Tradizione rispettata anche per la 633^ edizione della festa patronale in onore di Maria Santissima della Bruna, la prima dopo i due anni di stop causa covid. Una festa che per la prima volta si è svolta con un numero limitato di presenze in tre piazze del centro storico: 10 mila nella centralissima piazza Vittorio Veneto, 2 mila in piazza San Francesco e mille persone in piazza Duomo. Il giorno più lungo e più atteso dai materani si è concluso con lo “strazzo” del Carro allo scoccare della mezzanotte in piazza Vittorio Veneto.
Nel tardo pomeriggio dopo la Santa Messa nella chiesa di Piccianello la Madonna della Bruna è stata trasferita nella fabbrica del carro e posizionata sul trono del carro trionfale in cartapaesta realizzato già per l’edizione 2020 dal maestro cartapestaio Eustachio Santochirico in collaborazione con i falegnami Egidio e Francesco Digilio di “Legno e design”, materani originari di Accettura, Gennaro Andrulli e Claudia Passarelli e un gruppo di ragazzi diversamente abili della Cooperativa Oltre l’Arte composto da Nicolò Montemurro, Massimo Matera, Nicola Andrisani, Raffaele Calabrese, Rosanna Larato e Isabella Loreto, seguiti dai tutor Pina Cetani e Bruna Barbaro.
Il materano Uccio Santochirico, oggi trentaduenne, ha lavorato due anni fa per la costruzione del Carro trionfale sul tema “Zaccheo, oggi devo fermarmi a casa tua (tratto dal Vangelo di Luca capitolo 19 versetto 5) – La Cattedrale, casa di Dio tra le case degli uomini”.
Tema scelto dalla Diocesi di Matera-Irsina perchè nel 2020 ricorrevano i 750 anni del completamento della Costruzione della Cattedrale di Matera, che risale al 1270, notizia che si apprende dall’unica testimonianza, l’iscrizione latina che si trova sull’architrave della porticina che immette nel campanile: Mille ducentenus erat annus septua genus dum fuit completa domus spectamine leta”, che vuol dire “era l’anno 1270 quando il Duomo bello a vedersi fu completato”.
Il Carro è stato posizionato intorno alle 19 in piazza Marconi e dopo aver attaccato otto mule, quattro francesi e quattro spagnole, l’auriga Dino Chiesa ha guidato il manufatto in cartapesta lungo il percorso processionale, da via Marconi a piazza Duomo, attraversando via Annunziatella, via XX Settembre, piazza Vittorio Veneto con la sosta per l’Ave Maria di Schubert, via del Corso, via San Francesco, piazza del Sedile e via Duomo. Grandi emozioni in piazza Duomo per i tradizionali tre giri e dopo aver riportato la Madonna della Bruna nella chiesa di San Giuseppe il carro è partito verso il cuore del centro cittadino, dove è stato distrutto.
Nel gruppo delle autorità si sono ritrovati in via Marconi il sindaco di Matera Domenico Bennardi, gli assessori comunali Michelangelo Ferrara e Tiziana D’Oppido, il presidente del Consiglio comunale, Antonio Materdomini, il consigliere provinciale di Matera, Emanuele Pilato, i consiglieri comunali Nicola Casino, Angelo Lapolla, Gianfranco De Palo e Gianfranco Losignore, il senatore Saverio De Bonis di Forza Italia, il deputato di Forza Italia, Michele Casino, i consiglieri regionali Piergiorgio Quarto e Luca Braia, il sindaco di Grassano, Filippo Luberto, il sindaco di Irsina, Nicola Morea, il sindaco di Tursi, Salvatore Cosma, il vice sindaco di Montescaglioso, Rocco Oliva, la consigliera comunale di Colobrario, Concetta Sarlo, il Questore Eliseo Nicolì, il Comandante dei Comando provinciale dei Carabinieri di Matera, Nicola Lerario, il Comandante del Corpo della Polizia Penitenziaria di Matera, Belisario Semeraro.
Numerosa la presenza del clero della diocesi di Matea-Irsina, guidata da Monsignor Pino Caiazzo, che ha recitato un a preghiera per la comunità materana prima della partenza del Carro trionfale da via Marconi. Ad animare il santo Rosario lungo il percorso professionale è stato Don Franesco di Marzio, delegato arcivescovile della Diocesi di Mtaera-Irsina.
Dalle 20 alle 24 sulla cassa armonica in piazza Vittorio Veneto è stato eseguto il servizio d’orchestra “Gran Concerto Bandistico Città di Grottole”, conn la direzione affidata al Maestro Filippo Carretta.
La processione serale si è svolta senza intoppi e anche lo sfascio del Carro trionfale, “maturato” alle 23,33, ha regalato emozioni. Un solo ferito con tempestivo intervento dell’ambulanza del 118 in piazza Vittorio Veneto.
Il carro di Uccio Santochirico, che ha seguito dal vivo le fasi salienti della festa patronale di Matera, è stato distrutto in circa 3 minuti con il manufatto che è riuscito a superare il tratto all’altezza delle scale della Chiesa di Santa Lucia e ha terminato la sua corsa proprio nel cuore del centro storico di Matera, dove è ripetuto il rito dell’assalto al carro, con l’auspicio che il manufatto in cartapesta dell’anno prossimo sia migliore di quello di quest’anno
Michele Capolupo
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Michele Capolupo
La fotogallery delle fasi finali della festa della Bruna 2022 (foto www.SassiLive.it)