
• Diversi elementi plastici, architettonici e decorativi
Saranno comunque garantite, variazioni migliorative che potrebbero emergere in corso d’opera e su indicazioni avanzate da persone “competenti”!
La costruzione che si baserà sulla base di appoggio esistente, sarà completata con una struttura secondaria in legno, rivestita a sua volta con “pannellature” a più strati di cartapesta, arricchite ed integrate con elementi decorativi prima citati.
Il manufatto sarà finito, previa preparazione con gesso di Bologna e relativa levigatura, con colori acrilici, smalti all’acqua ed altre pitture decorative, nonché di zone rifinite con foglia oro (orone). Questi prodotti garantiranno comunque una adeguata resistenza alle intemperie per tutta la durata della festa.
Tema: “Tutti i credenti stavano insieme ed avevano ogni cosa in comune”
(AT 2,44)
Come sviluppo del suddetto tema, si è pensato di realizzare al centro del carro il passo descritto negli Atti degli apostoli (AT 2,42-44) con un gruppo di 7 figure a rappresentare l’unione dei primi cristiani riuniti nella preghiera, nella consacrazione e condivisione del pane e nella ricerca del bene comune. Queste figure saranno rappresentate intorno ad un altare con alla base alcuni tralci di melograno. L’altare quindi come simbolo di Cristo stesso, il quale riassume in sé la funzione sacerdotale e sacrificale, e su cui si rende presente nella celebrazione come vittima sacrificale e come alimento celeste per i suoi discepoli. Il tralcio di melograno, invece, a richiamare sia il sacrificio di Cristo, causa di molti frutti e della Chiesa stessa, sia lo stesso concetto di Chiesa formata da tanti piccoli “chicci” che uniti assieme formano il frutto.
Le 2 persone inginocchiate sono poste a rappresentare l’attenzione che le prime comunità cristiane rivolgevano a chi era nel bisogno, fisico e spirituale. Il pane donato vorrà quindi rappresentare sia il dono di Cristo, che il dono offerto come risposta al bisogno materiale.
Le altre figure importanti che saranno rappresentate in statuaria e che saranno rivolte a tutti i fedeli sono l’angelo della parte anteriore del carro (auriga) che mostrerà a tutti una delle 4 costituzioni conciliari, ovvero la GAUDIUM ET SPES e sul retro del carro la statua di San Luca, autore degli stessi Atti degli Apostoli.
Alle spalle della statua di San Luca, sullo schienale che emerge quando la Madonna della Bruna sale sul Carro, saranno poi dipinti (allegato retro) 3 angeli che mostreranno i Vangeli di Marco, Giovanni e Matteo a rimarcare il Messaggio di Dio in essi contenuto.
Oltre le statue è previsto poi un percorso iconografico e pittorico che cercherà di illustrare ed esprimere un vero e proprio “Vangelo in movimento”!: un percorso di lettura, conoscenza e riflessione sul tema che il carro vuole rappresentare. Il primo dipinto (allegato 1) è quello previsto nella nicchia dell’auriga, nella parte frontale del carro, ovvero la consegna delle chiavi a San Pietro. Con questo dipinto si vuole evidenziare il disegno di Dio verso i primi discepoli, quello di diffondere il messaggio di Cristo ai popoli, di far nascere la Chiesa e di portarla all’incontro con Gesù. Successivamente è prevista una rappresentazione dell’Ultima Cena (allegato 2) evidenziando così il momento dell’istituzione dell’Eucarestia, fondamentale per tutta la Chiesa fin dalla sua nascita.
Altro momento importante per contestualizzare la scena centrale è il dipinto (allegato 3) previsto sulla porta della torre posteriore, ovvero la Pentecoste con la discesa dello Spirito Santo su Maria e i discepoli, che rappresenta il momento della nascita della Chiesa, cominciando dalla comunità di Gerusalemme.
Successivamente a questi 3 dipinti, è previsto un percorso di “riflessione” sul tema del Carro 2017 contestualizzato ai giorni nostri, con aspetti voluti ed emersi anche attraverso lo studio di Gaudium et Spes.
L’allegato 4 (previsto sul pannello alto della torre posteriore), rappresenterà un momento che dal 1982 si ripete ogni anno ad opera della Comunità di Sant’Egidio, il tradizionale pranzo di Natale con i poveri in tutto il mondo. La scena raffigurata è quella realmente vissuta presso la Basilica di Santa Maria in Trastevere. In basso a questo dipinto, ne è stato previsto un altro (allegato 5) in stretta relazione al primo. Una semplice famiglia, che può essere ovunque tra noi, riunita intorno ad una tavola nella preghiera e prima di un pasto comune. Oltre i membri della famiglia, saranno raffigurati un barbone ed una persona anziana, a rimarcare lo spirito di accoglienza e condivisione che anche nel piccolo delle nostre famiglie può e deve accadere. Nel contesto rappresentato ci sarà anche la figura di Gesù (dipinto in maniera evanescente) sulla base del passo di Matteo “dove due o tre riuniti nel suo nome, Cristo è presente fra loro” (Mt 18,20).
