Venerdì 23 luglio 2021 dalle ore 17 nella sala Levi di Palazzo Lanfranchi a Matera il Centro Carlo Levi, in collaborazione con il Museo Nazionale di Matera, presenta una “Serata dedicata a Carlo Levi”, collocata nell’ambito del Festival “Notte Bianca del Libro”, curato dall’Associazione “Letti di Sera” di Potenza ed il “Circolo dei Lettori” di Torino, giunto alla sua ottava edizione.
La “Serata Leviana costituirà la prima attività organizzata “in presenza” dal Centro Levi, dopo le restrizioni del lockdown pandemico, con un programma “leviano” articolato in tre iniziative inedite:
a. Una “visita guidata” alla collezione dei dipinti di Levi esposti nel Museo Nazionale, condotta da Antonella Lavorgna, vicepresidente della Fondazione Levi di Roma.
b. Un “racconto”, costruito sulla lettura di testi ed interventi leviani, testimonianza del fecondo rapporto che tra il ’45 ed il ’74 Carlo Levi ha avuto con Matera, ed i suoi Sassi in particolare: un modo per dare il giusto rilievo ad un intellettuale che ha dato impulso alla vicenda materana del dopoguerra, e ne ha seguito con attenzione e preveggenza l’evoluzione, fino a poche settimane prima della sua morte;
c. Un “concerto d’attore”, che riprende temi nodali del “Cristo si è fermato a Eboli” risonanti nella nostra memoria, tratti antichi e ancora attuali di questa terra, attraverso le parole di Levi, interpretate da Vincenzo Failla; ed una musica, scritta da Giovanni Tamborrino per un organico che fonde insieme strumenti antichi, moderni e popolari, eseguita da musiciste professioniste pugliesi e lucane, che vuole rappresentare “l’oggi” in tensione tra passato e futuro.
La serata si integrerà con il programma delle presentazioni di libri ed approfondimenti tematici, propri del “Festival”, e si svilupperà tra la Terrazza Lanfranchi e la Sala Levi, come da locandina allegata.
A due anni dalla vertiginosa kermesse culturale di Matera Capitale Europea della Cultura, bruscamente soffocata dalla pandemia, il Centro Carlo Levi si propone pertanto di ripartire da un protagonista del “passato prossimo” della città: un personaggio, un intellettuale, un artista, entrato ormai a far parte del DNA della identità culturale materana, che nessuna pandemia potrà mai cancellare.
Una serata per ripartire, per riconnettere passato, presente e futuro, dando nuovo slancio a quel movimento di crescita culturale e civile che, riconosceva Levi nel dicembre1974, “va rinnovando sostanzialmente il Mezzogiorno” e del quale “Matera, la sua realtà ed i suoi problemi rappresentano punto centrale tipico”.
Una serata che vuole essere il primo step di un programma più ampio (“Progetto Levi-Italia: ripartire da Carlo Levi”), al quale si sta lavorando su impulso di Elena Loewenthal: fare del 2022 (120° anniversario della nascita di Carlo Levi) un “anno leviano”, con iniziative (mostre, seminari, ecc.) che vedranno coinvolti tutti i luoghi e le “istituzioni culturali” leviane (da Torino a Firenze, da Roma a Matera, da Alassio ad Aliano, ecc.).