Gli allievi della 2 B e della 2 C della Nicola Festa di Matera incontrano don Francesco Di Marzio per parlare della Festa sella Bruna, nell’ambito dello Studio del territorio.
Dopo aver esplorato il lungo e largo il Quartiere Lanera, i ragazzi della 2 B della scuola secondaria di primo grado Nicola Festa di Matera, partono quest’anno alla riscoperta dell’evento più significativo per la città: la Festa della Bruna.
Il territorio, infatti, racchiude in sé non solo la storia naturale che lo ha formato e plasmato nei suoi tratti morfologici, ma anche levicende e la cultura delle genti che lo hanno popolato.Il rapporto tra gli elementi naturali e umani cheè fortemente dinamico, è alla base della storia di un luogo.
Molti ragazzi manifestano un senso di appartenenza al territorio, determinato soprattutto dal fatto di essere nati e cresciuti proprio lì. Altri magari lo danno un po’ per scontato sebbene lo vivano quotidianamente. Il legame con il luogo di vita ha natura spesso inconsapevole e la sua forza non emerge fino a quando non ci si ferma a riflettere insieme. Così è per la Festa della Bruna, tornata al suo pieno splendore dopo un paio di anni di pausa forzata dovuta alla pandemia.
Che cosa c’è di più intrigante della Festa della Bruna? E chi potrebbe raccontarla meglio di don Francesco Di Marzio, delegato arcivescovile nel Consiglio di Amministrazione dell’Associazione “Maria SS. della Bruna”? Nessuno è più efficace nella narrazione per catturare l’attenzione dei ragazzi, stimolare all’identificazione e attivare un percorso di conoscenza che si trasforma in esperienza.È stato proprio don Francesco ad aprire martedì 8 novembre, la carrellata di ospiti che si avvicenderanno per permettere ai ragazzi di costruire la festa insieme agli adulti.
Le attività, teoriche e pratiche, previste nel Progetto “La festa della Bruna tra storia e tradizione”, attraverso un approccio multidisciplinare che fa leva sui diversi stili di apprendimento, vogliono favorire i processi cognitivi e lo sviluppo delle competenze sia disciplinari sia trasversali e di cittadinanza. Referente delle attività è Lucia Carone.