Il percorso iconografico continuerà con il dipinto previsto sulla parte alta della torre posteriore opposta a quella appena illustrata. Nel pannello superiore, sono previsti una serie di rappresentazioni contemporanee e attuali (allegati 6, 6 bis e 6 ter). Che si è voluto indicare come “Bisogno comune per il bene comune”.
In alto un sacerdote assieme ad un laico durante la distribuzione dell’Eucarestia, momento sempre più visibile ed attuale nelle parrocchie, dove questo “compito” è affidato sì ai sacerdoti ma anche ai laici a rimarcare l’unità nell’impegno comune della Chiesa nel mondo moderno. A questa rappresentazione segue la scena di un momento di lavoro successivo ad un terremoto, dove tra i volontari c’è anche un vescovo con una pala in mano contribuisce al lavoro comune. La condivisione appunto della ricerca di aiuto per il bene comune (spirituale e materiale!). Ci sarà poi un particolare di una “colletta alimentare”, sempre più presente nelle nostre parrocchie o vicino i supermercati delle nostre città, a rimarcare l’impegno di chi effettivamente lavora per raccogliere e chi al tempo stesso dona per il “bene comune”. Ci sarà poi un dettaglio che tantissime persone, cristiane e non, possono fare nella vita contemporanea. La donazione dell’8 per mille vista come impegno e volontà di contribuire al bene comune. In basso al pannello ci saranno una serie di mani che, assieme ed unite, offrono quello che possono (nell’ambito della medicina, nel lavoro, nel contesto economico, nella fede, nell’accoglienza, nel lavoro) per il bene di tutti.
Nel pannello in basso della torre posteriore ci sarà poi raffigurata (allegato 7) una suora (riconducibile all’ordine di Madre Teresa) nell’atto di aiuto e condivisione verso i più bisognosi.
Il “percorso di riflessione” si conclude con il dipinto (allegato 8) previsto sulla torre anteriore (opposto alla scena dell’Ultima Cena). L’incontro e la visita di Papa Francesco, assieme ad alcuni Vescovi, al Parlamento Europeo. Questo dipinto a rimarcare che l’impegno e la ricerca per il “bene comune” può e deve coinvolgere tutti gli ambiti, politica inclusa.
Sul retro della torre anteriore, per aiutare un’ulteriore riflessione sulla ricerca e l’impegno per il “bene comune” saranno raffigurate una serie di figure che sicuramente, nella storia della Chiesa, possono fungere da esempio di questo impegno.
Saranno raffigurati all’interno di cornici in cartapesta
San Paolo (nominato come “apostolo delle genti”) che al tempo delle prime comunità cristiane ha cercato di diffondere a chiunque il messaggio di Cristo,
San Francesco che ha rinunciato alle sue ricchezze per metterle a disposizione dei più bisognosi assieme al suo lavoro di evangelizzazione e condivisione in Cristo ed in tutto il Creato,
San Giovanni Bosco, grande “apostolo dei giovani” che ha svolto la sua missione verso i ragazzi guidandoli a Cristo e la Sua Chiesa,
San Giuseppe Moscati, definito “medico dei poveri”, che attraverso il suo servizio ha lavorato per il “bene comune” raggiungendo con la sua vita ed il suo lavoro la santità,
Giovanni XXIII, che oltre l’eccezionalità del suo ministero ha dato inizio al Concilio Vaticano II
Altri interventi pittorici previsti che possono ulteriormente aiutare a riflettere, conoscere e contribuire all’impegno per il bene comune saranno realizzati nei medaglioni previsti sulle fiancate del carro (in corrispondenza degli angioletti). Sanno in essi dipinti alcuni simboli (allegato X) di Associazioni, Fondazioni ed Organizzazioni che si prodigano e lavorano per il “bene comune”.
Sono previsti i loghi di:
Caritas, Comunità di Sant’Egidio, Gioventù Francescana, Salesiani di Don Bosco, Unitalsi, Azione Cattolica, Pime, Exodus, San Patrignano, Movimento Cristiano Lavoratori.
Chiunque potrà farne parte o contribuire al loro sostentamento per far sì che il loro servizio cresca sempre più, rendendo la nostra Chiesa sempre più unita in Cristo.
Tutto quanto sopra descritto vuol essere una proposta di riflessione che spero possa aiutare a comprendere e condividere un messaggio apparentemente difficile e lontano da noi, ma che in realtà è molto vicino al nostro quotidiano ed al nostro percorso di Fede.
Come già detto nella premessa, sarò comunque disponibile a valutare alcune varianti migliorative col fine di rendere il tema proposto più comprensibile a più gente possibile!