Una disposizione della Prefettura di Matera impedisce ai Cavalieri di accompagnare il carro trionfale da piazza Duomo a piazza Vittorio Veneto, dove è previsto il tradizionale strazzo del manufatto in cartapesta realizzato in onore di Maria Santissima della Bruna. In attesa di una possibile revisione, anche parziale di questa decisione, riportiamo di seguito le riflessioni del materano Antonio Raucci.
Bello il carro della Madonna della Bruna, anche quest’anno.
Il due luglio sarà strazzato.
Non riesco a fare a meno di dire un’altra volta la mia sulla festa della Bruna
Una nota dissonante nel giubilo generale.
Nell’ultima riunione del Comitato per la sicurezza pubblica tenutasi in Prefettura si è stabilito che va garantito sia il rispetto della tradizione popolare che la tutela della pubblica incolumità.
Per addivenire a ciò si è tra l’altro stabilito che i cavalieri che accompagnano pacificamente e civilmente il carro trionfale potranno farlo da Piazza Duomo fino a Piazza San Francesco, dopo di che devono interrompere l’accompagnamento perchè potrebbero esserci rischi per l’incolumità pubblica.
Nulla osta, invece, per lo strazzo vandalico del carro trionfale in piazza Vittorio Veneto, che è anche distruzione di opera d’arte con il beneplacido degli artisti che hanno più a cuore la tradizione che la loro arte. Tradizione popolare mai saggiamente e civilmente evoluta ma ferma alla preistoria.
Tradizione non è sempre una bella parola, andrebbe anche abbellita e civilizzata.
Le tradizioni possono anche portare alla mente brutte e tragiche vicende da tante parti del mondo; tanto viene sacrificato della morale umana dalle tradizioni.
La festa della Bruna sarebbe più bella senza lo strazzo del carro; i cavalieri non avrebbero bisogno di ritirarsi prima della fine della festa; l’incolumità pubblica sarebbe meglio salvaguardata.
Il vero pericolo per l’incolumità pubblica è nello strazzo del carro; è lì che dovrebbero intervenire gli organi preposti.
Qualche anno fa lanciai al vento la mia umile proposta di conservare anno per anno i carri della bruna in apposito museo.
Chissà come erano i 50 carri distrutti del maestro Pentasuglia.
Inoltre voglio aggiungere una postilla: chissà se si è tenuto minimamente in considerazione il pericolo pandemia. Il virus è in forte ripresa in tutta Italia. In Basilicata i contagi aumentano in maniera decisa. Il virus può dare una semplice influenza in soggetti vaccinati, ma anche conseguenze più gravi in soggetti fragili e con serie patologie. Chissà se è stato chiesto qualche parere scientifico.
Auguro a tutti una buona vita.