Per il terzo anno consecutivo la Festa di Avvenire parte dalla Basilicata: dal 25 al 29 giugno l’Associazione Giovane Europa promuove, insieme al quotidiano della CEI e alla Conferenza episcopale lucana, cinque serate di incontri per nutrire le coscienze, dialogare e camminare insieme su temi fondamentali per il Sud e per l’Italia.
La Festa di Avvenire di quest’anno si aprirà a Matera martedì 25 giugno alle 20,30 in Piazza San Francesco con il concerto della Banda dell’Arma dei Carabinieri (che riceverà nello stesso giorno la cittadinanza onoraria della Città dei Sassi) e si chiuderà a Potenza, il 29 giugno, alle 20, al Teatro Stabile, con il cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato vaticano, che parlerà di “Diplomazia vaticana con Papa Francesco”.
Il 26 Giugno, in Piazza San Francesco a Matera alle 20,30, il Segretario generale della Conferenza episcopale italiana, monsignor Stefano Russo, il procuratore nazionale Antimafia Federico Cafiero De Raho, il segretario generale della Cisl Annamaria Furlan e il giornalista di TV2000 Paolo Borrometi, affronteranno il tema “Giovani, lavoro e legalità: le sfide per lo sviluppo del Mezzogiorno”.
Sempre nella suggestiva Piazza San Francesco, Giovedì 27 giugno alle 20,30, Romano Prodi, già Presidente del Consiglio Italiano e Presidente della Commissione Europea, dialogherà con il direttore di Avvenire Marco Tarquinio su “Il futuro dell’Europa tra America e Asia”.
Venerdì 28 giugno, ancora a Matera, il presidente del Gruppo ospedaliero San Donato Paolo Rotelli e il rettore dell’Università Cattolica del Sacro Cuore Franco Anelli, parleranno dell’”Eccellenza della proposta italiana nel mondo”.
Le serate saranno introdotte dai vescovi della Basilicata monsignor Pino Caiazzo, della diocesi di Matera- Irsina, monsignor Vincenzo Carmine Orofino, diocesi di Tursi-Lagonegro, monsignor Ciro Fanelli, diocesi di Melfi-Rapolla-Venosa e monsignor Salvatore Ligorio, arcidiocesi di Potenza-Muro Lucano-Marsico Nuovo, che aprirà la serata con il cardinale Pietro Parolin.
Angelo Chiorazzo, presidente dell’Associazione Giovane Europa dichiara: “La Festa di Avvenire in Basilicata non è solo un evento di richiamo per l’altissimo livello delle personalità che intervengono e per l’importanza dei temi trattati, ma è un’occasione fondamentale per dialogare su ciò che crea sviluppo reale e sostenibile nei nostri territori. La Festa di Avvenire crea cultura, nella direzione della partecipazione responsabile ai processi sociali. In un momento storico nel quale l’Europa e l’Italia sono scosse da egoismi e da tendenze disgregatrici, la Festa di Avvenire rappresenta un esempio di come si possa, invece, camminare insieme. Fare cultura così unisce le persone e i popoli, permette di far ripartire il lavoro e processi di sviluppo più giusti, inclusivi e sostenibili. È un messaggio che parte dal Mezzogiorno ma guarda all’Europa e al Mondo”.