La processione serale con la Madonna della Bruna sul carro trionfale da Piccianello alla Cattedrale che ha fatto registrare solo una piccola interruzione a causa di un filo di corrente elettrica delle luminarie posizionato in via San Francesco ad un’altezza inferiore rispetto al calice eucaristico, l’ornamento più alto del carro trionfale, imprevisto risolto da un “angelo del carro” che ha pensato bene di arrampicarsi sul palo dell’illuminazione per alzare il filo e consentire il passaggio del manufatto in cartapesta, l’abbraccio in piazza Vittorio Veneto tra il cardinale Angelo Becciu, reduce dalla tappa di Melfi della festa di Avvenire, e i due Arcivescovi che hanno condiviso le funzioni religiose del 2 luglio, il materano Rocco Pennacchio, arcivescovo di Fermo e Monsignor Pino Caiazzo, il ritorno della Madonna nella chiesa di San Giuseppe in via Riscatto, il ritardo nel taglio della cimasa che viene consegnata all’auriga Dino Chiesa a causa di un legno di troppo che ostruiva un distacco immediato del pezzo di cartapesta, la corsa verso piazza Vittorio Veneto del carro trionfale con lo sfascio che si è consumato nel rispetto della tradizione in piazza Vittorio Veneto e fuochi della ditta pirotecnica Morsani di Rieti presso il belvedere di Murgia Timone.
Sono le fasi più significative della parte serale dei festeggiamenti a Matera in onore di Maria Santissima della Bruna, edizione numero 629. Tra le autorità che hanno raggiunto la fabbrica del carro anche il governatore lucano Marcello Pittella, che ha salutato gli altri rappresentanti istituzionali e dopo aver percorso un breve tratto di via Marconi ha lasciato la processione. Nel gruppo delle autorità si sono ritrovati il sindaco di Matera Raffaello De Ruggieri, il vice sindaco Trombetta, gli assessori Paola D’Antonio e Mariangela Liantonio, il presidente della Provincia di Matera, Francesco De Giacomo, il presidente della Fondazione Matera-Basilicata 2019, il presidente della Camera di Commercio di Matera, Angelo Tortorelli, i parlamentari del Movimento 5 Stelle, Saverio De Bonis e Gianluca Rospi, il parlamentare di Forza Italia, Michele Casino, l’assessore regionale Luca Braia, i consigliere regionali Nicola Benedetto e Achille Spada, il consigliere comunale Angelo Montemurro, il Questore Paolo Sirna, il Comandante dei Comando provinciale dei Carabinieri di Matera, Samuele Sighinolfi, il comandante del corpo della Polizia Penitenziaria di Matera, Belisario Semeraro, il sindaco e l’assessore comunale di Irsina, Nicola Massimo Morea e Anna Maria Amenta, una rappresentante del Comune di Grassano al posto del sindaco Filippo Luberto.
La processione serale si è svolta senza intoppi e anche lo sfascio del Carro trionfale, “maturato” alle 23,33, ha regalato emozioni. Un solo ferito, un ragazzo che rimedia una lussazione di spalla a seguito di una caduta. Tempestivo l’intervento dell’ambulanza del 118 in piazza Vittorio Veneto.
Il carro di Raffaele e Claudia Pentasuglia, con i quadri di Domenico Dell’Osso e la struttura in legno di Massimo Casiello viene distrutto in meno di due minuti. Tradizione rispettata.
30 mila persone, tra materani e turisti, hanno potuto seguire in piazza Vittorio Veneto le fasi clou della festa della Bruna, un evento che rappresenta a tutti gli effetti il capodanno materano.
Dispiace per l’episodio registrato in mattinata e documentato da un video postato su facebook che ritrae un cavaliere mentre prende a calci il suo cavallo imbizzarrito in via Rocco Scotellaro. Il video è diventato subito virale e Matera non ha fatto sicuramente una bella figura ma per fortuna ci sono anche le buone notizie. Il 2 luglio 2018 sarà ricordato per le riprese di una fiction ispirata dal romanzo “Come piante tra i Sassi, le indagini di Imma Tataranni” della scrittrice lucana Mariolina Venezia, fiction che sarà trasmessa prossimamente da Rai Cinema.
Michele Capolupo
La fotogallery della processione serale e dello sfascio del Carro trionfale (foto www.SassiLive.it)
di tutta la festa la cosa peggiore è stata il carro, davvero misero, striminzito, spento nei colori, ho esperienza pluridecennale di feste della bruna, ricordo i carri della bruna magnifici e grandiosi degli anni ’70/80 (qualche anno fa è stata allestita una mostra sui carri delle feste precedenti), con la visibilità che ha adesso Matera e a un anno dal 2019, si doveva e poteva fare molto ma molto di piu’, non capisco davvero come si fa a esaltare la bellezza di questo carro di quest’anno, c’è una differenza abissale con i tanti carri che ho visto negli anni recenti e meno recenti; anche l’illuminazione nella parte dove c’è il bar del gran caffe’ e di fronte mi è parsa davvero misera anche rispetto a quella dello scorso anno quando tutta quella parete era ricoperta da un muro di luci e non da qualche alberello come quest’anno; si poteva fare molto meglio anche perchè ripeto siamo alla vigilia del 2019 e la visibilità per Matera ora è ai massimi, e il carro era davvero orrendo sotto tutti i punti di vista.
Carro che non mi è piaciuto, persino gli angioletti avevano i volti tristi, mi sembravano delle ecografie tridimensionali, senza nessunacesaltazione delle espressioni
un altro aspetto da considerare è poi l’assoluta mancanza di obiettività da parte di TRM oramai ridotta al ruolo di servo ossequioso degli amministratori materani; mai una volta una critica di qualcosa inerente la festa, tutto bene, tutto assolutamente perfetto, non credo ci sia niente di male esprimere una critica su un qualcosa che non va, il carro di quest’anno ad esempio, davvero uno dei piu’ brutti che io abbia mai visto nella mia lunga esperienza di feste della bruna, per loro tutto quello che c’è e si fa in questa città va tutto strabenissimo, guardate che le critiche servono a migliorare e non ad umiliare le persone, in giro tra la gente sentivo solo profonda delusione per questo carro, pero’ tutta questa gente non ha voce in capitolo, valgono solo gli ascolti record di TRM, che per carità è un aspetto molto positivo, ma chi ha memoria storica di feste della bruna non puo’ non notare la pessima opera di cartapesta di quest’anno con una Matera ai massimi della visibilità.
ho la netta sensazione che ci sia un profondo distacco tra la percezione dei cittadini e la voce della nostra emittente che corre completamente slegata dagli umori della città e che esprime soltanto la voce di chi amministra la città, mai una volta tra la gente durante la festa a raccogliere opinioni, sempre e solo politici ai microfoni, la nostra cara TRM oramai sempre piu’ nel ruolo di autocelebrazione e autoreferenzialità, con una totale mancanza di spirito critico nelle cose da migliorare nella festa patronale, completamente slegata dalla realtà che poi è stare tra la gente ascoltarne umori e sensazioni, ho proprio l’impressione di una emittente timorosa nelle cose da dire e che si tiene lontana e alla larga dalle obiezioni dei cittadini, rigidamente incanalata nella sua autoreferenzialità, nei suoi numeri da record di ascolti che vengono anche da altri pianeti, non c’è traccia della benchè minima critica su una qualsiasi cosa, sembra che viva nel paradiso terrestre.